‘Ndrangheta a San Marino: sul Titano arriva un’interrogazione parlamentare ma la notizia è che…

E bravo Pier Marino Mularoni. Non lo conosco personalmente – l’ho solo intervistato per la mia trasmissione “Un abuso al giorno” la scorsa settimana a Radio24 (scaricabile dal sito www.radio24.it) sul “fantastico” caso Licenzopoli – e francamente prima non sapevo neppure quale fosse il suo partito. E neppure me ne fregava nulla. Però – e capirete presto perché – mi sta simpatico.

Apro il sito del suo partito www.democraticidicentro.sm e leggo ovunque “It’s time”, che tradotto in italiano vuol dire: “E’ ora”.

Bravo Mularoni “è ora”, anzi, “era ora” che qualcuno a San Marino si svegliasse e cercasse di aprire gli occhi su quel che accade dei capitali sporchi e della possibilità che vengano “lavati” sul Titano (si veda il mio post del 28 settembre 2009, ripreso alla grande dall’Informazione di San Marino e dalla Tribuna).

 

L’INCONTRO AL SOLE-24 ORE DI VENERDI’ SERA

CON UN EX DEPUTATO SAMMARINESE

 

Venerdì mi è venuto appositamente a trovare in redazione a Milano un ex parlamentare sammarinese. Simpatico, anzi simpaticissimo. Permettetemi di non dirvi di chi si tratta. Privacy e colloquio privato, mettiamola così.

Mi ha raccontato un bel po’ di cose e molte credo me ne racconterà ancora. Talmente me ne frega della politica che non ho neppure voluto sapere a quale partito appartenesse o fosse appartenuto. Bene, tra le cose che mi ha raccontato, una mi ha divertito molto.

Potremo intitolare questa storia: “L’ipocrisia dei ricchi” oppure “Così fan tutti” oppure “Tutto il mondo è paese”. Fate voi, comunque la giriate, la storia testimonia la cecità ottusa della politica.

Alcuni anni fa, nel bel mezzo di una seduta del parlamento sammarinese, l’ex parlamentare di cui sopra si è alzato e ha chiesto ai colleghi di guardarsi intorno. Gru dappertutto. Alla domanda su come San Marino potesse reggere economicamente un tale sviluppo edile, pose il problema di chi e quali capitali stesse investendo a San Marino.

Risposte: zero. Finita la seduta parlamentare un suo collega di partito gli disse: “ma dì, sei matto a instillare il dubbio che ci siano capitali mafiosi. Quali prove hai, di?”. A quel punto il simpatico ex deputato fece girare il suo collega verso le gru e gli rispose: “Ma vaff…..guarda le gru, vuoi altre prove?”

 

L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

DI MARIN MULARON

 

Ora il buon Mularoni – come informa il sito www.libertas.sm – oggi, lunedì 5 ottobre e per quanto leggo a pagina 3 della sempre più agguerrita Informazione e sulla Tribuna, presenterà unitamente al suo collega di partito Giovanni Lonfernini un’interrogazione parlamentare su quanto ho scritto a proposito dei racconti dell’ex santista Francesco Fonti, uomo un tempo di ‘ndrangheta, che ha messo giù un memoriale che ora ha finalmente (così mi ha detto Fonti giovedì scorso) trovato un editore: l’agguerrito Falco di Cosenza (www.falcoeditore.com). Come diceva un mio zio brasiliano: “Mi rallegro”. Ne sapremo delle belle quando sarà pubblicato.

E cosa dice Marin Mularon nella sua interpellanza? Ecco a voi:

 

“….data la gravita delle dichiarazioni e delle notizie pubblicate, interpelliamo il Governo per conoscere:
· quali iniziative siano state intraprese di fronte a queste notizie;
· se la magistratura sammarinese è stata attivata per avviare una richiesta di rogatoria internazionale al fine di ascoltare il pentito Francesco Fonti;
· se gli organismi di vigilanza e di controllo sul nostro sistema bancario e finanziario sono stati attivati a fronte delle informazioni diffuse dalla stampa ”.
Si richiede risposta scritta

Giovanni Lonfernini
Pier Marino Mularoni

 

LE NUOVE DICHIARAZIONI DI FONTI

 

Il duo sammarinese merita un bel premio. Mentre si reca a depositare l’interpellanza, gli racconterò (e racconto anche a voi, stra-adorati lettori) il dettaglio delle dichiarazioni di Fonti:

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“…Una sera, mentre ero a cena nella villa di questo Direttore di San Marino, arrivò un furgone. Lui si allontanò per un po’, al ritorno lo vidi molto soddisfatto, seguendo le mie regole non domandai niente, ma fu lui a portarmi in una stanza blindata e farmi vedere che quel furgone aveva portato tantissimi soldi da mandare all’estero e farli sparire. Chiesi se poteva farmi recuperare i soldi che avevo all’estero, se ciò si potesse realizzare avrei acquistato un albergo a quattro stelle a Riccione e gli avrei riservato una quota. Infatti a circa cento metri del mio ristorante c’era questo fantastico albergo di creazione socialista, l’Hotel de

la Ville

, che in quel periodo si era indebitato con alcune banche ed era stato messo in vendita al costo di circa 30 miliardi di lire…Il mio amico direttore generale di San Marino parlò di queste cose con l’altro suo omologo della Ubs, e mi dissero che erano disposti a farmi il prestito di quella cifra in cambio del 20% della proprietà. Accettai, quindi incaricammo un commercialista di preparare i documenti per il prestito e per la formazione della società che avrebbe rilevato l’albergo. Questa società sarebbe stata creata a Londra per godere di alcune agevolazioni fiscali…Facemmo varie riunioni con le banche creditrici, con gli istituti previdenziali, con il sindaco, con la proprietà dell’albergo. Altre riunioni tra me e i due direttori generali. Alla fine di queste tappe tutto era pronto per fissare l’appuntamento con il notaio”.

