La Commissione antimafia di San Marino invita sul Titano la “gemella” italiana: nobili intenti o abile mossa?

Ricordate il proverbio: “Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”?

Bene. Parafrasando il proverbio, si può affermare che se San Marino non va in scena nella Commissione parlamentare antimafia italiana, è la Commissione parlamentare antimafia del Titano che – con un colpo di teatro – ruba la scena a Rosy Bindi, invitandola in casa propria.

Lassù sulla rocca, da dove forse si vedono meglio le manovre più utili a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica sammarinese su altre e ben più importanti manovre (tipo gli scandali politici e sociali che a ripetizione scuotono la più antica Repubblica del globo terracqueo).

Con una mossa a sorpresa – frutto del colpo di genio di qualche astuto consigliere della politica – la scorsa settimana è giunta nella segreteria della presidente Bindi una lettera ufficiale della Commissione parlamentare antimafia sammarinese, con la quale si invitavano i due organismi gemelli a incontrarsi.

Dove ma, soprattutto, perché?

A quanto pare a San Marino e allora la domanda è: cosa dovrebbero fare sul Titano le due Commissioni? Stringersi la mano come gesto di cortesia ma poi? Scambiarsi opinioni e modus operandi appare poco probabile, visto che a trarne beneficio sarebbe solo la neonata (pressoché) Commissione sammarinese e, soprattutto, se questo fosse lo scopo, dovrebbero essere i sammarinesi a fare una bella gita a Roma per tentare di carpire i più reconditi (!) segreti della Commissione italiana.

Il sospetto allora è che San Marino abbia giocato abilmente in contropiede per cercare di smarcarsi dalla “vicenda Vannucci”. Rita Vannucci, lo ricordiamo, è un ex Commissario della legge (il nostro pm) sammarinese, referente per molte procure antimafia italiane, che da metà dicembre 2013 ha lasciato improvvisamente il Tribunale per accasarsi presso la Banca Centrale di San Marino.

Qualcuno di voi ricorderà che il senatore italiano Mario Giarrusso (M5S), a margine di un convegno il 13 dicembre 2013 a San Marino, con la stessa Vannucci in prima fila, annunciò con clamore: «Ora chiederemo spiegazioni nelle sedi ufficiali. Chiederemo che se ne occupi la commissione antimafia italiana; questo darà di nuovo voce ai limiti di San Marino, ma non possiamo fare altrimenti pretendendo spiegazioni che siano esaurienti e soddisfacenti. Un fatto grave che ora va approfondito: chiederò che la Vannucci e la dirigente del tribunale Pierfelici vengano sentite in commissione antimafia italiana».

Ebbene, proprio Giarrusso, punto sul vivo per il ritardo biennale a quelle promesse, su questo umile e umido blog il 30 ottobre 2015 dichiarò: «secondo certa stampa e certa politica sammarinese, la dottoressa Vannucci aveva passato il segno e superato dei limiti invalicabili: cooperava troppo con gli inquirenti italiani. Da quel momento inizia una vicenda che definire oscura è dire poco (…)

(…) La dottoressa Vannucci, constatando il gravissimo isolamento cui era stata lasciata e l’opacità della procedura che era stata avviata nei suoi confronti, preferì dimettersi (..). (…) Ho pertanto richiesto alla Presidente della Commissione antimafia On. Bindi di convocare in audizione sia la dottoressa Vannucci, che il Presidente del Tribunale di San Marino (entrambe di nazionalità italiana), al fine di far luce su questa oscura vicenda. Purtroppo tale richiesta veniva rigettata con la motivazione che la commissione Antimafia non poteva ingerirsi negli affari interni di un altro stato sovrano. Alla luce di quanto emerso in questi giorni, reitererò la richiesta, ritenendo che una commissione di inchiesta sulla mafia non può esimersi dall’indagare su cosa accade praticamente all’interno dei nostri confini nazionali, in un territorio che da sempre è il crocevia di traffici di ogni genere, dove la criminalità organizzata in passato ha trovato un comodo rifugio, sia per alcuni pericolosi latitanti, sia per i propri soldi» (si veda http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/10/30/vannucci-s-marino-italia-giarrusso-m5s-scrive-al-blog-apro-il-caso-in-commissione-antimafia-e-svelo-pressioni-dossier-e-ricatti/).

Sono passati circa due mesi e, anziché confidare nell’oblio (che avrebbe nuovamente e inesorabilmente avvolto la vicenda per questioni soprannaturali) cosa fa San Marino? Ti scrive una bella lettera alla Commissione antimafia italiana: venite voi da noi, che si sta più comodi. Un bel modo, viene da pensare, per cercare di mettere una mordacchia ad una situazione che spetterà solo all’Italia sopportare o meno. Difficile, infatti, che andando lassù sulla montagna, la politica sammarinese sia così ingenua da permettere – in trasferta e oltretutto in uno Stato sovrano – l’audizione di Vannucci e Pierfelici (oltre, ovviamente, ad altri profili ritenuti utili alla causa dai parlamentari italiani) sì cittadine italiane, ma civil servant di San Marino.

Molto più facile (ma solo a parole) insistere invece sull’audizione a Roma di due cittadine italiane ritenute utili alla causa della conoscenza di fenomeni oggetto di indagine della Commissione parlamentare presieduta da Rosy Bindi. Ma saprà farlo questa Commissione oppure sarà invece più opportuno, per ragion di Stato, soprassedere (ancora una volta) e farsi una bella scampagnata istituzionale sul Titano, accompagnata da successivi comunicati stampa nei quali si darà conto della rinnovata e fervida fratellanza, foriera di futuri successi, tra due organismi parlamentari sovrani?

Si accettano scommesse.

(si vedano anche

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/10/29/la-commissione-antimafia-ha-dimenticato-per-2-anni-il-caso-vannucci-italia-sanyk-marino-e-se-lo-aprisse-ora/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/10/23/indagini-per-riciclaggio-e-associazione-per-delinquere-e-san-marino-ma-sembra-litalia-o-se-preferite-il-contrario/;

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/10/26/san-marino-svuotata-dallinterno-istituzioni-e-politica-piegate-a-interessi-privati-proprio-come-in-italia/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/10/27/operazione-dama-nera-quando-in-alcuni-uffici-anas-il-senso-di-impunita-supera-la-fantasia-e-diventa-realta/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/10/28/legalita-ed-etica-dimpresa-convengono-sempre-lezioni-parallele-da-san-marino-e-confindustria/)