San Marino paradiso penale: indagati superstar, magistrati nell’angolo e giornalisti imbavagliati

San Marino – che di passi avanti dice di farne e che sta scoprendo con la velocità di una tartaruga zoppa di aver avuto verosimilmente in casa, nelle banche, nella politica e tra i professionisti molti amici della mafia, proprio come in Italia – ha avuto a Rimini il coraggio di interrogarsi su una legge liberticida: la n.93 del 17 giugno 2008.

Merito degli organizzatori (Vedosentoparlo, Ragionevoli dubbi, Anpi, Gruppo San Marino, Sos Impresa, Don Chisciotte Rsm) che il 3 giugno hanno organizzato un convegno dal titolo “Economia criminale”. Bontà loro, lo hanno chiamato – con grande sorpresa ed enorme piacere – proprio come il mio libro in edicola con il Sole-24 Ore (a proposito, nonostante le difficoltà di distribuzione lo trovate fino al 20 giugno). Non sapevo di avere un fan club a Rimini. Ora lo so e mi spavento.

Ma merito soprattutto dei sammarinesi – a partire dall’ex Segretario di Stato alla Giustizia, Ivan Foschi, che di quella legge, ahilui, è il padre e dai tanti politici dell’opposizione presenti – che hanno reagito con padronanza e sapienza alle mie motivate provocazioni, facendo una sana autocritica. E pensate quanto mi sarei appassionato se a quell’incontro avessero partecipato anche gli attuali Governanti sammarinesi e la classe dirigente di quel Paese. Un uccellino, che volava per la sala, fischiettava però che dal Monte Titano fosse partito un aut-aut: “mai al convegno se c’è Galullo – Raus”. Politici democratici che erano stati contattati per presenziare si sarebbero negati con una serie incredibili di scuse. Tipo: “sono fuori”; “no grazie, quel giorno sono al mare”; “ah, l’avessi saputo prima”; “ho il latte sul fuoco”; “ho il bambino che piange”. E il segno inequivocabile che qualcosa non andava era che il bardo ufficiale delle storture politico-amministrative sammarinesi non si aggirava per la sala. E dire che si sarebbe visto. Evidentemente non ho avuto la stessa fortuna che ha avuto La7.

Ma no, non ci credo. Volete voi che una Paese che ha partorito una legge come quella che ora descriverò, allevi tra le sue file persone così anti-democratiche? No, non ci credo, non è possibile. Sono certo che le ragioni addotte fossero vere, che se l’attuale classe dirigente sammarinese non era presente, era perché forse un improvviso attacco alle vie digerenti li aveva costretti a rinunciare. Capita. Però vi anticipo che dovrei essere a San Marino a metà luglio: a qualcuno va di incontrarmi? Giuro che non mordo e che mi accontento di poco: parlare e scambiare opinioni. Senza avere la pretesa di aver ragione.

 

BERLUSCONI E LA POLITICA A SCUOLA A SAN MARINO:

 

Se Sua Onniprestanza Psico-Muscolare leggesse la legge sammarinese sulla procedura penale e sul segreto istruttorio (appunto la 93/2008) trasferirebbe Palazzo Chigi e Montecitorio sul Titano per promulgarne una fotocopia. Ma se al suo posto ci fosse un esponente del centro-sinistra sarebbe la stessa identica cosa: è il sogno della politica quello di avere una magistratura mummificata e un giornalismo imbavagliato.

Indagato superprotetto. Bene, la legge sammarinese prevede, nel diritto alla difesa, che l’indagato “ha il diritto di esaminare ed estrarre copia di tutti gli atti del fascicolo processuale, ivi compresa la registrazione della notizia di reato”. Non solo: il giudice inquirente deve fare in modo che possa partecipare o essere rappresentato nel corso delle attività istruttorie.

