Beppe Grillo e il macroregionalismo (e/o secessionismo): stop agli insulti e alle minacce – Entriamo nel merito?

Speravo fosse una riflessione paradossale e provocatoria e invece era…un calesse. La prendo a ridere ma c’è da piangere.

Ieri ho scritto traendo spunto dall’articolo apparso sul sito di Beppe Grillo dal titolo “E se domani…”, in cui il comico lanciava la sua riflessione sul federalismo spinto e macroregionalismo (c’è chi sui giornali, ovviamente tutti venduti, lo ha interpretato come secessionismo).

Traendo spunto da quell’articolo (che non condivido per nulla se non sull’analisi, facilmente condivisibile perché demagogica e populista, dei mali che affliggono il mio amato Paese ) ho riflettuto sul fatto che – involontariamente e contro la volontà, ne sono certo, come del resto ho scritto, dello stesso Grillo – purtroppo il sogno macroregionalista o secessionista è quanto le mafie 2.0 sperano da sempre.

Questo vuol dire paragonare Grillo a un mafioso? Solo un demente può anche solo pensarlo. Sarò deficiente (come mi scrivono i simpatizzanti di Grillo) ma non fino a questo punto. Venduto (e questo sì che mi fa male) mi scrivono ancora. E a chi? Non ho servi nè padroni.

Ho spiegato le ragioni delle mie preoccupazioni e paure sul macroregionalismo e/o secessionismo anche nel passato sul mio blog ma, in quel post di ieri , l’ho fatto ricordando la plastica rappresentazione fatta nel 2001 dalla Procura di Palermo.

Ho scritto che quel disegno macroregionalista – sogno delle mafie 2.0 – era caro anche, sempre secondo la procura di Palermo che non riuscì a trovarne le prove, anche alla destra eversiva e a settori deviati della massoneria. Tal Licio Gelli in quegli anni si espresse nel modo che ieri ho ricordato.

Un motivo in più, ritenevo, ritengo e riterrò, per mettere al bando una pia illusione: che il macroregionalismo, il federalismo spinto o (peggio) la secessione possano rappresentare un muro contro la pervasività delle mafie. E’ esattamente il contrario.

Per questo mi meravigliavo (e mi meraviglio) che chi, come Grillo e nel passato Bossi (ma vale per Maroni e altri) fa dalla battaglia alle mafie, alla malapolitica, alla malaburocrazia etc etc etc, un motivo di verità politica, sia potuto incorrere in un involontario errore come quello del macroregionalismo come soluzione possibile ai problemi che denuncia e che denunciano. Sia ben chiaro: tutti siamo (ormai) federalisti. Anche io (nel ’99 ci scrissi un libro rieditato nel 2000 ma ormai superato dalla storia). Ma il federalismo non è un proclama: è un contenitore da riempire. E finora, mi pare ma tutto è opinabile con serenità, è stato riempito male e le proposte che appaiono e poi scompaiono mi sembrano financo peggiori.

Questo ho scritto, aggiungendo che il federalismo (che auspico, ripeto, anche io) è un rimedio peggiore del male, se fatto con proclami e senza proposte.

Questo ho scritto e ribadito, ribadendo altresì che che nello stesso errore (con fini e preseunte ragioni storico/sociale diverse) cadddero (e cadono) anche le leghe.

Non ho certo scritto nè ho mai pensato di farlo, di demenziali paragoni tra Grillo, Bossi e personaggi che mi fa schifo rinominare, lontani da loro (per fortuna) anni luce, che hanno segnato storie drammatiche del Paese che amo. Unito e scevro da aridi proclami privi di proposte serie.

Non ho certo scritto nè ho mai pensato di farlo, di demenziali paragoni tra il M5S, le leghe (ripeto: le varie leghe nate o nasciture), Cosa nostra, la P2 etc.

Anche solo pensarlo sarebbe un insulto alla mia (povera) intelligenza.

Spiace, per questo, ritrovarmi con una fila infinita di insulti di una violenza inaudita nei miei confronti da parte di lettori del blog di Grillo. Nessuno di loro (o quasi) entra nel merito ma si avventura in analisi su paragoni folli che sono lontani anni luce dai miei pensieri.  E' questa la democrazia in cui crede Grillo?

