Bankitalia: Le operazioni sospette confermano che rifiuti, cave ed eolico sono infiltrati dalle mafie – Sicilia e Calabria al top

Un efficace osservatorio per monitorare l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia è rappresentato dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia, con compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio attraverso l’esame e l’analisi delle operazioni sospette.

Il sistema delle “operazioni sospette” ha mostrato una crescita esponenziale, pari al 147% nel biennio 2010-2011 rispetto al biennio precedente, ma – secondo quanto ha raccontato oggi, martedì 6 giugno,  il vicedirettore generale della Banca d'Italia Anna Maria Tarantola nel corso dell’audizione presso la Commissione parlamentare antimafia – è ancora in una fase di maturazione. “Perché esso possa esprimere tutte le sue potenzialità nel contrasto delle forme più articolate e sofisticate di riciclaggio, tipiche della grande criminalità organizzata – ha detto Tarantolaè necessario perseguire un ulteriore affinamento della capacità diagnostica dei segnalanti. Questi devono accrescere la loro capacità di individuare anomalie anche nelle caratteristiche o nell’evoluzione della struttura finanziaria delle imprese segnalate, che possano essere sintomi di una cattura delle stesse da parte della criminalità”.

Pur con questi limiti, il riflesso delle attività economiche delle mafie emerge anche nelle segnalazioni ricevute dalla Uif: circa 800 segnalazioni, tra quelle ricevute nel biennio 2010-2011, sono relative a soggetti che risultano arrestati o indagati per reati legati alla criminalità organizzata.

La maggior parte di queste segnalazioni (circa il 75%) proviene da sportelli bancari delle quattro regioni meridionali più infiltrate dalle mafie; tuttavia, una quota significativa (circa il 15%), attiene alle regioni del Centro-Nord, in particolare a Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana.

I SETTORI INFILITRATI

I dati delle segnalazioni di operazioni sospette evidenziano che l’infiltrazione delle mafie è particolarmente rilevante in alcuni settori, tra i quali lo smaltimento dei rifiuti e la produzione di energia eolica.

Le segnalazioni relative a imprese operanti nel settore dello smaltimento e riciclaggio di rifiuti (in particolare rottami metallici e rifiuti pericolosi) sono state oltre 300 nel 2010; tale attività è di particolare interesse per le organizzazioni criminali in quanto offre la possibilità di profitti molto consistenti (a fronte di guadagni unitari bassi, i volumi di fatturato sono molto ampi). Altro settore “catturato” dalle mafie è quello del movimento terra e della gestione di cave. L’infiltrazione avviene attraverso l’utilizzo delle cave abusive che, una volta esaurite, vengono usate come discariche illegali e determina un costo collettivo rilevante in termini di danno per l’Erario e per l’ambiente (con la declassificazione dei rifiuti da pericolosi a non pericolosi), nonché effetti distorsivi per il mercato.

Significativa è l’infiltrazione – sottoliena ancora la relazione di Bankitalia consegnata ai mebri della Commissione parlamentare antimafia – nel settore dell’energia eolica in alcune regioni meridionali, soprattutto in Sicilia e in Calabria. Come emerge dalle segnalazioni ricevute e dalle relative analisi, il coinvolgimento della criminalità organizzata nella realizzazione dei ‘parchi di produzione eolica’ (ciascuno del valore di decine di milioni) avviene tramite la partecipazione, o il supporto, ad apposite ‘società veicolo’ che si occupano delle fasi propedeutiche dei progetti.

Queste società negoziano sul territorio i diritti di uso dei terreni dove saranno edificati i parchi e ottengono, anche attraverso pratiche corruttive, le necessarie concessioni e autorizzazioni delle amministrazioni pubbliche competenti; esse vengono poi cedute con grande profitto alle aziende, nazionali o internazionali, che realizzeranno gli impianti.

  • galullo |

    Bologna, touchè! Affettato!
    Io cafone? Ma non ero anche un tapino che hanno zittito? E uno a cui passano le veline? Suvvia, si sforzi con gli insulti! Cafone mi sembra un pò pochino!
    Un consiglio: corra a insultarmi sui forum.
    besitos velinati e zittiti

  • Christian |

    Sign Galullo io ho chiesto solamente come mai non scrivesse più di San Marino ed ho riproposto la stessa domanda a lei. Non è mia abitudine adulare nessuno tantomeno lei. Scriva pure quello che vuole caro il mio cafone

  • galullo |

    Bologna, quindi lei è il mitico Christian Bologna che ieri su facebook, Gruppo Repubblica Civile, scriveva su di me le seguenti cose: “Come mai il giornalista Galullo de Il Sole 24 Ore non scrive più niente delle strane vicende sammarinesi degli ultimi tempi? Non vi sembra strano? Non gli passano più gli scoop in anteprima dal Titano o qualcuno l‘ha voluto zittire ad arte?”
    E ha la faccia tosta di scrivere un commento in cui mi adula come giornalista di cui lei e San Marino avete bisogno?
    Prima si esponga al ludibrio in pubblica piazza per quello che ha scritto sul mio conto (tipo che qualcuno mi vuole zittire, il che dimostra che non ha capito una fava di chi sono e di quanto me ne fotta di tutti voi, di chiunque a San Marino e nel mondo e ritiri quell’altra indegna cosa secondo la quale il Titano, che non vuol dire nulla perchè è come dire l’Italia o il mondo, mi passano le notizie) e poi se ne riparla.
    Vede caro Bologna fatto a fette, ho orecchie e occhi dappertutto e so che a San Marino c’è una parte consistente di persone che mi odia e che mi detesta. Per me è un onore essere detestato a destra e manca perchè vuol dire che faccio alla grande il mio mestiere. Così come so che forum e bar mi riempiono quotidianamente di insulti e contumelie (spesso con il bravissimo collega David Oddone dell’Informazione). Ne sono fiero ma per favore, chi mi insulta nei forum abbia la dignità di non chiedemi scoop. Io non scrivo sotto dettatura e soprattutto scrivo quando dico io.
    Bye bye Bologna

  • Christian |

    Mi chiamo Christian Bologna, sign. Galullo e sono un sammarinese. Se troverà il tempo di riparlare di San Marino le saremo grati in quanto da noi purtroppo non c’è giornalismo d’inchiesta, tranne qualche raro caso, la nostra tv di Stato (partner RAI) si occupa spesso della contrazione dei consumi dei sammarinesi e non si prende invece la briga di seguire le inchieste Varano, Re Nero, Casalesi etc a meno che le notizie non entrino da sole nella loro redazione. Quindi quando troverà il tempo sign Galullo tiri pure fuori gli arretrati che ne abbiamo bisogno noi cittadini e magari anche la nostra pacata Magistratura.

  • GALULLO |

    Cristian non so chi
    ma secondo lei ho tempo da perdere con San Marino? Nei miei pensieri giornalistici occupa lo 0,0000000000000000000000000001 per mille dello spazio. Ne scrivo quando voglio divertimi, quando voglio gustarmi le reazioni dei politici locali e la dabbenaggine di altri protagonisti e non escludo dunque che – prestissimo – tornerò a farlo. Ho talmente tanto di quel materiale arretrato…Sì penso che prima o poi tornerò a divertirmi con San Marino
    besitos cristian (qual è il cognome di grazia?)

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