Massomafia/1 La Dna valorizza il lavoro delle indagini sui “riservati di ndrangheta” a Reggio Calabria – La svolta continua

Amati lettori di questo umile e umido blog da lunedì ho ricominciato a parlare di un tema a me caro: l’incompatibilità assoluta tra servitori dello Stato tout court e l’affiliazione alla massoneria (rectius: le massonerie).

Orbene, lunedì abbiamo parlato di un disegno di legge in materia (rimando in fondo al pezzo per il link) presentato dal deputato Claudio Fava e, contemporaneamente, abbiamo cominciato a vedere come l’auspicio di un divieto di iscrizione, si coniughi fattivamente alle evidenze investigative (con procedimenti in corso) che mettono all’indice la connivenza (forse peggio) tra alcuni magistrati, alcuni servitori dello Stato e alcune logge massoniche.

Due giorni fa e ieri abbiamo proseguito sullo stesso filone, con un approfondimento che riguardava la Sicilia (rimando ad altri link sempre a fondo pagina).

E oggi?

Oggi ci spostiamo in Calabria dove la relazione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) che viene presentata oggi al Senato, attraverso la parte scritta dal consigliere Salvatore Dolce, legittima ed esalta le evidenze finora emerse alla luce del sole nell’indagine Gotha, che riassume diverse indagini seguite da vari pm.

Orbene (si fa per dire), in una Reggio Calabria dove un venticello caldo vuole (ri)portare in primo piano la ‘ndrangheta violenta dei rampolli di boss, mezzi boss, tacche e mezze tacche, dimenticando (per mera ignoranza?) che la seconda guerra di ‘ndrangheta nel reggino nacque anche per mandare a puttane (con discreto, ahinoi, successo) lo sforzo collettivo che in quel momento una parte della magistratura e delle forze investigative stavano compiendo per colpire quella ‘ndrangheta raffinata e superiore che ora viene ricolpita, la Dna mette un punto importante su tutto quanto ha fatto seguito all’indagine Meta (pm Giuseppe Lombardo).

Un’indagine che, come scrivevo prima, ha dato l’abbrivo ad una serie di indagini successive e ad un lavoro collettivo dei bravi pm della Dda reggina, che ora ha trovato sfogo nel processo cosiddetto Gotha.

Giunti a questo punto – lo dico brutalmente – sarebbe criminale distogliere energie investigative da questi delicatissimi filoni, per indirizzarli alla cattura dei “rampolli di”. Sia beninteso, a prova di imbecille: i figli di ‘ndrangheta, futuri capi e capetti, vanno stroncati sul nascere della loro protervia criminale, non essendo stato possibile farlo in culla, ma deve essere chiaro che lo Stato e il Governo (in Calabria massimamente assente)  non può distogliere uomini ma aggiungere uomini, siano essi tra le forze dell’ordine che nella magistratura.

Lo farà? Dubito e così facendo si creerà un alibi per dire che con i quattro gatti operativi che ci sono in Calabria e in generale nel sud bisogna reprimere le scorribande della fetusa movida criminale e investigare sulle menti che reggono tutto: sacro (le grandi strategie mafiose) e profano (la disgustosa e scientifica picciotteria criminale che aspira a fare carriera nelle cosche e magari a riempire qualche vuoto nella catena di comando).

Ma torniamo a bomba. Cosa scrive il consigliere Salvatore Dolce nella sua relazione sulla ‘ndrangheta? Ricorda l’attento lavoro fatto per spezzare i legami tra cosche e imprenditoria e il rafforzato contrasto patrimoniale alle mafie.

Cosè ahinoi già viste, si direbbe.

