MILANO CRIMINALE/3 La lingua di Michael Panajia, boss pentito, fa tremare la cosca Gallace radicata in Lombardia

Dopo la morte del fratello Daniele il 20 luglio 2010, Orlando Demasi, in occasione di una cerimonia tenutasi in un terreno di proprietà dei genitori, a Santa Caterina dello Ionio (Catanzaro), alla presenza anche di Michael Panajia (il pentito di 'ndrangheta calabro-lombarda di cui vi parlo da ieri), Antonio Carnovale, Luigi Caristo, Cosimo Leotta e Cosimo Gallace, entra nella 'ndrangheta e, in un summit organizzato in autunno dello stesso anno nel suo capannone di Zelo Surrigone (Milano), scrivono gli inquirenti che hanno condotto l'Operazione Ulisse con la quale hanno arrestato 37 persone (tra le quali lo stesso Demasi), gli viene conferita la dote di "camorrista".

Demasi è l'uomo che – più degli altri – cerca di carpire notizie sul pentimento di Michael Panajia, non facendosi neppure scrupolo di richiederrlo telefonicamente o di persona con gli avvocati con i quali entra in contatto.

Ha paura. Tanta.

Ha paura anche Antonio Demasi (anche lui arrestato), fratello di Orlando, che accompagna in Calabria quando viene convocato dai Gallace (dell'omonima cosca), che vogliono sapere della collaborazione o meno di Panajia. E' Antonio che propone insieme agli altri indagati di adottare misure di sicurezza, tipo il cambio di schede dei cellulari, l'accortezza di non parlare nelle autovetture temendo l'installazione di ambientali, di non partecipare alle ulteriori udienze del dibattimento in corso in Corte d'Assise, di limitare al massimo gli incontri con gli altri accoliti.

Hanno paura in tanti – dunque – della lingua sciolta di Panajia, a partire dalla temibissima cosca Gallace che a Milano e in Lombardia è ben radicata.

Alle 18.58 del 12 giugno di quest'anno i due fratelloni Demasi chiacchierano – terrorizzati – al telefono. "Questo "pezzia" (ci rovina, distrugge ndr) a tutti…qua non è una cosa da scerzare – dice al telefono Orlando -  … qua chi il più poco prende l'ergastolo … mi ha detto l'avvocato … ma tu hai capito .. che questo qua, il pentito … l'esecutore di tutti gli omicidi … (inc.) …omicidi! …questo rovina a tutti!".

Ed è sempre Orlando Demasi che al fratello dice: "qua non dobbiamo fare più telefonate, perché tutte le telefonate anche tra me e te, tutte le telefonate vengono registrate, le hai sentite le chiamate che hanno di …delle registrazioni al suo processo…tutto…scoppia una bomba che nemmeno…"

Anche la prosecuzione dci dialogo registrato alle ore 19.26 dello stesso giorno tra Orlando, Antonio e Vincenzo Cicino ha per oggetto la collaborazione di Michael Panajia. I tre esternano tutta la loro preoccupazione per le conseguenze delle dichiarazioni, definendolo una persona "calma" e "decisa". E' uno che se decide di fare una cosa, "gli racconta tutto".

Vincenzo Cicino (anche lui arrestato) è figlio di Antonio, indicato come "capo società" della locale di Guardavalle dove ha una macelleria, stabilitosi in Lombardia alle dirette dipendenze di Orlando Demasi.

Il 15 giugno del 2012, alle 11.14 Orlando Demasi riceve una telefonata da Rosario Salvatore Fraietta (anche lui arrestato), nel corso della quale gli chiede se "quel fatto è confermato tutto!", riferendosi secondo gli inquirenti alla collaborazione di Michael Panajia, quindi si accordano per incontrarsi.

Rosario Salvatore Fraietta, già della "locale" di Guardavalle con la dote della "camorra", entra a far parte della locale di Giussano su richiesta del fratello Pasquale (anch'egli arrestato con l'altro fratello Antonio), promosso alla dote dello "sgarro", ricevuta in occasione di uno dei tanti summit svolti.

Risulta evidente la preoccupazione delle persone sottoposte alle indagini delle conseguenze della scelta fatta da Panajia e la consapevolezza che quest'ultimo può rovinarli con le sue dichiarazioni.

Significativa in tal senso è la frase pronunciata da Vincenzo Cicino: "questo sa tutta la storia compa'".

A domani – sabato – con un nuovo post

r.galullo@ilsole24ore.com

3 – to be continued

 

(la precedenti puntate sono state pubblicate il 12 e il 13 settembre)