La Dna denuncia: ancora troppe intercettazioni doppie tra Procure antimafia (584 nell’ultimo anno)

Molti di voi hanno avuto modo (o, spero, avranno) di leggere sul Sole-24 Ore due settimane fa la mia inchiesta sul mondo delle intercettazioni: vuoti normativi, costi, proposte, imprese del settore, rischio di infiltrazioni criminali e via di questo passo.

Nel servizio ho accennato ad un episodio che l’11 dicembre 2014 il capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone, ha raccontato (e denunciato) in Commissione parlamentare antimafia. Quell’episodio l’ho raccontato nel dettaglio su questo umile e umido blog la scorsa settimana (e per questo rimando al link a fondo pagina),

Oggi resto ancorato al tema del mondo (complesso) che ruota intorno alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, parlando di costi inutili che si potrebbero evitare con un miglior coordinamento delle Procure (anche al proprio interno). Va però sottolineato che i passi avanti sono stati molti e fruttuosi in questi ultimi anni.

Il tema al quale mi riferisco è quello delle doppie intercettazioni

Il servizio di segnalazione delle doppie intercettazioni, assicurato dalla Dna (Direzione nazionale antimafia), permette di informare due o più Procure della Repubblica della contemporanea attivazione di intercettazioni telefoniche relativamente ad una medesima utenza.

I dati delle segnalazioni effettuate (contenuti nell’ultimo rapporto della Dna consegnato alle Camere a gennaio 2015 e curato, per questa parte dal sostituto procuratore nazionale antimafia Giovanni Russo) rappresentano una situazione non dissimile dalle annualità precedenti, anche se è stata registrato un aumento rispetto al precedente anno 2012/2013 (114 segnalazioni in più, pari ad un incremento di oltre il 14%).

Sono state infatti inoltrate 907 comunicazioni (relative alla sovrapposizione di 1814 provvedimenti di intercettazione), a fronte di 793 comunicazioni dell’anno 2012/2013, 1.021 comunicazioni dell’anno 2011/2012, 1.184 comunicazioni dell’anno 2010/2011, 1.382 dell’anno 2009/2010, 1.168 dell’anno 2008/2009, 1.230 del 2007/2008, 1.163 del 2006/2007.

ARMONIA “TELEFONICA” TRA DDA DA PERFEZIONARE

Le 907 doppie intercettazioni rilevate nell’anno 2013/2014 riguardano, per la maggior parte (584 casi, pari al 64%), sovrapposizioni tra uffici sedi di Procure distrettuali antimafia.

Il 29% delle doppie intercettazioni, invece, attiene a coincidenze tra Procure nei capoluoghi distrettuali e Procure ordinarie. Il restante 7% concerne doppie intercettazioni verificatesi tra Procure ordinarie.

«Tale ripartizione – conferma ancora una volta la Dna nella relazione – trova la sua plausibile spiegazione nella circostanza che le Procure distrettuali, inglobando le funzioni di Direzioni distrettuali antimafia e le competenze in materia di terrorismo, generano il maggior volume di attività intercettative. In secondo luogo, le tipologie di reati afferenti alle menzionate aree tematiche hanno proprio come caratteristica quella della multiterritorialità, per cui è più frequente l’intersecazione di segmenti investigativi attivati da Procure diverse. Più problematiche appaiono le considerazioni relative al secondo gruppo di sovrapposizioni (tra Procure distrettuali e ordinarie). Se queste riguardassero, sul versante delle Procure distrettuali, esclusivamente procedimenti ex art. 51 comma 3 bis c.p.p (vale a dire le funzioni tipiche del procuratore della Dda nei casi, ad esempio, di delitti di associazione a delinquere anche di stampo mafioso, ndr), si potrebbe trarre un giudizio critico circa il rilevante numero di casi in cui vengono attivate da parte delle Procure ordinarie intercettazioni su “bersagli” interessati anche da indagini antimafia. Allo stato, non essendo possibile, per le ricordate ragioni, discernere le intercettazioni afferenti a procedimenti di competenza Dda, occorre limitarsi a registrare un dato che presenta comunque una sua significativa consistenza e, per quanto sarà indicato appresso, risulta in aumento».

Va, infatti, segnalato che, nell’ambito del complessivo aumento dei casi di doppie intercettazioni, se il segmento che ha fatto registrare il maggior numero di casi è quello dell’area di “interferenze” tra Dda (+ 20,66%), anche il segmento riferibile alle sovrapposizioni tra Dda e Procure ordinarie ha conosciuto un allarmante incremento (+ 9,32%), mentre si è ridotto ancora il segmento riferibile alle duplicazioni tra Procure ordinarie (-11%).

I DATI CITTA’ PER CITTA’

Le sovrapposizioni intercettative con altri uffici giudiziari, indicative della consistenza delle interrelazioni criminali, si sono concentrate a Milano e Napoli – che conquistano il primato – Roma (anche se in diminuzione), Palermo, e Catania e Reggio Calabria (anche se in diminuzione). Sono invece notevolmente diminuite nelle sedi di Bologna, Brescia, Salerno e Torino.

Scendendo ancora più nel dettaglio, è possibile tracciare una sorta di mappa delle frequenze rilevanti, analizzando, a partire da una data sede giudiziaria, quali siano gli uffici di Procura con i quali ricorra più spesso il caso di una doppia intercettazione.

