Ci sono volte in cui un prefetto è più efficace di un giornalista.
Parlo con senso di gratitudine e di rispetto del Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, che il 28 giugno ha spedito al Comune di Reggio Calabria un’informativa sulla Gst (Gestione servizi territoriali), socio di minoranza della società Multiservizi Reggio Calabria.
Nella sua informativa, che ieri circolava tra i banchi di preoccupatissimi consiglieri, c’è descritto senza riferimenti burocratesi (se non uno ad un Dpr) e con grande efficacia un mondo che – mi domando come questo possa accadere – a Reggio Calabria vedono tutti…dopo!
Prima mai! Nessuno!
Il mondo di riferimento non ha bisogno di essere analizzato da un giornalista cialtrone quale io sono (lo dice Ciccio-Peppe Scopelliti e per me è un onore) o un giornalista che prende parte a oscure manovre di informazione quale io sono (lo dice, e anche questo è un onore, un’informativa del 12 marzo della Squadra mobile e dei Carabinieri di Reggio Calabria della quale si stanno alacremente occupando i legali del Sole-24 Ore per l’incommensurabile danno provocato a chi vi scrive e alla testata e della quale con la massima trasparenza, usuale lealtà, granitica incorruttibilità morale ma soprattutto gioia non solo rendo partecipi i miei lettori con questo breve inciso ma annuncio che presto ne scriverò appositamente).
Proprio perché il prefetto Piscitelli – dunque – si fa giornalista raccontando fatti, merita di essere fedelmente trascritto (e non commentato) nella sua lettera protocollata 37564/w che per oggetto ha: “Informazione ex articolo 10 del Dpr 2.6.1998 n.252 (cioè la certificazione antimafia, ndr) – Società gestione Servizi territoriali srl – Sede legale: Reggio Calabria via XXIV maggio n. 4 – Amministratore delegato: Michelangelo Tibaldi nato a Reggio Calabria il 20.6.1967”.
Ed ecco il testo (sottolineature e grassetto sono fedeli all’originale):
Con riferimento alla nota sopraevidenzata, con cui è stata richiesta l’informazione ex articolo 10 del Dpr 3.6.1998, n. 252 sulla società Gestione Servizi Territoriali s.r.l., si comunica che dagli accertamenti svolti sono emersi elementi relativi a tentativi di infilitrazione della criminalità organizzata nella stessa, concretizzatisi in collegamenti personali, economici e familiari fra alcuni componenti della compagine sociale ed elementi di sodalizi malavitosi.
Si è inoltre acclarato come elemento sintomatico delle certificate infilitrazioni che numerosi dipendenti della societa Multiservizi Reggio Calabria spa – di cui la Gestione Servizi territoriali srl costituisce il socio privato di minoranza – sono gravati da pregiudizi penali riconducibili a fatti di mafia, ovvero hanno intrattenuto frequentazioni con esponenti delle cosche locali.
Ancora all’esame degli atti della suindicata società Multiservizi si è evidenziata l’emissione a carico di alcuni fornitori di certificazioni antimafia a carattere interdittivo, nonché la sussistenza di numerose situazioni di connivenza di questi ultimi con esponenti della criminalità organizzata.
Per quanto sopra riferito, si ritiene che siano configurabili tentativi di infilitrazione mafiosa nell’ambito della società Gestione Servizi territoriali srl.
La presente informazione riveste, pertanto, carattere interdittivo.
Il Prefetto
(Piscitelli)
A questo punto – amati lettori – pensate che ci sia altro da aggiungere? Solo una domanda (fino a che in democrazia sarà concesso porle): ma il Comune di Reggio Calabria secondo voi sarà sciolto per mafia? Si attendono risposte.
Cialtronamente e oscuramente vostro
Roberto Galullo