Speravo fosse una riflessione utile e volutamente paradossale e provocatoria (proponendo pagine di storia che forse non conosceva e così, sempre forse, conosce) per lo stesso Grillo, che ama forzare ed esprimersi per paradossi esagerati anche per me e speravo fosse utile anche  per i suoi seguaci (tra i quali non mi ritrovo anche se ho scritto che ce ne sono di preparatissimi e capaci) e invece era…un calesse.

Tra chi mi augura la morte, chi mi definisce venduto o puttana (solo per rimanere tra i commenti più aggraziati) a questo punto mi rivolgo allo stesso Grillo: replichi a quanto ho scritto entrando nel merito della sua proposta e mi insulti pure se crede. Ho le spalle grosse anche se veder dileggiare la mia professione mi ammazza peggio di un colpo di pistola. Una proposta, la prego, che deve essere ricca di contenuti. Il mio blog (che non è certo il suo quanto a fama) è qui. Volentieri.

Altrimenti il macroregionalismo o il federalismo spinto non solo rischiano di essere rimedi peggiori del male di uno Stato centralista dannoso, ma rischiano di continuare ad alimentare (involontariamente e contro la volontà) quel sogno mai sopito dei sistemi criminali (quantomai, ripeto a prova di deficiente quale sono, lontani da lei, dal M5S e dalle varie leghe), di trovarsi sempre più vicini alla stanza dei bottoni e alle leve del potere.

Il mio blog è qui per dialogare. Non per ricevere minacce di morte, violenze dialettiche (peggiori di quelle fisiche, visto che c'è chi mi scrive con tono minaccioso che non si dimenticherà di me) e insulti. Non è questa la democrazia nella quale (io) credo. Non è questa la critica alla libertà di stampa nella quale credo e per la quale sarei pronto a morire. Non è quella che ho visto dipinta tra le centinaia di commenti violentissimi nei miei confronti, la libertà di giudizio e di espressione nella quale credo. Lei cosa ne pensa?

saluti a tutti

r.galullo@ilsole24ore.com

  • tigre |

    Concordo, potrebbe portare a maggiore integrazione tra politica affari mafia, basta pensare al rito peloritano, si rafforzerebbero i legami locali e i poteri locali legati alle mafie.
    I 5 stelle? non c’è da stupirsi tra di loro ci ex Comunisti e Comunisti veri e propri che hanno solo un’0unica visione del mondo, ci sarebbe da preoccuparsi se gli imbecilli non parlassero come diceva Falcone

  • g.bottazzi |

    Leggendo i commenti dei simpatizzanti grillini rimango senza parole.
    Io ero un simpatizzante grillino e leggendo i commenti che stanno scrivendo su questo blog sono senza parole.
    degli pseudo intellettuali dicono al giornalista di cosa scrivere e di cosa non scrivere. quali argomenti trattare e quali no. di non disturbare il “padrone” di turno che sta lavorando per il bene della collettività.
    Ma vi rendete conto di cosa state facendo, ex amici grillini?
    la soglia che separa una democrazia da una dittatura la conoscete? sapete bene che la libertà ci consente di dire quello che vogliamo nel rispetto di tutto e tutti oltre che delle leggi?
    vogliamo fare un nuovo ufficio pubblico che è quello della censura per verificare chi può o non può parlare.
    Insomma ex amici grillini chi non la pensa come voi che facciamo lo mettiamo al muro? lo aspettiamo sotto la porta di casa per dargli una lezione ed educarlo al comune pensiero? Vi prego amici grillini leggete le porcherie che state scrivendo e rendetevi conto di cosa state facendo, non al giornalista, ma voi stessi , al paese ed a cittadini come me che pensavano e credevano nel vostro movimento. oggi stante quanto leggo permettetemi ho molto dubbi su alcuni concetti che sono la base di un vivere civile : la libertà.
    Non vi piace cosa viene scritto da un giornale da un giornalista , non leggetelo cambiate blog? è semplice o ammazziamo il giornalista? dovremmo tutti metterci a riflettere su dove stiamo andando. io la riflessione la sto facendo ed ho capito che se questa è la vostra strada è una strada che culturalmente io abberrisco.
    leggete o guardatevi qualche film di storia e ditemi la differenza che c’è con gli “educatori dei regimi” del passato ad oggi.

