La cassa comune fa felice la supercosca di Crotone ma non evita le liti sulla spartizione dei soldi

Cari lettori, sei giorni fa, su www.ilsole24ore.com ho dato conto dell’operazione Old family (Vecchia famiglia), con la quale la squadra mobile di Crotone ha eseguito 35 provvedimenti di fermo emessi dal sostituto Procuratore Pierpaolo Bruni della Dda di Catanzaro nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso (si veda l’articolo con il motore di ricerca interno al sito). Venerdì scorso, su questo blog, ho dedicato un altro servizio all’operazione della Dda di Catanzaro.

Leggendo il testo del fermo – che fa emergere questa federazione tra le cosche Vrenna-Ciampà-Bonaventura (a Crotone), Megna (a Papanice), Farao-Marincola (a Cirò) e Grande-Aracri (a Cutro) nella spartizione dei lavori pubblici, della bonifica e dell’energia pulita – c’è un punto che ritroviamo fedelmente anche in questa indagine: i rapporti economici tra gli associati.

LA “BACINELLA”

In particolare l’esistenza di un “fondo comune” nel quale i consociati fanno confluire tutti i proventi delle attività illecite e le spese di mantenimento dei familiari dei sodali reclusi.

Le captazioni della Procura di Catanzaro sono altamente significative in quanto fanno percepire come la “supercosca” sia giunta alla realizzazione di una “cassa comune” superando le resistenze di alcuni adepti tra i quali Michele …omissis…, che prima della scarcerazione del suo “padrino” Gaetano Ciampà, avvenuta ad aprile 2011, aveva espresso ai componenti della famiglia Cazzato la sua contrarietà alla formazione di una “bacinella” comune.

Successivamente la sala ascolto della Procura apprende dalla viva voce di Alfonso Carvelli e di Gaetano Ciampà che la “cassa comune” è stata in effetti realizzata e che i Cazzato, Gaetano Ciampà e gli stessi “papaniciari” che facevano capo a Alfonso Carvelli, oltre a concorrere alla sua formazione, partecipano alla sua divisione.

Emblematiche a tal proposito le conversazioni registrate all’interno del carcere in cui Danilo Cazzato riferisce al padre detenuto che ha ricevuto da Gaetano Ciampà la “carne”, ovvero il denaro.

LITIGI E CARCERE

Sebbene la “cassa comune” sia stata formata, successivamente nel corso di una discussione tra Gaetano Ciampà e Alfonso Carvelli, la Dda di Catanzaro apprende che sono nati litigi tra i sodali per la quota spettante a ogni famiglia che concorre alla sua formazione.

Parlando dei rapporti economici e della “cassa comune”, altro elemento altamente significativo e caratterizzante un vincolo di solidarietà tra i consociati è il fatto che l’associazione si preoccupa di garantire un sostentamento economico ai familiari e agli stessi associati che si trovano in carcere. Casi emblematici sono quelli relativi costituiti da Gianfranco…omissis…, Andrea….omissis…, Francesco…omissis…e Luca…omissis…

L’attività di indagine condotta sulla “supercosca” ha comunque messo in evidenza la volontà degli appartenenti dell’ndrangheta crotonese della formazione di una “cassa comune” dove far confluire i proventi delle varie attività illecite.

Nel colloquio registrato presso la Casa circondariale di Siano (Catanzaro) il 22 dicembre 2010 tra Egidio Cazzato e i propri familiari, Danilo Cazzato rassicura il padre di aver portato la somma di 500 euro, frutto di un’estorsione ai danni di operatore commerciale non meglio identificato chiamato “Massimiliano” della località Poggio Pudano, «direttamente là sopra».

A specifica domanda del padre, il figlio Alfonso Cazzato precisa di aver consegnato personalmente la somma di denaro a tale “Orlando”, che gli inquirenti identificano in per Orlando Genovese, esponente di spicco della cosca Megna, ricevendo assicurazioni dallo stesso che di tale dazione e di altre già versate in precedenza ne era a conoscenza anche il boss Domenico Megna, detto Mico, anch’egli detenuto: «…omissis…Mi ha detto per adesso prendi i 500 euro poi il prossimo mese di do qualche altra cosicella…omissis…Gli abbiamo portati direttamente là sopra…Dove?…….l’hai portati a Papanice… che sei andato tu? (rivolgendosi a Danilo ndr)…ci sei andato tu (ndr. rivolgendosi ad Alfonso)…chi c’era?…omissis……C’era Orlando (ndr Genovese) e basta….Orlando… omissis…… Ci siamo salutati, gli ho detto diglielo a zio Mico mi ha detto “zio Mico già lo sa e vi ringrazia».

A seguito di queste affermazioni il padre chiede ai figli di segnare tutte le somme di denaro che vengono consegnate agli adepti del gruppo di ‘ndrangheta ricevendo assicurazioni da parte di Alfonso, che afferma di aver riportato tutto su un’apposita agenda: «…omissis……Ve li state segnando quelli che gli date? … omissis……Si li stiamo segnando, ho tutto segnato finanziaria..avvocati…tutto zia Angela zia Antonella , zia Maria tutti segnati sono…la data e i soldi…sono sull’agenda la data i soldi…».

A riscontro di tale conversazione, la Squadra mobile di Crotone, il 21 luglio 2011, effettuando una perquisizione presso l’abitazione della famiglia Cazzato, rinveniva un’agendina, su una pagina della quale vi era scritto “famiglia Megna” e a seguire tre date, “04.09.2010”, “20.10.2010” e “21.12.2010” con accanto ad ognuna la cifra “500”.

Insomma, in tempo di crisi, se la cassa comune va bene per mangiare una pizza in compagnia, vale a maggior ragione per garantire un futuro alle cosche. Hi che bellezza guagliò!

2 – the end (la precedente puntata è stata pubblicata il 7 giugno)

r.galullo@ilsole24ore.com

  • bartolo |

    che bellezza davvero, galullo: vedere queste famiglie mafiose che pietiscono 500 euro al mese… e il più delle volte non arrivano neppure, ne sono testimone diretto, considerato che ho trascorso tre anni nel circuito carcerario riservato a boss e gregari delle quattro mafie… bisogna chiedersi: e i settanta e passa miliardi di fatturato annuo, che l’eurispes asserisce essere il volume d’affari delle stesse mafie, chi se li gode?
    magari il nullafacente figlio di bossi con un yacht da 2,5 milioni di euro parcheggiato in turchia, e, frutto dei servigi che il padre ha fatto in favore dell’imperatore, e, della cricca a sx che lo sostiene?

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