La “banca” privata di Alfredo Ionetti, consuocero del boss Condello: 223mila euro erogati in 4 anni

Concedevano finanziamenti fuori da ogni regola. Soprattutto fuori dalla disciplina fissata negli articoli 106 e 107 del Testo unico bancario (vale a dire quelli che fanno riferimento agli intermediari finanziari e relativo Albo).

Anche per questo Alfredo, Paolo e Daniele Ionetti (padre e figli) e la loro segretaria Catia Lucchi Casadei sono stati condannati il 24 luglio 2012 rispettivamente a 2 anni e 2 mesi, otto mesi, un anno e quattro mesi e sei mesi di reclusione (con sospensione per tutti della misura).

Per tutti Giovanni Trerè, Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Forlì ha accettato la richiesta di patteggiamento avanzata dal pm Fabio Di Vizio (si vedano gli articoli in archivio del 20, 25, 27 e 28 giugno in cui il patteggiamento è stato ampiamente analizzato).

Va ricordato che Alfredo Ionetti e i figli erano a capo di un impero economico a Cesena che è stato sottoposto a sequestro giudiziario nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Reggio Calabria sul boss di 'ndrangheta Pasquale Condello, al quale Ionetti era legato (ne è il consuocero) nonostante lui abbia smentito (anche in sede di interrogatorio) ogni coinvolgimento di natura affaristica con il "supremo".

Restano distinte e in essere le posizioni degli ex amministratori giudiziari Rosario Spinella e Francesco La Camera che entrano in un diverso procedimento penale.

Il quartetto (sono coinvolti a vario titolo in una o pià operazioni) anticipava fondi – a esempio – a ditte di trasporti con le quali vantavano rapporti contrattuali con un mecvcanimo molto complesso che è stato ricostruito dalla Procura di Forlì che può avvalersi di nuclei validissimi,  a partire dalla Squadra Mobile del capoluogo guidata da Claudio Cagnini.

Mi sono divertito a fare i conti delle somme per le quali avrebbero finanziato fuori da ogni regola creditizia: 38.939,96 euro nel 2006; 12.240 euro, 33.000 e 47.760 euro nel 2007; 44.431,11 euro nel 2008, 6.554,62 euro nel 2009,  40.000 euro dal 2007 al 2009. In totale fanno oltre 222.965 euro che – propriamente – "bruscolini", atteso che venivano liberamente erogati da chi non poteva assolutamente avere carta bianca nei rapporti commerciali delle attività commerciali della famiglia Ionetti e da chi non poteva certo sostituirsi alle banche. Anzi, il tutto avveniva nel periodo in cui l'impero econominco di Alfredo Ionetti e figli era sotto sequestro e avveniva sotto il naso – per diverse di queste operazioni – dei due ex amministratori giudiziari.

Rimando agli articoli in archivio per il resto di una vicenda che, statene certi, seguirò anche prossimamente.

r. galullo@ilsole24ore.com