Domani torna “Ora legale – Lezioni antimafia da imprese e società”: si riparte dalla provincia di Messina – Attendo le vostre storie

Il 21 marzo, giorno in cui in tutta Italia ha celebra grazie a Libera la XVIII giornata della memoria e dell’impegno in memoria delle vittime delle mafie, il Sole-24 Ore ha debuttato con un nuovo appuntamento settimanale su www.ilsole24ore.com.

Si chiama “Ora legale – Lezioni antimafia di imprese e società” e ogni giovedì racconterà i nomi, i volti e le storie di quanti lottano quotidianamente per affermare i principi e i valori della legalità e dell’eticità applicati all’impresa e alla vita di ogni giorno. “Ora legale” la trovate sotto il logo della testata "Il Sole-24 Ore". 

Nel primo numero la storia di un’impresa, Cangiari, che con le sue produzioni di abbigliamento riesce a tessere una trama di economia, etica e legalità dall’Aspromonte a Milano e la storia di una comunità che a Roccella Ionica (Rc) è guidata da uno svizzero che tanti anni fa ha lasciato il lavoro di agente in Borsa a Zurigo per approdare in Calabria. Anche le Istituzioni fanno la propria parte e così “Ora legale” ha raccontato la mappatura online dei beni confiscati alle mafie della Regione Toscana.

Ad arricchire il primo numero un confronto tra don Luigi Ciotti e il delegato per la legalità di Confindustria Antonello Montante. Il presidente di Libera ha spiegato che «nel mondo dell’impresa è cresciuta la consapevolezza che il bene possa coincidere con l’utile» e Montante ha rilanciato l’appello affinché «l’Italia ritrovi il senso del bene comune per superare le difficoltà a cui andremo incontro nei prossimi mesi».

Nel secondo numero la bella iniziativa che è stata celebrata nella prefettura di Reggio Calabria, con la consegna dei nuovi loghi da parte di Libera Calabria a 11 imprenditori antiracket, con l’intervista a Mimmo Nasone, presidente di Libera Calabria e il racconto di un’imprenditrice, Luisa Fattorusso.

COSA LEGGERETE DOMANI

Domani scavo in profondità il protocollo di legalità siglato il 18 marzo tra Prefettura di Messina, Confindustria e Raffineria di Milazzo (Messina). Il documento è stato sottoscritto dal Prefetto Stefano Trotta, dal vice presidente regionale di Confindustria Ivo Blandina e dall'ad di Ram Alessandro Gilotti. Un'iniziativa fortemente voluta dal Presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, che nel 2012 ha sottoscritto con il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri un protocollo di legalità pilota il cui scopo e' quello di rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalità delle attività economiche e contrastare le infiltrazioni criminali.
''Il protocollo – spiega Montanteè il frutto di una intensa collaborazione tra il ministero dell'Interno e Confindustria e si indirizza a tutte le aziende italiane che vogliono aderire a principi di condotta rigorosi e collaborare sul territorio con le autorità pubbliche al fine di migliorare i controlli sulle attività economiche e rendere le imprese più competitive nel libero mercato''. Con la firma la Raffineria di Milazzo, una delle più efficienti d'Europa, si impegna a contrastare tutte le forme di illegalità e a rescindere il contratto con aziende aggiudicatrici di appalti la cui informativa antimafia, rilasciata dalla prefettura, dovesse risultare positiva. La rescissione del contratto è prevista anche nel caso in cui le imprese non denuncino eventuali richieste di estorsione. ''La firma di questo documento – conclude Montanteè un ulteriore passo verso la legalità che sarà anche di impulso alla nostra economia, permettendo alle aziende sane che osservano le leggi di lavorare liberamente e senza condizionamenti criminosi e criminali''.

Attendo le vostre storie e quelle che vorrete segnalarmi, di imprenditori, commercianti, professionisti, sindacalisti, istituzioni, associazioni, in poche parole uomini e donne che si schierano quotidianamente – con i fatti e non a parole – contro le mafie e l’illegalità.

L’indirizzo mail al quale segnalare le storie lo conoscete: r.galullo@ilsole24ore.com