Logge massoniche, magistrati, servitori dello Stato e analisi impietose delle Dda e della Dna

Amati lettori di questo umile e umido blog da ieri ho ricominciato a parlare di un tema a me caro: l’incompatibilità assoluta tra servitori dello Stato tout court e l’affiliazione alla massoneria (rectius: le massonerie che ormai sono più numerose delle mille bolle blu).

Proprio ieri abbiamo parlato di un disegno di legge in materia (rimando in fondo al pezzo per il link) presentato dal deputato Claudio Fava e, contemporaneamente, abbiamo cominciato a vedere come l’auspicio di un divieto di iscrizione, si coniughi fattivamente alle evidenze investigative (con procedimenti in corso) che mettono all’indice la connivenza (forse peggio) tra alcuni magistrati, alcuni servitori dello Stato e alcune logge massoniche.

Ora è inutile menare il torrone con il fatto che la responsabilità penale. Questo lo sanno anche gli studenti del primo anno del liceo sociopsicopedagogico. Non bisogna dunque guardare al dito ma alla luna, vale a dire a quel «quadro nel suo complesso molto preoccupante» che il pm della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dna) Salvatore Dolce racconta in relazione alla familiarità, diretta o indiretta, di certi ambienti istituzionali con la massoneria o con associazioni segrete.

Ma visto che un “Dolce” non fa primavera – diranno gli scettici dell’oltranzismo massonico a oltranza – forse due “dolci” faranno almeno riflettere. E se i “dolci” diventano tre, forse potremmo trovarci nella descrizione di Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova».

Orbene, il primo “dolce” nel forno della conoscenza lo fornisce, sempre nella relazione della Dna che sarà presentata giovedì al Senato, il consigliere Franca Imbergamo, con la relazione relativa al distretto della Corte d’appello di Catania, provincia nella quale i massoni zampillano come i funghi dopo la pioggia: «Riguardo, infine, alle collaborazioni di giustizia iniziate, nel periodo in esame in questa relazione, può rilevarsi che si sono registrate alcune collaborazioni di giustizia, che hanno permesso di sviluppare complesse indagine anche in relazione ai rapporti esistenti tra i clan di Cosa Nostra, alcune logge massoniche ed esponenti delle istituzioni».

Non vi basta manco questo “dolcetto”, allora gustate questa leccornia che svilupperò ancora domani. Parole e musica di un altro consigliere della Dna, Maurizio De Lucia, che a breve trasmigrerà a Messina come procuratore capo: «…specificità della criminalità organizzata trapanese è lo strettissimo e pericoloso legame intercorrente tra logge massoniche, mafia, settori della borghesia professionale e pubblica amministrazione.

Senza voler tornare al 1986 – anno in cui fu “scoperta” la reale entità della c.d. Loggia Scontrino – conferme dell’attualità di tale conferme dell’attualità di tale legame sono costituite dal procedimento…nei confronti di …omissis + 8 , per i reati di associazione mafiosa, favoreggiamento aggravato, turbata libertà degli incanti, detenzione illegale di armi ed esplosivi: il processo riguarda il mandamento di Mazara del Vallo che ricomprende, tra le altre, la famiglia mafiosa della predetta cittadina e quella di Marsala.

Altro procedimento altamente probante del legame di cui si è detto è il procedimento penale…nei confronti di …omissis +7 per articolo 416 bis del codice penale e altro.

Nel detto procedimento gli imputati fanno capo ad un complesso circuito relazionale che ricomprendeva personaggi delle istituzioni, liberi professionisti, impiegati pubblici; circuito relazionale rafforzato, peraltro, dalla comune appartenenza di…omissis… e di altri indagati alla loggia massonica denominata “Serenissima…omissis.” ».

Gli omissis – ancora una volta – sono i miei perché, cari lettori di questo umile e umido blog, non contano tanto o solo i nomi dei singoli ma un «quadro nel suo complesso molto preoccupante». Molto preoccupante.

O no?

