Cari amici di blog, rieccomi a voi dopo un periodo di silenzio usato per raccogliere idee, documenti e svolgere qualche interessante inchiesta giornalistica.
Come quella sul contrabbando di sigarette che molti di voi (mi auguro) avranno letto questa domenica sul Sole-24 Ore (per chi l’avesse persa ecco a voi il link http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-06-21/quelle-bionde-bancomat-mafie-081324.shtml?uuid=ACEqqRE&fromSearch)
Dal tour di Napoli sono tornato con molto materiale di cui, ahimè; non ho potuto dar conto nell’inchiesta. Come ad esempio alcuni interessanti risvolti sulle piazze del contrabbando, secondo quanto emerge dalla ricerca che British american tobacco (Bat) Italia ha commissionato a Swg su un campione di duemila connazionali maggiorenni.
Napoli si conferma la capitale italiana del contrabbando, seguita da Palermo e Bari, aree metropolitane che rappresentano uno snodo vitale per i traffici. Fuori da questo contesto la prima città è Milano.
Nel capoluogo lombardo le “bionde” vengono vendute durante i fine settimana e di notte, soprattutto dagli ambulanti immigrati. Le dinamiche del commercio illecito di sigarette e i comportamenti dei consumatori sono differenti rispetto al resto del Paese: il prezzo non è ritenuto un fattore chiave nella scelta, anche perché spesso superiore a quello legale delle tabaccherie, soprattutto quando i pacchetti sono acquistati di notte nei pressi dei locali di intrattenimento. Il duty free è il principale mercato di provenienza (18,2%), seguito dai Paesi dell’Est Europa
La cosa molto curiosa è che spesso a Milano il pacchetto di contrabbando – proprio perché “spacciato” a domicilio fuori dai locali della movida – costa più del prezzo presso i tabaccai.
Palermo rappresenta il “varco” dalla Tunisia per l’ingresso in Italia delle bionde di contrabbando: i carichi giungono prevalentemente attraverso le navi passeggeri e i venditori sono per lo più di nazionalità italiana, soggetti legati a vario titolo alla criminalità organizzata locale. Lo smercio avviene sia di giorno sia di notte, soprattutto attraverso bancarelle nei mercati rionali e nei quartieri più popolari. Secondo i dati Swg, a Palermo l’opinione pubblica sembra la meno informata sulla reale entità della filiera legale del tabacco e la più propensa a ritenere il contrabbando quasi un “fenomeno di costume” che rimarrà sempre in vita (75%).
A Bari, infine, il Quartiere Libertà, situato in corrispondenza del Porto, si caratterizza come il vero centro nevralgico della distribuzione dei tabacchi di contrabbando gestendo in autonomia oltre il 25% della vendita del territorio cittadino (dati Eps). I carichi provengono dalla Grecia e dai Balcani, attraverso i porti dell’Adriatico, e sono costituiti nella maggior parte dei casi da “cheap white”. I marchi più richiesti subiscono variazioni di prezzo che dipendono dalle modalità e dall’area di vendita, arrivando anche a segnare differenze di 1 euro tra un pacchetto e l’altro dello stesso tipo. Come nel caso di Palermo, anche a Bari le bionde di contrabbando sono smerciate da soggetti di nazionalità italiana legati a vario titolo alla criminalità organizzata locale. La percezione del contrabbando, rivela Swg, è marcatamente associata alla mancanza di posti di lavoro: in questo territorio sussistono i più alti livelli di giustificazione del crimine, considerato “poco grave” e fonte di sostentamento per le famiglie (63% del campione). Tuttavia, oltre la metà dei pugliesi coinvolti riconoscono che i prodotti illegali sono di qualità peggiore e più rischiosi per la salute.
1 – to be continued
r.galullo@ilsole24ore.com
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2) “Liberi tutti – Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia” di Pietro Grasso – 21 maggio
3) Finanza criminale – Soldi, investimenti e mercati delle mafie e della criminalità in Italia e all’estero – di Roberto Galullo – 28 maggio
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5)“A testa alta – Storia di un eroe solitario” di Bianca Stancanelli – 11 giugno
6)“Le parole di una vita – Gli scritti giornalistici” – Giancarlo Siani – 18 giugno
7)“Il caso Valarioti” – Rosarno 1980: così la ‘ndrangheta uccise un politico (onesto)” di Danilo Chirico e Alessio Magro con interventi di Giorgio Bocca, Enrico Fontana e Giuseppe Smorto – 25 giugno
8)“Chi comanda Milano” di Alessia Candito – 2 luglio
9)“La mafia fa schifo – Lettere di ragazzi da un Paese che non si rassegna” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso – 9 luglio
10) Ho ucciso Giovanni Falcone – La confessione di Giovanni Brusca” – di Saverio Lodato – 16 luglio
11)“Il giudice ragazzino” di Nando Dalla Chiesa – 23 luglio
12) “Peppino Impastato – Una vita contro la mafia” – di Salvo Vitale – 30 agosto
13)“Libero – L’imprenditore che non si piegò al pizzo” di Chiara Caprì con Pina Maisano Grassi –6 agosto
14)“Maledetta mafia – Io, donna, testimone di giustizia con Paolo Borsellino” – di Piera Aiello e Umberto Lucentini – 13 agosto
15) “Anime nere” – Gioacchino Criaco – 20 agosto
16) “La peste – La mia battaglia contro i rifiuti della politica italiana” di Tommaso Sodano e Nello Trocchia 27 agosto
17) “Delitto imperfetto – Il generale, la mafia, la società italiana” – di Nando Dalla Chiesa – 3 settembre
18) “Nomi, cognomi e infami” di Giulio Cavalli con prefazione di Giancarlo Caselli – 10 settembre
19) “C’erano bei cani ma molto seri – Storia di mio fratello Giovanni ucciso per aver scritto troppo” – di Alberto Spampinato – 17 settembre
20) “Senza padrini – Resistere alle mafie fa guadagnare” di Filippo Astone – 24 settembre
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