Il Papa domani a Lamezia Terme farà (forse) notizia ma intanto fa notizia la Procura che mette in Rete la Giustizia

In una regione dove l’opacità è la regola anche negli uffici giudiziari, una Procura che mette su Internet il bilancio sociale è una felice eccezione.

La regione è la Calabria, la Procura è quella di Lamezia Terme (Catanzaro), che da tre anni è diventata la punta di diamante del panorama giudiziario calabrese. I suoi 5 magistrati (compreso il Procuratore capo, Salvatore Vitello) stanno infliggendo colpi durissimi all’ala militare e ai patrimoni illeciti delle cosche lametine.

Chissà se a Papa Benedetto XVI, che domani, 9 ottobre, toccherà Serra San Bruno e arriverà a Lamezia dove l’attenderanno centinaia di migliaia di persone e infinite polemiche sui costi di spianamento di un’area degradata (ex Sir), tutto questo interesserà.

Forse no anche se – personalmente – spero che il Papa tedesco tocchi i temi della legalità e della giustizia con la stessa forza e la stessa “violenza dialettica” con la quale Papa Giovanni Paolo II, Carol Wojtyla, il 9 maggio 93 ad Agrigento, durante una visita pastorale in Sicilia, scagliò un terribile anatema contro la mafia: "Dio ha detto una volta: non uccidere. Non può l'uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio. […] Nel nome di Cristo […], mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!".

Quanto mi piacerebbe sentire le stesse parole, ancor più dure in questa città dove la ‘ndrangheta non è forte, è fortissima e mette in ginocchio società civile ed economia!

In attesa del Papa il vescovo di Lamezia Terme, monsignor Luigi Cantafora ha rilasciato un’intervista all’ultimo numero di Famiglia Cristiana. “«L’assenza di lavoro per i giovani e la presenza della criminalità organizzata mafiosa – ha detto – sono i problemi di fondo che oggi vive la realtà di Lamezia Terme e della Calabria. I problemi sono tanti e in generale quelli che interessano tutto il Paese. Però il problema per eccellenza qui dalle nostre parti è certamente quello della disoccupazione, vera e propria piaga sociale, che coinvolge, purtroppo, moltissimi giovani, impedendo loro di coltivare sogni e nutrirsi di speranza verso un futuro che, a volte, non riescono neppure a immaginare. Così anche molti padri di famiglia, una volta perso il lavoro, spesso precario, incontrano enormi difficoltà a trovarne altro e incorrono nelle prevedibili conseguenze di disagio pratico e psicologico, che incidono negativamente sul piano del benessere e della serenità familiare”.

Parole sagge nom c’è che dire.

L’ARRIVO DI VITELLO

Al suo arrivo nel luglio 2009 da Roma, dove ha condotto l’indagine sull’immobiliarista romano Stefano Ricucci a sugli investimenti della ‘ndrangheta, Vitello lo aveva detto: partirò dai filoni più importanti ma metterò mano anche all’organizzazione.

Ora è la prima Procura calabrese ad avere in Rete il bilancio di tre anni e mezzo di attività. “Al Sud non sono molte le Procure che hanno un bilancio sociale, figuriamoci online – spiega Vitelloma in questo modo garantiamo l’assoluta trasparenza sulla gestione e sulla qualità di attività, uomini e risorse finanziarie. Tutti saranno in grado di vedere come si spendono i soldi della Giustizia”.

I risultati non mancano e chiunque può vederli (www.procuralameziaterme.it). In tre anni la Procura è riuscita a smaltire in tempo pressoché reale le sopravvenienze (che in media sono 7.719 all’anno), a contrastare le pendenze (erano 14.621 nel 2008 e a maggio di quest’anno erano 8.146), a velocizzare i tempi di definizione dei procedimenti e a risparmiare soprattutto con riferimento al settore delle intercettazioni telefoniche e dei mezzi affidati in custodia giudiziale a terzi, eliminati grazie ad apposito progetto in linea con gli ultimi interventi legislativi.

Nonostante la spesa per intercettazioni telefoniche sia drasticamente calata (612mila euro nel 2005 scesi a 189mila lo scorso anno) continua però a rappresentare il 71% delle spese di bilancio.

r.galullo@ilsole24ore.com

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  • packo |

    orroooreeeeee …… i servizi pubblici da piazza… ( TAXI) NON POSSONO CIRCOLARE e quando lavorano? quando la città è vuota?
    con centinaia di migliaia di persone che arrivano per l’evento non hanno possibilità di circolare……

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