Le regioni più corrotte: Lombardia, Campania, Sicilia, Calabria, Puglia e Lazio ma i conti non tornano

Cari amici di blog da ieri sto trattando di alcuni aspetti particolari della relazione del Procuratore generale della Corte dei Conti Lodovico Principato, tenuta il 16 febbraio 2012 (rimando al post di ieri).

Dopo aver visto la sproporzione tra la stima del “fatturato” annuo in Italia della corruzione (60 miliardi) e l’incasso (i 75 milioni che lo Stato riesce a recuperare in primo grado dalle condanne) è oggi la volta di analizzare reati e persone denunciate.

Dico subito: le statistiche sono una farsa e per prima se ne rende conto la Corte quando – a conclusione – commenta a seguito del confronto biennale: “I numeri indicano una leggera flessione dei dati comparati delle due annualità, ma ciò non autorizza alcun ottimismo di fronte ad un fenomeno di illegalità diffusa in cui corrotti e concussi sono spesso legati dal silenzio con i loro corruttori e concessori

Incredibilmente, infatti, nei primi 11 mesi del 2011 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente i reati complessivamente denunciati a Carabinieri, Gdf e Corpo forestale sono diminuiti del 15,60% per la corruzione, del 5,67% per la concussione, mentre sono aumentati del 2,93% per l’abuso d’ufficio. Se si prendono in considerazione i 23 mesi calcolati dalla Polizia di Stato la diminuzione, rispettivamente per i tre reati, è del 16,51%, del 24,82% e del 13,55%.

Se dai reati si passa alla persone denunciate cambia poco: Sempre per gli stessi periodi e per i tre Corpi, la corruzione ha visto un aumento del 5,90%, la concussione una diminuzione del 23,90% e l’abuso d’ufficio del 2,36%. Se si prendono in considerazione i dati della Polizia di Stato, per gli stessi reati, le percentuali indicano per i primi due un incremento rispettivamente del 5,28% e del’11,71%, mentre per il terzo (abuso d’ufficio) il decremento è dell’8,71%.

Passando dalla percentuali ai numeri assoluti, complessivamente dall’Arma dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dal Corpo Forestale sono stati denunciati 184 casi di corruzione, 133 di concussione e 1.160 di abuso d’ufficio.

Disomogeneo risulta ancora il dato complessivo, comprendente anche le denuncie attivate dalla Polizia di Stato, fornito per lo stesso periodo dal Sdi (Sistema d’indagine delle Forze di Polizia): 91 casi di corruzione, 103 di concussione e 951 di abuso d’ufficio.

Quanto al numero delle persone denunciate all’autorità giudiziaria ordinaria le prime tre forze di polizia ne hanno denunciate 3.509 (3.465 nel 2010), mentre il Sdi ne indica 4.064 (4.238 nel 2010) denunciate complessivamente da tutte le forze di polizia.

Se si guarda alla classifica regionale, sommando complessivamente tutti i dati a disposizione, per quanto riguarda i reati denunciati al primo posto c’è la Campania (373 casi), poi la Sicilia (282), la Puglia (232), il Lazio (221) e la Calabria (194). In Valle d’Aosta neppure una denuncia di reato, In Trentino Alto Adige 9 e in Friuli Venezia Giulia 11.

Se si guarda invece alla classifica regionale, sommando complessivamente tutti i dati a disposizione, per quanto riguarda le persone denunciate, qualcosa cambia.

Al primo posto c’è la Campania (840), poi Sicilia (768), Lombardia (566), Calabria (516), Puglia (501) e Lazio (371). Neppure una persona denunciata in Valle d’Aosta.

2 – the end (la precedente puntata è stata pubblicata ieri, giovedì 2 marzo)

r.galullo@ilsole24ore.com

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  • marin.alfio |

    Lentini provincia di Siracusa tra carabinieri poliziotti medici avvocati e magistrati corrotti ,un paese pieno di merda !!!!!

  • Luca Moretti |

    Marrcobcn, la Lombardia è una delle regioni più corrotte d’ Italia, fatene una ragione, 1/5 del consiglio regionale è sotto inchiesta per corruzione, mafia e altri reati, la ‘Ndrangheta è radicata soprattutto nella provincia di Milano dove fa affari di ogni tipo, compreso il racket, nell’ indifferenza generale della popolazione locale. Poi parli delle regioni del Sud, la Sardegna è al sud e ha uno dei tassi di corruzione più bassi in assoluto. La cosa scandalosa è che tutti cercate di distinguere tra polentoni e terroni, ma di fatto siete antropologicamente la stessa cosa, ciò che unisce gli italiani è proprio il malaffare e la corruzione. Io tra un calabrese e un lombardo non vedo alcuna differenza!

  • galullo |

    Egregio anonimo marrcobcn
    di scomposto e piccato non c’è proprio un fico secco. Casomai cè una risposta cazzuta e irsuta che corrisponde al mio maledetto carattere alla quale – oltretutto – lei non replica (a partire dall’anonimato che, al Sud, i maligni chiamerebbero omertà mentre al nord è privacy e risrevatezza). Dice semplicemente di essersi corroborato nelle sue tesi. Mi fa un piacere immenso, soprattutto alla luce della nuova indagine della Procura di Milano e della Gdf di Milano sui vertici della Regione Lombardia (ohibò: l’ennesima!) che questa volta puntano i riflettori anche contro i celoduristi della Lega Nord. Certo siamo solo in presenza di avvisi di garanzia ma intanto…
    Quanto al delirio non è un insulto nè lesa maesta: risponda – con nome e cognome – alle domande che le ho posto a cominciare dal fatto se scambierebbe anche per un solo giorno la sua vita con quella di Saviano (ma potrei citargliene tanti altri). Vedrà che di penoso, forse, c’è solo il fatto di vivere blindati
    Comunque un cordiale saluto

  • marrcobcn |

    Dalla risposta piccata e scomposta da lei ricevuta non posso che convincermi ancora di piú delle mie ragioni. Insultare gli altri parlando di delirio, come fosse un reato lesa maestá, lo trovo alquanto penoso. Comunque un cordiale saluto.

  • diana |

    dove girano molti soldi, si ‘risquote’ l’interesse della malavita: dove è la stranezza, caro marrco?
    – Diana Moneta –

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