Tradotto con un esempio: se sequestro un bimbo a San Marino e per questo sono indagato, non solo devo essere avvisato, ma magari posso anche dare un’occhiata alle ricerche! Geniale no? E su questo aspetto, onorevolmente, Foschi ha preso atto che questo tipo di storture vanno evitate ma la legge era nata in un clima ipergarantista bipartisan che forse oggi bisognerebbe rivedere con saggezza.

Nessun segreto. San Marino è l’unico Paese al mondo in cui le indagini preliminari non hanno alcun segreto per l’indagato. E come se non bastasse entro 30 giorni (dicasi e ripetasi: 30 giorni) il giudice deve dare personalmente comunicazione all’indagato degli elementi di fatto e di diritto del reato per il quale si sta indagando. Ora: ve l’immaginate una comunicazione del genere, con una tempistica del genere, per un reato, che so, di riciclaggio che richiede tempi di studio e indagini lunghissimi?

Ma non è finita! La notifica è a pena di nullità non se l’indagato non la riceve, ma se l’ufficio non lo invia!! Dunque, basta una lettera imbucata e se poi l’indagato non la riceve, peccato.

 

PROCESSI SUPER RAPIDI

 

La legge in questione riserva perle a ogni articolo. Vogliamo parlare della rapidità dei processi, che tanto sta a cuore anche ai nostri politici (applicabile per gli altri, ovvio)?

Prescrizione brevissima. Bene. Il processo deve essere indetto in tempi rapidissimi. Burocraticamente e freddamente la legge dice: “…entro il termine perentorio che è stabilito in un terzo del tempo occorrente per la prescrizione del reato più grave”.

Visto che in genere le pene sono bassissime a San Marino, è verosimile che un reato di riciclaggio (frequente ahinoi) cada a San Marino in prescrizione in un anno, un anno e mezzo. Non male no?

Magistrati sul filo del rasoio. E attenzione perchè se il magistrato penalista ritarda, paga con la propria responsabilità civile. Giusto, giustissimo, a mio giudizio, ma se vi fosse equilibrio temporale. Sapete qual è il paradosso di questo sistema? Che tra due reati (uno “bagatellare” e facile da perseguire) e uno complesso (che so, il riciclaggio, difficilissimo da perseguire) il magistrato inconsapevolmente o meno, potrebbe essere tentato di seguire il fascicolo meno complesso da istruire mentre quello complesso può avviarsi…alla prescrizione!

Pubblicità dei processi: magistrati e giornalisti al collasso. I magistrati, che a San Marino già vivono tra mille difficoltà, hanno l’obbligo di non divulgare alcun tipo di notizia fino alla pubblicazione del processo. Bene. Condivisibile (per alcuni aspetti) ma…Ma visto che praticamente a San Marino ogni processo è coperto da segreto istruttorio, la stampa non può neppure dare notizia parziale o per riassunto delle notizie di reato! Altro che intercettazioni di cui si parla in Italia! A San Marino un giornalista deve aspettare il termine del processo per scrivere! Evviva, proprio ciò che vogliono i politici italiani.

L’ho sempre pensato: San Marino è troppo avanti!

r.galullo@ilsole24ore.com

  • galullo |

    Casali,
    se lei sapesse di cosa parla (ma ovviamente non lo sa) saprebbe anche che il massimo della libertà di ciascun individuo finisce là dove inizia la libertà del proprio simile. Ragion per cui, per evitare commenti distruttivi o insulti (che peraltro sarebbero sanzionabili per me e per l’editore) il blog è volutamente moderato da chi le scrive.
    Questa è democrazia e la democrazia vive di regole. La sua è anarchia.
    Comunque felice di smentirla (e non poteva che essere così) facendole presente che se è così sicura che i suoi commenti sono sicuramente più letti altrove che non nel mio blog, perchè mi scrive? Le giuro: farei volentieri a meno dei suoi commenti anche perchè mi fanno perdere tempo.
    Quanto al suo commento indico un concorso tra i lettori: chi ha capito cosa ha scritto Casali mi scriva. Metto in palio un corso di lingua italiana gratis. Io, ma il difetto è ovviamente tutto mio, non l’ho capito, ragione per cui mi sono autoregalato il corso e lo sto cominciando.
    Allora: A, B, C….
    Arrivedoooorci!