Mi fermo ma domani proseguo su questo stesso filone.

r.galullo@ilsole24ore.com

2 – to be continued

(per le precedenti puntate si legga

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/19/claudio-fava-vuole-vietare-le-logge-a-magistrati-le-evidenze-i-dna-e-dda-di-reggio-calabria-e-la-fatwa-massonica/

(si leggano anche

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/09/caso-cucchilex-perito-della-procura-di-roma-francesco-introna-al-grande-oriente-ditalia-che-fa-concilia/

Cacciato il “ministro del tesoro” del Grande oriente d’Italia: interdetto dalle cariche per 5 anni e fuori delle logge per un anno

Giustizia massonica/Rosy Bindi, Commissione antimafia: «Un vero e proprio ordinamento separato dentro lo Stato»

Sequestro elenchi massoni/ Nel ricorso del Goi a Strasburgo il timore per nomi, indirizzi e occupazione di 600 grembiulini

Sequestro elenchi massoni/ Ricorso del Goi a Strasburgo: montagna da scalare a mani nude: il Gran maestro Bisi lo sa

Massoni tra i Carabinieri di Torino nella Gran Loggia d’Italia degli antichi liberi accettati muratori. Legittimo ma opinabile

Si (ri)accende lo scontro tra M5S e Grande Oriente d’Italia sulla restituzione degli elenchi dei massoni

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-04-07/il-gran-maestro-bisi-inquisizione-massoni-regime-totalitario-211854.shtml?uuid=AElOSg1&fromSearch
Elenchi massoni/Respinto il ricorso della Gran Loggia regolare – Il Goi si appellerà alla Corte europea dei diritti dell’Uomo

Giuliano Di Bernardo (ex Gran maestro Goi e Glri): «Gli elenchi completi della P2 di Gelli sono all’estero»
Il Goi rompe gli indugi: a una settimana dalla Gran Loggia presenta ricorso contro il sequestro degli elenchi dei massoni e sfida Rosy Bindi

Esclusivo/ Nel ricorso il Grande oriente (Goi) descrive il «fantasma intellettuale» che ha ispirato la strategia di indagine di Rosy Bindi

Elenchi massoni/La Glri ricorre al Riesame contro i sequestri: nessuna notitia criminis – Falle interne alle obbedienze

Esclusivo/ Il testo del decreto di perquisizione e sequestro al Goi: tra i motivi lo scioglimento “dimenticato” di una loggia calabrese

Elenchi massoni/ La Gran loggia regolare d’Italia depenna chi nega il consenso alla legge sulla privacy

Elenchi massoni: le logge non potranno ricorrere contro il decreto di sequestro della Commissione antimafia – Il precedente della P2

I massoni con le crepe, il buco (nell’acqua) con la Commissione parlamentare antimafia intorno e lo sguardo altrove

Elenchi massoni/ Il sequestro della Gdf nella sede del Grande oriente d’Italia è finito all’alba – La risposta del Goi

Elenchi massoni/ Nuovo duro scontro tra Commissione antimafia (che si sente presa per il naso) e Goi (che intanto pensa alla Calabria)

Esclusivo/2 La lettera di addio al Goi del Gran Maestro Di Bernardo nel ’93: «Le Comunioni massoniche estere ci hanno condannati»

Esclusivo/1 La lettera di addio al Goi del Gran Maestro Di Bernardo nel ’93: «Ecco perché consegno gli elenchi dei massoni al pm Cordova»

Elenchi massoni/ Altro che dare i nomi allo Stato! E’ lo Stato che riconsegna (con le scuse), gli elenchi di Cordova al Goi!

Elenchi massoni/ Nessuno batte la Calabria nelle affiliazioni: 1 ogni 293 residenti! – Ecco i numeri regione per regione

Elenchi massoni/ Scontro agli sgoccioli: l’Antimafia convoca in settimana altre tre Obbedienze

Elenchi massoni/ Faro della Commissione antimafia sulle Stelle d’Oriente? Domande su Occhionero e Monterosso

Bisi (Goi) in Commissione antimafia/1 Scontro sugli assessori massoni nel regno di Messina Denaro – I nomi della loggia di Castelvetrano

Bisi (Goi) in Commissione antimafia/3 Le colonne di Ercole abbattute nelle logge di Locri, Gerace e Brancaleone: questione di guanti e grembiuli

Che fine ha fatto l’obbligo di dichiararsi massoni nella Pa sancito dal Consiglio di Stato? Rosy Bindi ce lo ricorda