  • galullo |

    Guagnelli Scanzani, se permette, fino a che ci sarà democrazia, scrivo di ciò che voglio e non certo di quanto mi suggerisce lei o i suoi commilitoni grillini. Oltretutto i suoi banali suggerimenti sono superati dal fatto che, come le ho plasticamente dimostrato, scrivevo di Di Matteo quando probabilmente lei neppure sapeva chi fosse. E se fossi Di Matteo mi preoccuperei del fatto che il M5S prova a mettere il cappello politico sulla sua “scorta civica”. Così almeno dimostro a lei e a tutti (ovviamente qualora ce ne fosse bisogno) che non ho certo paura di dire quello che penso. Se debbo temere i grillini e il grillismo sto fresco (a proposito, continuo a ringraziare per minacce e insulti. Continuate, qui e altrove, meglio non potrei augurarmi: un biglietto da visita straordinario che manco uno spot!). Detto questo, la faccio sempre nel vaso. Mi hanno educato bene. Quanto a Marco la pietas cristiana che provo leggendo i suoi commenti è infinita. A parte il fatto che la furia grillina, innescata ad arte da anni di grillismo sgrillettato, fa spesso fare di tutta l’erba un fascio (il mio giornale, ad esempio, non riceve finanziamenti pubblici ma lui non lo sa) e a parte il fatto che io personalmente repello il grillismo (altra cosa, ovviamente, è la sapidità di molti elettori del M5S e di molti politici del M5S alcuni dei quali conosco e stimo anche se la pazienza sui motivi della loro scelta credo avrà un limite) che lui invece sembra amare, a parte tutto questo lo invito a riflettere che la libertà d’informazione è indipendente dalla carta stampata. Forse non se ne è accorto o forse spera che con essa muoia anche la libertà d’informazione. Quanto al resto, Marco, che Dio ce la mandi buona. E mi auguro che qualunque cosa sia non sia passata prima dal grillismo di Grillo e Casaleggio e neppure da quegli attuali partiti di cui ho eguale repulsione. besitos

  • Marco |

    Vorrei aggiungere Sig.Galullo, se mi è concesso, che lei meglio di chiunque altro dovrebbe sapere a cosa mi stia riferendo. Un’era, quella della carta stampata, si sta per concludere,e con lei tutto un mondo obsoleto, ed è triste vedere che coloro che l’hanno vissuta con decoro, non sappiano riconoscere il sopraggiungere di tale epocale cambiamento, approfittando dell’occasione per schierarsi con il vento nuovo che sta soffiando su tutto ciò che è stato, spazzandolo via definitivamente. Il caso e solo esso, ha voluto che ad incarnare tale cambiamento fosse il M5S, e se così non fosse o non sarà, il vento si chiamerà Forconi, oppure con qualsiasi altro nome, ma ciò sarà l’epilogo del tempo delle lobby, un rigurgito di storia, che negli ultimi settant’anni circa, ha tentato di recuperare ciò che l’illuminismo e la rivoluzione socialista aveva loro tolto. L’ultimo colpo di coda di un drago morente. Restare attaccati a questo odierno sistema,senza assecondare il suddetto cambiamento è meschino come lo sarebbe, un malato terminale, che dal suo letto di morte, ancora continuasse ad inveire contro la gioventù e la vita, anziché augurare al mondo e alle generazioni che gli succederanno tutta la gioia e la prosperità.
    Distinti saluti

  • Marco |

    Dunque in base a questo teorema, la Repubblica di S. Marino srebbe il quartier generale della cupola mafiosa mondiale….A volte Grillo usa il suo blog come ad esternare dei pensieri a voce alta…tutto qui, senza che ogni volta occorra ricamarci sopra chissà quali trame. Se il blog fosse mio, non escludo che potrebbe capitare anche a me. O forse è stato un astuto tentativo di “catturare” i voti di quei leghisti stanchi di votare un partito da prefisso telefonico. Chissà. Comunque è inutile farne una tragedia, così come sono inutili questi battibecchi da salotto televisivo. Il movimento 5S è una realtà storica che andrebbe trattata con il giusto rispetto e con la necessaria attenzione e così sarebbe se uno dei punti fondamentali del suo programma non fosse il taglio dei finanziamenti ai giornali…e anche un gigante politico di tali proporzioni a mio avviso dovrebbe evitare di abbassarsi ad una diatriba con una stampa che in ogni caso è destinata a scomparire comunque per via di una profonda ed irreversibile crisi dell’editoria che noi tutti conosciamo…

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