L’Italia dei giochi illegali

Conto alla rovescia per il cenone di fine anno e per il botto della bottaglia di spumante. Sui tavoli degli italiani non possono mancare carte da gioco, tombole e mercante in fiera. Giochi innocenti. Tradizioni. Ma per un’Italia che vive di questo e solo in queste occasioni natalizie, c’è un Italia criminale che prospera sui giochi legali manovrandoli a proprio uso e consumo e che gestisce le scommesse clandestine. Di questo parlerà "Guardie o ladri" in onda questo sabato, 29 dicembre, alle 19.30, con le testimonianze del magistrato Francesco Paolo Giordano della Direzione nazionale antimafia, del magistrato della procura di Firenze Giuseppe Bianco (fino a pochi mesi fa nella Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria) e Santi Giuffrè, questore a Messina e dall’8 gennaio con lo stesso incarico a Reggio Calabria. La mafia gestisce sale bingo, videopoker e altri giochi ormai in tutta Italia. La stessa mafia spesso con la ‘ndrangheta e la camorra si arricchisce con le scommesse clandestine da Milano a Palermo. Volete sapere quanto rende alla criminmalità organizzata la gestione illegale delle sole scommesse sugli animali (dai cavalli ai cani)? Tre miliardi all’anno, secondo il rapporto 2007 della Lav. C’è di che pensare di fronte alle care, vecchie (e desuete) schedine delTotocalcio. Buon anno. E non lo dico per gioco.

  • Rumors |

    E’ davvero auspicabile una forte presa di coscienza collettiva di fronte a questa piaga.
    Credo che la vera sfida sia far penetrare la cultura della legalità (mi si perdoni la formula odiosa) in ambienti degradati ed avvezzi a considerare le leggi solo dei fastidiosi intralci.

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