 

Peccato che, mentre tutto era stato apparecchiato per o bisiness, Fonti fu nuovamente arrestato. Sfumò l’affare e per lui la possibilità di una vita più serena.

 

ET VOILA’: I SAMMARINESI SON SERVITI

 

Caro Mularoni e caro Lonfernini (giuro, questo non lo conosco proprio!) ora avete qualche dettaglio in più per farvi rispondere dal vostro Governo.

Ora sapete che – secondo il racconto di Fonti – che i soldi sporchi volavano a San Marino con la stessa rapidità con cui ieri Totti ha uccellato per ben due volte il Napoli, sapete che con il vostro bel direttore generale sammarinese c’era il suo amico svizzero, sapete il nome dell’albergo che sarebbe stato acquistato grazie al credito svizzero-sammarinese, sapete il costo, sapete che ci furono riunioni con il sindaco di Riccione e con la proprietà dell’albergo, sapete… Ma insomma cosa volete di più dalla vita? Un Lucano? Caro Governo sammarinese, le vedete le gru?

E mentre voi – magico duo Lonfernin-Mularon – cercate di ottenere risposte e magari una bella rogatoria internazionale, io continuo a porre la stessa domanda: ma c’è davvero bisogno di siglare accordi tra Italia e San Marino? Non sarebbe meglio assicurarsi prima (da una parte e dall’altra) una bella “bonifica” politica, economica e finanziaria?

Alla prossima….

roberto.galullo@ilsole24ore.com

 

p.s. L’ex parlamentare aveva scommesso che la politica si sarebbe girata dall’altra parte anche questa volta…Per il momento ha perso la scommessa, forse perché le gru sono ovunque…

  • De Sade |

    Lo strano del pentito Fonti è che non è stato messo sotto scorta.
    Molto strano.

  • galullo |

    Grazie a tutti cari lettori, per i vostri commenti su questo ennesimo post su San Marino (giuro, non sarà l’ultimo). Grazie a chi è in grado di calcolare i propri guai e confrontarli con quelli italiani. La penso diversamente da lui ma ama Totti e dunque è un grande! Grazie anche a chi confondendo le proprie fantasie o i propri desideri con la mia realtà può credere che io possa farmi fuorviare da qualcuno o da qualcosa. Niente e nessuno può riuscire in questa impresa…Titanica. Se ne faccia, se può, una ragione. Ma anche lui è perdonato, visto che ascolta le mie trasmissioni radiofoniche che, come sempre, non guardano in faccia a nessuno.
    Saluti
    Roberto Galullo

  • bugmenotagain.wordpress.com |

    Caro Dott. Galullo, tanto per aggiungere particolari e coincidenze al blog. Il 4 dicembre 1999 Milano Finanza da notizia che l’allora procuratore distrettuale antimafia di Palermo Pietro Grasso, in audizione davanti alle commissioni riunite giustizia e finanze del parlamento, presenta una relazione “Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della normativa per la lotta al riciclaggio dei capitali di provenienza illecita ” ove parla di una “operazione singolare ed inquietante” ad opera della mafia per l’apertura di un consolato della Liberia “presso il minuscolo stato della Repubblica di San Marino”.
    Continua poi per un coinvolgimento possibile o probabile di membri di governo nella operazione.
    Tutto ciò sembra che a San Marino non abbia generato interrogativi o approfondimenti, almeno fino ad ora.
    Con i migliori saluti.
    Bug.

  • Paolo |

    Egregio dott.or Galullo, non credo che per classificare e distinguere i guai dell’Italia da quelli di San Marino serva un “guaiometro”. Basta sentire le notizie giornaliere che ci inviate sui nostri… tremonti… o tre torri che dir si voglia. I vostri guai che sono sotto gli occhi di tutti non sono certo paragonabili con i nostri.Per cui ognuno si tenga i propri. Stia tranquillo che i sammarinesi Doc,non farebbero certo cambio.E sempre forza Totti, che seguendo il suo consiglio non confonderò più con il profano, per non incappare in una sua “cuccaiata”.
    Con stima
    Paolo da San Marino , sammarinese Doc.

  • GALULLO |

    Paolo della Lega sammarinese (ma pure voi avete sta iattura?), le chiedo di non mischiare il sacro (Totti) con il profano. Non lo faccia mai più. Sua Maestà non consente paragoni arditi e potrebbe fulminarla con un cucchiaio. Quanto a lei “beato Paolo”, sono contento che riesca a fare classifiche su chi ha più guai. Se mi spiega quale “guaiometro” usa per i suoi calcoli, lo uso anche io.
    Saluti
    Roberto Galullo

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