Ciò che invece molti capoccioni (alcuni in mala fede, altri per ignoranza) si ostinano a non vedere quello che Dolce definisce il “terzo datoper una importante e più generale riflessione sul mondo marcio della ‘ndrangheta calabrese e che viene, appunto, dalle ordinanze cautelari emesse, tra il febbraio ed il luglio 2016, nel contesto di indagini della Dda di Reggio Calabria (Fata Morgana, Sistema Reggio, Reghion e Mammasantissima) che hanno riguardato le storiche e potenti famiglie della città capoluogo di provincia – De Stefano, Tegano, Lbri, Condello, Rosmini e Serraino – i cui esiti hanno rivelato un rapporto tra la ndrangheta, esponenti di rilievo delle Istituzioni e professionisti – legati anche ad organizzazioni massoniche ed ai servizi segreti – di piena intraneità, al punto da giocare un ruolo di assoluto primo piano nelle scelte strategiche dell’associazione.

Come? «Facendo parte di una “struttura riservata” di comando – scrive testualmente Dolcela cui esistenza è, stata, peraltro, scientemente tenuta nascosta a gran parte degli affiliati, anche di rango elevato. Premettendo che trattasi di valutazioni confermate, allo stato, solo dai giudici della cautela (Gip e Tribunale del riesame), l’altamente significativo elemento di novità sta proprio nella suddetta tipologia di rapporto, che si allontana dai parametri delle condotte aggravate ex art. 7 L. n. 203/1991 ed anche da quella di “concorso esterno”, per rientrare, invece, nel reato di cui all’art. 416 bis c.p., peraltro con l’aggravante del comma 2, trattandosi di dirigenti ed organizzatori.

Una struttura direttiva riservata, dunque, operante in sinergia con l’organo collegiale di vertice, denominato Provincia, la cui esistenza è stata accertata nel processo Crimine».

Non so se avete capito ma Dolce ribadisce che quella “struttura riservata” di cui ha citato (per difetto) alcuni profili (e i giornalisti? Ce stanno, ce stanno. Ma non quelli che già fanno già capolino qua e là…) non sono né persone che agiscono con metodologia mafiosa né concorrenti esterni.

Nossignori, sono un’altra cosa e mi azzardo io a dire che sono la quintessenza del sistema criminale marcio che domina larghe fette della società, della politica, dell’economia e della finanza in questo Paese.

E per farsi capire meglio Dolce fa un “bigino” delle più recenti indagini partendo da quella del 15 luglio 2016 (Operazione “Mammasantissima”) L’accusa, per tutti gli indagati, è stata di partecipazione, con ruolo direttivo e decisionale, alla ‘ndrangheta, quali componenti, in particolare, di un “organo collegiale di vertice” , che agiva, nell’interesse dell’organizzazione, negli ambiti politici, istituzionali, amministrativi ed economici.

L’origine dell’indagine – ricorda Dolce e fa bene – è da individuarsi nell’esito di attività pregresse, che hanno portato a sentenza di condanna anche definitive, quali le inchieste Meta, ‘Ndrangheta Banking, Reale e  Crimine, ma anche Infinito, Bellu lavuru e Olimpia, con riferimento all’unitarietà della ‘ndrangheta e all’operatività di un organo collegale di vertice, denominato Provincia, in seno al quale sono rappresentate le cosche dei tre mandamenti (Centro, Jonico e Tirrenico) e delle altre articolazioni operanti in altre parti del territorio nazionale ed all’estero.

Tutte queste attività contenevano, invero, mette Dolce nero su bianco ed è importantissimo, «elementi indicativi dell’esistenza di un’ulteriore struttura direttiva occulta, tanto che, nella sentenza del processo Bellu lavuru, si fa riferimento ad un organismo direttivo, al quale aderiscono solo un gruppo ristretto di persone, definiti “invisibili”. La rilettura di tali emergenze investigative e l’approfondimento delle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia, ha consentito il delinearsi di un solido quadro probatorio con riguardo all’esistenza del predetto organismo verticistico decisionale, una struttura riservata composta da soggetti, sconosciuti alla gran parte degli affiliati, che hanno delineato la strategia operativa della ndrangheta nei vari campi d’azione e nelle, talvolta solo contingenti, alleanze con altre organizzazioni criminali, tra cui anche la mafia siciliana».