Bindi in Commissione antimafia al Gran maestro Bisi: fuori gli elenchi dei massoni – Sarà guerra senza esclusione di colpi

Ultim’ora/ Il Gran maestro del Goi Stefano Bisi mercoledì 18 torna in Commissione antimafia e questa volta…

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/01/18/stefano-bisi-gran-maestro-del-goi-ho-gia-spiegato-perche-non-possiamo-fornire-gli-elenchi-dei-fratelli/)

Rete di Matteo Messina Denaro/1 Beppe Lumia chiede al ministro Alfano di acquisire le liste dei massoni siciliani

Rete di Matteo Messina Denaro/2 Il pentito: «La maggior parte delle decisioni erano subordinate alla loggia»

Rete di Matteo Messina Denaro/3 : Lo spirito della (fu) loggia Scontrino è più vivo e vegeto che mai
http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/02/16/rete-di-matteo-messina-denaro4-a-trapani-la-legge-imposta-dalle-logge-selvagge/)

  • Paolo Piazzini |

    Caro Sig. Renzo La Brea,
    mi permetta di elencarle qualche illustre criminale reo di “psicoreato” (prontamente eliminato dalla “Psicopolizia”). Non saranno illustrissimi come Totò ma credo apportino comunque un qualche prestigio anche agli occhi del Grande Fratello.

    – Vittorio Occorsio, reo di aver intravisto collegamenti tra il malloppo accumulato coi sequestri di persona operati dall’ndrangheta e i soldi usati per l’acquisto della sede dell’OMPAM di Gelli.

    – Carlo Alberto Dalla Chiesa che il 12/05/ 1981 dichiara ai pm Turone e Colombo:
    […]nei primi del 1976 si affacciarono invece sull’orizzonte dell’Italia degli eventi delittuosi che riportarono alla mia attenzione un sottofondo che se non avevo allora ben identificato, poteva apparire come attendibile anche se riferito alla mia giurisdizione. Mi riferisco in particolare alla Banda dei Marsigliesi che operante nel centro Italia, aveva eseguito tre sequestri di persona e che indubbiamente aveva appoggi e possibilità di transito lungo il confine italo-francese.
    Ma ciò che più attrasse la mia attenzione fu l’arresto dell’avv.MINGHELLI presentato dalla stampa come, da un lato, quale difensore abituale di estremisti di destra e dall’altro quale membro di loggia massonica, così come il padre generale di P.S. In secondo luogo all’omicidio del giudice OCCORSIO le cui indagini trasferite alla competenza della magistratura di Firenze, vennero inquadrate, almeno per quanto riferì la stampa, non solo come determinate da un misto comune e di delinquenza di estrema destra ma anche questa volta come non esenti da presenze massoniche. Ancora ai primi d’agosto la sentenza istruttoria del giudice VELLA di Bologna che, come riferito dalla stampa, aveva ritenuto di aver raccolto elementi che dall’estrema destra – alla cui matrice si riconduceva l’attentato relativo – anche presenze di elementi facenti parte della stessa loggia della quale faceva parte il MINGHELLI.

    – Giovanni Falcone che il giorno stesso della scoperta della loggia Armando Diaz di Palermo, ebbe a dichiarare al Corriere della Sera: “Se c’è un rapporto stretto tra mafia e massoneria? Certamente, non c’è alcun deubbio; gli episodi sono sotto gli occhi di tutti: dal caso Sindona a quello di cui ci stiamo occupando adesso”.
    A La Stampa, sempre dell’8/03/1986, dichiarerà:”L’inchiesta parte oggi, mafia e massoneria convivono. Questa è l’ultima prova. Legami della massoneria con la mafia sono provati”.

    Qualche dubbio deve essere rimasto anche all’ennesima Commissione Antimafia, che per sicurezza è ripartita da zero..!

