Il dopo Lombardo/2 Antonello Montante (Confindustria): “Un patto tra sindacati e associazioni datoriali per dare un futuro a questa terra”

Questo mio servizio è uscito sul Sole-24 Ore il 17 ottobre. Lo ripropongo, per quanti non lo avessero letto sul quotidiano.

A poche ore dal voto per le elezioni regionali siciliane, quello di Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia, è un appello accorato a fare squadra indipendentemente dall’esito del voto.

Un patto tra associazioni datoriali e sindacali per rilanciare l’isola. Un abbraccio con la società civile per risvegliare le coscienze.

Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia, guarda oltre le imminenti elezioni da cui si attende poco o nulla.

La domanda è semplice e diretta: che aria tira.

Il rischio è che cambierà poco o nulla perché le vecchie logiche dei partiti regnano incontrastate. Assistiamo ai vecchi protocolli della politica. E’ una corsa a sistemi clientelari collaudati e a prendere voti. Con questo sistema si genera nuova sottocultura che rischia di travolgere le generazioni future.

Non se ne esce.

Ci vorrebbe un’implosione della società per ripristinare norme e regole. Un grande ruolo potrebbero avere la società civile, i sindacati e le associazioni datoriali

Anche perché altrimenti il rischio è che la battaglia per legalità che proprio da quest’isola è partita ne esca affievolita.

Confindustria e gli imprenditori stanno facendo di tutto per portare avanti progetti che innestino cellule sane in un corpo malato. Le imprese che vivono nella legalità hanno inizialmente più difficoltà delle altre ma poi emergono. La legalità conviene.

Anche perché senza legalità chi viene ad investire al Sud?

Giusto. Gli investitori nazionali e internazionali vanno a investire laddove ci sono garanzie di sicurezza, legalità e servizi. Senza queste andranno altrove a creare e produrre ricchezza. Anche per questo la nostra battaglia, quella di Confindustria e degli imprenditori deve essere ancora più forte.

Questo è quanto vi compete ma per il resto?

In Sicilia c’è una società sana che saprà reagire ma in questo contesto, ripeto, è vitale la partecipazione delle associazioni datoriali e dei sindacati sempre nel rispetto dei ruoli.

Senza questo patto si rischia il corto circuito.

Si rischia di andare 20 anni indietro e in una situazione di difficoltà economica la sottocultura favorisce le lobby non solo mafiose ma anche burocratiche.

Ogni riferimento alla corruzione (non) è puramente casuale.

La corruzione in Sicilia genera povertà e arricchisce solo la politica e la mafia. Strada facendo ci si perde in una miriade di forniture obbligate, favori, assunzioni. Alla fine dell’opera tiri le somme e ti rendi conto che dalla corruzione iniziale ti sei perso in una giungla.

Insomma, al corruttore non conviene corrompere

No. Ripeto: la legalità conviene.

Le intelligenze in questa regione non mancano ma rischiate di perderne qualcuna per strada tra le file della magistratura che della lotta alla mafia hanno lastricato la propria vita.

Non cado nella sua provocazione e da me nomi e cognomi non usciranno.

Nessuna provocazione. Parlo di intelligenze che se ne vanno.

Non faccio nomi né cognomi ma convengo sul fatto che sta lentamente scomparendo una memoria storica nella lotta alla mafia di questa regione. Non bisogna correre il rischio che il know how acquisito e le esperienze maturate negli ultimi 30 anni non vengano trasmesse alle nuove leve della magistratura.

Concludiamo con la stessa domanda dalla quale siamo partiti. Dopo questa chiacchierata che aria tirerà in Sicilia, al netto delle elezioni?

Ce la faremo, le forze sane sono più forti delle mafie

r.galullo@ilsole24ore.com

  • Christian Ciavatta |

    Potrebbe spiegare Lucia perché e come la Sicilia ha fatto marcire in primis proprio la Calabria e poi tutto il Paese ? Non è un giudizio, vorrei solo capire il suo punto di vista.

  • lucia |

    caro dr.Galullo i siciliani dovrebbero fare una cosa soltanto:farsi sommergere dalle acque e sprofondare nel mare Mediterraneo un pò come…Atlantide!Ha pesente?E’ una terra marcia che ha sempre ucciso o fatto fuggire i suoi figli migliori! E che col suo marciume ha fatto marcire tutto il Paese;Calabria in primis!!

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