Mi fermo qui ma domani ritorno.

r.galullo@ilsole24ore.com

4 – to be continued (per le precedenti puntate si leggano

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/21/castelvetrano-comune-dom-a-denominazione-di-origine-massonica-la-relazione-del-prefetto-di-trapani-sullo-scioglimento-per-mafia/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/20/logge-massoniche-magistrati-servitori-dello-stato-e-analisi-impietose-delle-dda-e-della-dna/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/19/claudio-fava-vuole-vietare-le-logge-a-magistrati-le-evidenze-i-dna-e-dda-di-reggio-calabria-e-la-fatwa-massonica/

 

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/09/caso-cucchilex-perito-della-procura-di-roma-francesco-introna-al-grande-oriente-ditalia-che-fa-concilia/

 

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/08/cacciato-il-ministro-del-tesoro-del-grande-oriente-ditalia-interdetto-dalle-cariche-per-5-anni-e-fuori-delle-logge-per-un-anno/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/30/giustizia-massonicarosy-bindi-commissione-antimafia-un-vero-e-proprio-ordinamento-separato-dentro-lo-stato/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/11/sequestro-elenchi-massoni-nel-ricorso-del-goi-a-strasburgo-il-timore-per-nomi-indirizzi-e-occupazione-di-600-grembiulini/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/10/sequestro-elenchi-massoni-ricorso-del-goi-a-strasburgo-montagna-da-scalare-a-mani-nude-il-gran-maestro-bisi-lo-sa/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/09/massoni-tra-i-carabinieri-di-torino-nella-gran-loggia-ditalia-degli-antichi-liberi-accettati-muratori-legittimo-ma-opinabile/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/04/12/si-accende-lo-scontro-tra-m5s-e-grande-oriente-sulla-restituzione-degli-elenchi-dei-massoni/


Due massoni calabresi uccisi dalla ‘ndrangheta: il commerciante Gianluca Congiusta e il chirurgo Nicolò Pandolfo

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-04-07/il-gran-maestro-bisi-inquisizione-massoni-regime-totalitario-211854.shtml?uuid=AElOSg1&fromSearch

Il Gran maestro Bisi alla Gran Loggia di Rimini del Goi: «Je suis un franc-maçon calabrese, sono un massone calabrese»

Via alla Gran Loggia Goi: a tifar Bisi ci saranno ancora i massoni calabresi e siciliani che ne hanno determinato la nomina a Gran maestro?

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/04/06/elenchi-massonirespinto-il-ricorso-della-gran-loggia-regolare-il-goi-si-appellera-alla-corte-europea-dei-diritti-delluomo/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/04/05/giuliano-di-bernardo-ex-gran-maestro-goi-e-glri-gli-elenchi-completi-della-p2-di-gelli-sono-allestero/

Esclusivo/ Di Bernardo, ex Gran maestro di Goi e Glri: «Gli emissari di Gelli provarono a comprarmi»

Esclusivo/ Di Bernardo (ex Goi): «Non troverete mafiosi negli elenchi dei massoni ma quelli che prendono ordini»

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/04/01/il-goi-rompe-gli-indugi-a-una-settimana-dalla-gran-loggia-presenta-ricorso-contro-il-sequestro-degli-elenchi-dei-massoni-e-sfida-rosy-bindi/

Il Gran maestro Venzi (Glri) a Rosy Bindi: «Sarei addirittura disponibile a pubblicare gli elenchi degli iscritti sul sito Internet»

Venzi (Glri): «Ho disincentivato la nascita di nuove logge nella jonica calabrese» – Binni (Gldi) «Calabria e Sicilia non vogliono controlli»

Chiesa e massoneria: guerra e pace tra don Ciotti e il Gran maestro Bisi (Goi) – Due massoni uccisi dalla ‘ndrangheta