La Procura di Bari, ad esempio, presenta frequenti sovrapposizioni con procedimenti della stessa sede e con quella di Lecce; Catania soprattutto con procedimenti della stessa sede e con quella di Messina; Catanzaro con quella di Reggio Calabria; Firenze con quella di Palermo; Genova con quella di Milano, Lecce con quella di Bari; Messina con quella di Catania; Milano con procedimenti della stessa sede e con quelle di L’Aquila e Firenze; Napoli con procedimenti della stessa sede e con quelle di Roma, Perugia, Milano; Palermo con quelle di Firenze, Catanzaro, Bologna e procedimenti della stessa sede; Perugia con quelle di Napoli e Ancona; Reggio Calabria con quella di Roma; Roma con procedimenti della stessa sede e con quelle di Reggio Calabria, Perugia, Napoli e Palermo; Torino con procedimenti della stessa sede e con quella di Milano.

r.galullo@ilsole24ore.com

2 – the end (per la precedente puntata si legga

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2015/05/15/italia-intercettata-la-denuncia-del-procuratore-di-roma-su-personaggi-folcloristici-con-la-tessera-falsa-del-mossad/)

 

LA COLLANA EDITORIALE ORA LEGALE: GIOVEDì IN EDICOLA CON IL SOLE 24 ORE IL MIO NUOVO LIBRO “FINANZA CRIMINALE”

in edicola con il Sole-24 Ore ha debuttato la Collana editoriale a mia cura “Ora legale”, proprio come la rubrica che ogni giovedì, da due anni a questa parte, curo sul portale del Sole-24 Ore. Il primo volume in edicola con il Sole-24 Ore (al prezzo di 8,90 euro oltre al prezzo del quotidiano) è “Cose di cosa nostra” scritto da Giovanni Falcone con Marcelle Padovani.

Ogni settimana (ogni giovedì) un volume diverso (si veda in fondo il piano dell’opera e le modalità di acquisto) – I 20 volumi vi faranno compagnia fino alla fine di settembre.

QUESTO GIOVEDì USCIRA’ IL MIO NUOVO LIBRO: FINANZA CRIMINALE”

IL PIANO DELL’OPERA

1)    “Cose di Cosa Nostra” – Giovanni Falcone in collaborazione con Marcelle Padovani – 14 maggio

2)    “Liberi tutti – Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia” di Pietro Grasso – 21 maggio

3)    Finanza criminale – Soldi, investimenti e mercati delle mafie e della criminalità in Italia e all’estero – di Roberto Galullo – 28 maggio

4)    Un eroe borghese”  di Corrado Stajano –  4 giugno

5)“A testa alta – Storia di un eroe solitario” di Bianca Stancanelli – 11 giugno

6)“Le parole di una vita – Gli scritti giornalistici” – Giancarlo Siani – 18 giugno

7) “Senza padrini – Resistere alle mafie fa guadagnare” di Filippo Astone – 25 giugno

8)“Il caso Valarioti” – Rosarno 1980: così la ‘ndrangheta uccise un politico (onesto)” di Danilo Chirico e Alessio Magro con interventi di Giorgio Bocca, Enrico Fontana e Giuseppe Smorto – 2 luglio

9)“Chi comanda Milano” di Alessia Candito – 9 luglio

10)“La mafia fa schifo – Lettere di ragazzi da un Paese che non si rassegna” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso – 16 luglio

11) Ho ucciso Giovanni Falcone – La confessione di Giovanni Brusca” – di Saverio Lodato – 23 luglio

12)“Il giudice ragazzino” di Nando Dalla Chiesa – 30 luglio

13) “Peppino Impastato – Una vita contro la mafia” – di Salvo Vitale – 6 agosto

14)“Libero – L’imprenditore che non si piegò al pizzo di Chiara Caprì con Pina Maisano Grassi –13 agosto

15)“Maledetta mafia – Io, donna, testimone di giustizia con Paolo Borsellino” – di Piera Aiello e Umberto Lucentini – 20 agosto

16) “Anime nere” – Gioacchino Criaco – 27 agosto

17) “La peste – La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana” di Tommaso Sodano e Nello Trocchia 3 settembre

18) “Delitto imperfetto – Il generale, la mafia, la società italiana” – di Nando Dalla Chiesa – 10 settembre

19) “Nomi, cognomi e infamidi Giulio Cavalli con prefazione di Giancarlo Caselli – 17 settembre

20) “C’erano bei cani ma molto seri –  Storia di mio fratello Giovanni ucciso per aver scritto troppo” – di Alberto Spampinato – 24 settembre

MODALITA’ DI ACQUISTO

I 20 volumi delle Collana “Ora legale – Storie di eroi, mafia e antimafia” potranno essere acquistati ogni giovedì in edicola (dove, ciascuno, resterà per una settimana) al prezzo di 8,90 euro oppure sul canale shopping24 accessibile direttamente dal sito www.ilsole24ore.com/oralegale (il prezzo dell’intera collana è di € 178,00).

E’ possibile acquistare online l’intera opera al prezzo di 160,20 € invece di 178,00 €, con uno sconto del 10% rispetto all’acquisto delle singole uscite e l’invio gratuito presso l’indirizzo prescelto senza alcuna spesa aggiuntiva di spedizione. L’opera verrà recapitata in 4 spedizioni a partire da luglio 2015.

Si potranno chiedere direttamente gli arretrati all’ edicolante di fiducia i volumi mancante della collana Ora legale” Senza alcun sovrapprezzo: si paga  soltanto il numero che ti interessa più il costo del quotidiano. Oppure si può acquistare il/i volume/i mancante/i direttamente online, su Shopping24.