  • Cesare de gasperis |

    Sig. La Brea buongiorno.
    “Liberi e di buoni costumi”
    Frase tipicamente usata nel lessico corrente in massoneria .
    Essere (nati) liberi e di buoni costumi faceva degno un uomo di aspirare ad essere accolto .
    Frase di sicuro effetto ma che nasconde in se , io la vedo così, proprio i limiti di una concezione limitata della persona .
    Il “liberi” di nascita fa riferimento al divieto di valutare la dignità degli schiavi ; ergo, si prende atto dell’accettazione della schiavitù .
    È possibile dare oggi credito a chi usa con leggerezza termini che implicitamente riportano a quei passati “non valori” ??
    I “buoni costumi” fanno riferimento a ció che l’opinione corrente pensava del “valutato” .
    Ma chi, come e perchè valuta , oggi , i buoni costumi di una persona ?
    Grillo, anni ora sono, mise Galullo in una black list dei giornalisti da criticare sui social solo per delle opinioni da lui ( Grillo) non condivise.
    Io sono scomunicato non per le mie azioni ( e forse lo meriterei) ma per le mie opinioni che non sono conformi alla visione teologica del mondo .
    Garibaldi non era di buoni costumi secondo i regimi dell’epoca .
    Idem Mazzini .
    Hitler, Stalin e Mussolini erano persone che , al loro tempo, facevano decisamente “opinione” ; occorre ricordare se considerassero di buoni costumi i massoni ?
    Ad oggi, molti dei ricercati più pericolosi sono ben considerati dalla volgata corrente tra alcuni loro concittadini e ( grazie al cielo) avversati da altri.
    “Essere liberi e di buoni costumi” è una frase da utilizzare con cura e in un contesto specifico che il caro amico sa bene quando e dove usare , ma non credo che un blog , che ci ospita per affrontare temi delicati ed attuali, sia il contesto giusto.
    Le parole sono pietre che, scagliate senza attenzione, possono infrangere i fragili vetri di quelle vecchie finestre attraverso le quali stiamo faticosamente cercando di far passare luce e aria nuova . ma tutto si muove nel rispetto della libertà e dignità della stampa che, nel dissenso, ci da comunque la possibilità di difendere liberamente la nostra dignità.
    Chiaramente ognuno è libero di tirare le tende e tenersi il buio e la polvere del caro tempo antico.
    Basta saperlo e smetterla poi di lamentarsi se qualcuno ci starnuta in casa.

  • Antonio Greco |

    Spero che l’autore del blog non se la prenda se manifesto la mia simpatia per Ian Fleming, anche se la Spectre era solo il secondo nemico di Bond dopo la SMERSH. Dei vari film in cui appare Ernst Stavro Blofeld cioè il boss col gatto in braccio ho apprezzato in particolare “Si vive solo due volte”.
    Perdonate la mia digressione cinefila.
    Saluti

    AG

  • Roberto Galullo |

    La Brea alla sua fantasmagorica e divertentissima ironia tutta chiacchiere e distintivo (mi sto ancora scompisciando dalle risa) io rispondo con i fatti e vale per lei la stessa sfida che riguarda il suo caro amico Franco: quando riuscirà a provare che non sono un Giornalista libero avrà l’esposizione del mio corpo appeso a piazzale Loreto. Mi spiace per lei e la sua genia ma non ci riuscirete mai. Continui dunque a sventolare chiacchiere, distintivo e bandiere rosse, nere o gialle. Le consiglio però quelle con l’octopus simbolo della Spectre (se non le torva me lo dica che parlo con il boss con il micetto sulle gambe). Un’ultima cosa: vedo che impazzite nell’attaccare la mia libertà di stampa (facendomi divertire come un gallo cedrone) ma non una sola parola riuscite a usare come commento a quanto riporto sul mio umile e umido blog (che batte bandiera della Spectre). Hasta luego!

  • Renzo La Brea |

    Gentile Signor Franco, la sua ingenuità è il vero mistero che avvolge questo blog. L’Italia è il paese con la stampa più libera del mondo e le cose che lei velatamente paventa sono tutte illazioni infondate. Lei è come quei complottisti che sostengono che le merendine della M.B. non le fa Banderas. Assurdo ! E se qualcuno pensasse che molti suoi compagni antiberlusconiani fino al midollo si siano fatti soldi e carriera pubblicando con Mondadori, lei come reagirebbe ? Anche per porsi degli “interrogativi” ci vogliono le prove altrimenti si commette uno psicoreato ! Galullo è un uomo libero e di buoni costumi come tutti, del resto tutti su questo blog. Lei invece è solo chiacchere e bandiera rossa.

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