Massoneria e Chiesa diavolo e acqua santa? Mica tanto: preti nella Gran loggia regolare e nella Gran loggia d’Italia

Elenchi massoni/ La Gdf avvia l’analisi di file e atti sequestrati al Goi – Il Gran maestro Bisi: «Non ci saremo, non siamo complici di illeciti»

A Castelvetrano – che ha dato i natali al nobiluomo Matteo Messina Denaro – sei logge e un massone ogni 109 abitanti

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/03/22/esclusivo-nellistanza-il-grande-oriente-goi-descrive-il-fantasma-intellettuale-che-ha-ispirato-la-strategia-di-indagine-di-rosy-bindi/

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http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/03/16/esclusivo-il-testo-del-decreto-di-perquisizione-e-sequestro-al-goi-tra-i-motivi-lo-scioglimento-dimenticato-di-una-loggia-calabrese/

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http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/01/23/4589/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/09/20/bisi-goi-in-commissione-antimafia1-scontro-sugli-assessori-massoni-nel-regno-di-messina-denaro-i-nomi-della-loggia-di-castelvetrano/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/09/22/bisi-goi-in-commissione-antimafia3-le-colonne-di-ercole-abbattute-nelle-logge-di-locri-gerace-e-brancaleone-questione-di-guanti-e-grembiuli/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/09/26/che-fine-ha-fatto-lobbligo-di-dichiararsi-massoni-nella-pa-sancito-dal-consiglio-di-stato-rosy-bindi-ce-lo-ricorda/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/09/27/bindi-in-commissione-antimafia-al-gran-maestro-bisi-fuori-gli-elenchi-dei-massoni-sara-guerra-senza-esclusione-di-colpi/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/01/13/ultimora-il-gran-maestro-del-goi-stefano-bisi-mercoledi-18-torna-in-commissione-antimafia-e-questa-volta/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/01/18/stefano-bisi-gran-maestro-del-goi-ho-gia-spiegato-perche-non-possiamo-fornire-gli-elenchi-dei-fratelli/)

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/12/13/a-vibo-valentia-un-massone-ogni-18-maschi-maggiorenni-i-sandali-nella-polvere-e-la-testa-nel-cielo-di-tutta-la-calabria/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/02/10/rete-di-matteo-messina-denaro1-beppe-lumia-chiede-al-ministro-alfano-di-acquisire-le-liste-dei-massoni-siciliani/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/02/11/rete-di-matteo-messina-denaro2-il-pentito-la-maggior-parte-delle-decisioni-erano-subordinate-alla-loggia/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/02/12/rete-di-matteo-messina-denaro3-lo-spirito-della-fu-loggia-scontrino-e-piu-vivo-e-vegeto-che-mai/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/02/16/rete-di-matteo-messina-denaro4-a-trapani-la-legge-imposta-dalle-logge-selvagge/)

  • Bartolo |

    Grazie d’Ippolito: parole che avrei voluto scrivere io.

  • massimo d'ippolito |

    La questione è numerica in una regione con pochi abitanti e molta ndrangheta.. Ognuno di noi calabresi ha in qualche modo un rapporto di qualche tipo con qualche personaggio malamente (parente, affine, collega, vicino di casa e chi più ne ha più ne metta) e qualche volta nella vita per effetto alone ognuno di noi è stato un po’ ndranghetista. La struttura invisibile (ma neanche tanto invisibile) poggia le basi su questa regola di contiguità in cui ogni persona è facilmente raggiungibile e concupibile, con soldi, favori, amicizia e quasi mai minacce. Ed è anche questo il motivo per cui fioriscono le associazioni (massoniche, religiose, benefiche, segrete o palesi poco cambia). La verità è che in Calabria non è che non si vuole cambiare, non si può. E magistrati, agenti segreti o eserciti non servono perchè in Calabria la società civile non è mafiosa, semplicemente non esiste.

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