Adorati amici di blog continuiamo ad addentrarci nei rapporti tra ‘ndrangheta e politica reggina, così come li ricostruisce in maniera impeccabile il pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo neelle sue richieste di applicazioni di misure cautelari nel’ambito di quella che è l’inchiesta Meta che ha fotografato la mappa del crimine a Reggio Calabria.
Se avrete la bontà di leggervi i 5 precedenti post in archivio (9, 10, 11, 13, 17 agosto) capirete che ho cominciato un viaggio di rigoroso approfondimento sull’assenza delle chiavi “politiche” reggine nell’inchiesta “Il Crimine”, scivolata a metà luglio tra Milano e Reggio Calabria. Un’inchiesta che ha miracolosamente fatto salvo il livello della stanza dei bottoni che pure, nelle precedenti inchieste “Bellu lavuru” e “Meta” era stato tracciato.
Un personaggio chiave nella tessitura dei rapporti con la politica – a partire da Reggio Calabria, dopo aver praticamente conquistato la politica dei comuni dell’hinterland – è senza dubbio Cosimo Alvaro, miracolosamente sfuggito alla cattura nell’inchiesta Meta, appartenente all’omonima cosca che da Sinopoli è andata alla conquista del capoluogo grazie anche alla pax raggiunta negli anni con l’onnipotente famiglia De Stefano e, via via, con le famiglie Condello, Imerti, Irta e compagnia criminale.
IL CAMBIO DI RESIDENZA: E CHE PROBLEMA C’E’?
Tornando alla chiacchierata di casa Alvaro del 10 novembre 2006 colta dalle intercettazioni ambientali dei Carabinieri, il consigliere comunale Michele Marcianò, attualmente vicecapogruppo del Pdl al Comune di Reggio Calabria e che nell’inchiesta Meta non è indagato, pur di raggiungere un numero considerevole di tesserati, ad un certo punto ribadisce che avrebbe provveduto direttamente al pagamento della tessera ed invitava gli interlocutori a tesserare il maggior numero di persone, anche quelle non residenti a Reggio Calabria. Relativamente a quest’ultimo punto, aggiungeva che il cambio della residenza lo avrebbe risolto lui personalmente nel giro di un mese:
La chiacchierata sul punto, captata da quegli impiccioni dei Carabinieri, tra Marcianò, il super ricercato Cosimo Alvaro e altri astanti, è fantastica e ve la riporto integralmente.
Marcianò: allora ragazzi, facciamo, facciamo in questo modo… tu, noi ci vediamo lunedì mattina, io ti do, così ti do un po di tessere… di quelli che eh!… ci sono ragazzi che non possono pagare la tessera, datemela a me che gliela faccio io tranquillamente… vedete di trovarli di 18 anni eh!!…
Alvaro: ragazzi giovani…
Marcianò: ragazzi giovani no!!…
Alvaro: una sicurezza, per il fatto pulito…
Marcianò: certo, non dobbiamo fare sempre…
Alvaro: bravo…
Marcianò: figlioli!! una ventina di ragazzi li dobbiamo trovare…
Alvaro: va bene…
Marcianò: …che siano seri, puliti…
Rocco: ma di Reggio?… da dove li vuoi queste persone…
Marcianò: o che masticano…
Alvaro: certo…
Marcianò: di Reggio, basta che sono residenti a Reggio… che hanno ah… la cosa… poi se c'è qualcuno di fuori, più interessi…incomp… è sempre un vostro amico…
Alvaro: certo…
Rocco: quale è il problema!!…
Alvaro: certo, certo…
Marcianò: cioè non è questo il problema…
Rocco: ma ci sono residenti che residenti qua…
Marcianò: lo so, si ma… gliela fate spostare la residenza, perchè un domani poi…
Rocco: …(ride)…
Alvaro: …(ride)…
Marcianò: per me… da me non c'è lo spazio compare e mangia… …incomp… per arrivare alle elezioni… per spostare una residenza ci vogliono tre mesi…
Rocco: sei mesi…
Marcianò: sei mesi?… va bene, io te la faccio spostare in un mese…
Alvaro: questo è sicuro…(ride)…
Altro che code alle angrafi, altro che burocrazia: qual è il problema per un cambio di residenza che deve riempire le file dei tesserati di Forza Italia che, ovviamente, serviranno poi per decidere gli equilibri di potere all’interno del partito a Reggio Calabria e provincia?
CI FERMANO I CARABINIERI? SEI SORDOMUTO…
Nel dialogo captato Marcianò parla anche della propria vicenda giudiziaria, allorchè incappò nell’operazione denominata “Prima” e fu indagato con l’organizzazione criminale degli Alvaro e dei conseguenti problemi che aveva avuto, riuscendo, comunque al termine di tutto, ad ottenere anche il porto d’arma per la pistola.
Ma c’è un particolare geniale nel dialogo tra i due: se Marcianò fosse stato controllato con Cosimo Alvaro, quest’ultimo doveva fingere di essere sordomuto e non presentare i documenti. Non ci credete? Leggete qui la chiacchierata integrale!
Marcianò: …(ridono accavallamento di voci incomp.)… hai capito che ti voglio dire?… ti dico, la prossima volta che ti do un passaggio io, tu documenti non ne hai!!…
Alvaro: stai sicuro…
Marcianò: …(ride)… non ne ho!… …(tratto incomp. accavallamento di voci)…
Rocco: ma tu con il ministro estero non potresti collegarti…incomp…
Marcianò: no, lui oggi domani, gli fa, no lui non parla è sordo muto… …(scherzano e ridono)… gli dico: prendete i documenti miei…
Alvaro: e se ti porto io, chi ti ferma!! non ci conosce…
Marcianò: tutti ci conoscono oggi…
Alvaro: ci pedinano!!…
Marcianò: fanno a tipo che lo conoscono… no, me lo sono portato in palestra.. qua ho una palestra a Catona… quello che volete, venite …incomp… a disposizione, non pagate ..(ridono)… siete ospiti miei… ho una piccola palestra di quattrocento metri quadrati…
Per ora adorati amici di blog ci fermiamo qui ma non perdetevi il post che metterò nelle prossime ore: scoprirete altri aspetti interessanti e vitali degli intrecci tra politica e cosche. E forse vi chiederete anche voi quel che mi sto chiedendo da alcuni giorni: ma non sarebbe il caso che il ministero dell’Interno e la prefettura di Reggio Calabria prendessero in ipotesi l’idea di effettuare una ispezione prefettizia all’interno del Comune? Un’ultima cosa: in un commento al post precedente l’onorevole Angela Napoli mi scrive che il Governatore Balu’ Scopelliti prende ordini da Berlusconi e Gasparri. Insomma non è più un finiano. Un amore finito.
6 – TO BE CONTINUED
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