Frase fatta, frase detta, frase già sentita. Mettetela come vi pare ma il calcio è davvero malato. Il campionato di calcio di serie A vivrà domani l’ultima giornata ma quel che ruota intorno a questo mondo è davvero inquietante. Non parlo solo delle intercettazioni più o meno probanti che in queste ore stanno chiamando in causa alcuni giocatori dell’Inter, ma di quello che accade in campo. Anzi, forse ancor prima di scendere in campo. Per chi avesse la memoria corta ricordiamo che negli anni Ottanta l’Italia visse lo scandalo del calcio-scommesse (con partite comprate e vendute da molti giocatori, compreso il futuro campione del mondo Paolo Rossi). Molti anni prima, insomma, che l’era Moggi riportasse in auge nuovamanente calciopoli, con nuovi e inquietanti capitoli. Ma oggi qualcosa è cambiato? Mah, io non ne sarei così convinto. Ma per chi volesse schiarirsi le idee, lo invito ad ascoltare la puntata di domani di "Guardie o ladri" in onda alle 19.30 su Radio24. Si parlerà – con i protagonisti, vale a dire un alenatore e i due presidenti di società – della partita Potenza-Salernitana giocata a metà aprile e che ha aperto la strada alla Salernitana per il ritorno dalla serie C alla serie B. Ebbene, su quella partita, bellamente ignorata di media nazionali e dai vertici calcistici che hanno tutto l’interesse a dire che tutto va bene madama la marchesa, sta indagando la Figc. Non ho personalmente grande fiducia nell’ufficio indagini della Federazione italiana giuoco calcio, anche alla luce di molti precedenti e dell’indagine condotta dall’Alto commissario anticorruzione cne nel 2007 ne ha smascherato difetti, furberie e mancanze. Fatto sta che prima di quella partita un allenatore si è dimesso (perchè aveva detto che la partita era persa in partenza), tre giocatori non hanno giocato per volere del presidente del Potenza (ma lui nega) e la Salernitana (fuori casa) ha vinto uno a zero con rete di Arturo Di Napoli che l’allenatore del Potenza Forleo aveva indicato come fuoriclasse in campo accanto a un altro fuoriclasse: Marco Fabiani. Vale a dire il direttore generale della Salernitana, ex sodale di Moggi e attualmente coinvolto in due procedimenti calcistici. Buon calcio a tutti e vinca il migliore (se può).
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