  • FLAVIA CASALI |

    molto democratico…….il tuo commento e’ stato salvato.i commenti vengono moderati e non compariranno finche’ non saranno approvati dall’autore…..not problem i miei commenti saranno pubblicati altrove e forse ,anzi senza forse …letti da molte piu’ persone.saluti dott.flavia casali

  • FLAVIA CASALI |

    GENTILE DOTT GALULLO CON INTERESSE HO LETTO IL SUO BLOG CHE TROVO DOTTO ED INTERESSANTE,MA CON MIA GRANDE SORPRESA RISCONTRO UN ‘innopportuno…FORSE VOLUTO..IMBARAZZO, NELL’EVIDENZIARE UNA SUA CARENZA INTELLETTUALE (NATURALMENTE IRONICA) NELLA DIFFICCOLTA’ INTERPRETATIVA DELLA LETTERA DEL SIGNOR ANDREA DELLA BALDA..CHE IO PERSONALMENTE HO INVECE CHIARAMENTE CAPITO ,MA CREDO SINCERAMENTE ANCHE LEI..IL SIGNOR DELLA BALDA E’ STATO MOLTO CHIARO,PRECISO E NON HA MAI USATO TERMINI OFFENSIVI,MA PURTROPPO X NOI ITALIANI…. FASTIDIOSI,L’IPOCRISIA HA SEMPRE DETERMINATO AFFERMAZIONI DI PARTE SIA POLITICA CHE DI PENSIERO..NON HO INTESO COME LEI, AFFERMAZIONI DAI TERMINI FORTI TIPO ITALIANI MAFIOSI…ANZI HO LETTO CHIIARAMENTE DI FENOMENO MAFIOSO D’APPARTENZA UNICAMENTE ITALIANA,SO’ CHE E’ FASTIDIOSO ACCETTARE CERTE SCOMODE VERITA’,MA SICCOME IO IN PRIMIS ESSENDO ITALIANA E NON RITENENDOMI MAFIOSA ,NON MI SENTO NE’ FERITA NE’ OFFESA..X QUESTO.. ORDE STORICHE DI PASSAGGI MAFIOSI ITALIANI HANNO INVASO PAESI ESTERI LASCIANDO SU DI NOI UN MARCHIO PESANTE ..CONOSCO TANTI CONCITTADINI CHE SALGONO IL TITANO X LUCRARE E QUESTO E’ EVIDENTE ..HO LETTO DI LOBBY..DI PRIVACY..E DI SCANDALI E NON E’ FORSE VERA LA LAMENTELA DEL SIGNOR DELLA BALDA..CREDEVO DI VIVERE IN UN PAESE DEMOCRATICO ,DOVE LE OPINIONI DI TUTTI ,CONTESTABILI O NO ERANO RISPETTATE..INVECE SCOPRO CARO DOTTOR GALULLO CHE C’E’ ANCORA chi come lei finge di non capire pur di non affrontare o rispondere,mi auguro di essere stata comprensibile e memore della sua carenza intellettuale ho evitato di essere forbita nel mio lessico ..distinti saluti flavia casali

  • palmiro baldacci |

    Egregio Galullo,
    leggo con ritardo il commento di Andrea Della Balda CEO di Prima Comunicazione San Marino e vi pongo una domanada : cosa ci fa Telecom Italia San Marino sul monte Titano, atteso che gran parte del fatturato e quindi del traffico colà commutato viene ante e post veicolato su circuiti trasmissivi della rete italiana gestita da Telecom Italia Sparkle spa ?
    Che interessi aveva, ha ed avrà il dott.Bernabè sul prefato monte ?
    Grazie e mi piacerebbe avere risposta anche dal CEO Della Balda .
    Palmiro Baldacci

  • mario_1966 |

    Essendo un cittadino della tristemente oggi nota Repubblichetta, dico solo due o tre parole e spezzo solo due o tre lance. Perché non si capisce cosa centra la lotta al riciclaggio, alla mafia o agli evasori fiscali, con l’embargo totale. Ci sono sanissimi liberi imprenditori che grazie a questa lotta impari devono chiudere. C’è un eccesso, perché è indiscutibile che da 15 anni a questa parte sono stati proprio gli italiani a usare San Marino, e non il contrario. Inutile ricordare che il dr Tremonti è consulente in una società Lussemburghese; e che ci fa Tremonti in Lussemburgo? non di certo il moralista. Bè a me fa schifo ogni mafia, ma quando uno Stato (quello italiano) utilizza strumenti di embargo come una bomba nucleare (cioè su chiunque, onesti compresi) bè, mi consenta anche a me di dire che non va bene… o sbaglio?
    No perché è facile dire che i sammarinesi sono furbetti, perché è evidente, da 50 anni la maggioranza della popolazione vota la DC (Democrakzia Cristiana), ma da 50 anni ci sono altri che vorrebbero cambiare registro. Non è possibile perché l’essere umano è itrinsecamente furbetto, infatti, lo ripeto, sono gli italiani ad aver beneficiato della Repubblichetta (in termini economici, ma anche politici, infatti i fondi Gladio erano soldi politici, non di evasori o di mafiosi). Non va messo in secondo piano nemmeno la curiosa coincidenza che l’Italia si è scoperta lottatrice contro gli evasori adesso che c’è la crisi; e con che caspita le finanzi le grandi opere pre e post elettorali. In Italia il sistema delle tangenti occulta, ruba e nasconde qualcosa come 60.000.000 di euri all’anno. Alla faccia della manovra fiscale. Ma per restare nei limiti territoriali della Repubblichetta, è una storia vecchia come la fondazione di San Marino, cioè, così come gli americani c’hanno la vocazione dell’iperialismo (i cow boy erano pirati via terra), così San Marino è nato per coprire qualche mascalzonata di tanto in tanto. Ma senza dare lezioni di storia e\o sociologia, a me fa schifo che della gente normale non glienefregaungranché a nessuno! A me hanno chiesto se avevo idee visto il momento difficile. Certo che ho idee, e ho risposto al tal partito, ma erano idee troppo equalitarie, troppo belle, troppo beate, troppo ecologiche… non siamo pronti, dr Galullo, ha capito, siamo culturalmente indietro come il culo di un bassotto; non ce la facciamo, noi sammarinesi, a fare un passo di vera apertura, perchè il privilegio di beccare le briciole, ci piace… e certo piace anche agli italiani, e mi riferisco a quei cittadini che devono pagare il 64% di tasse sul reddito, ed evadono. Poi sono furbi a metà perché fanno lo scudo fiscale, pagano solo il 5%, più un ritocco più un altro e adesso sono schedati. Concludo: san Marino è un derivato della cultura italica, è un territorio che fa comodo all’italia, ma che ogni tanto, come adesso che Berlusconi e Tremonti non sanno più dove cercare i soldi dei contribuenti, li vanno a snidare con il moralismo dell’evazione fiscale,,, proprio Berlusconi, che ha inventato il bilancio creativo e proprio Tremonti che, da ex consulente DC negli anni 90, ha varato il sistema sammarinese così come lo conosciamo oggi.
    Mi vien da ridere…
    Credo che l’indignazione percepita sia una mera sceneggiata cui, quasi inconsapevolmente, partecipiamo… io compreso.
    Diamoci una svegliata.
    Un saluto a chi mi legge.
    M

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