Dovevo saperlo. Dovevo saperlo che sbagliavo a darvi appuntamento a giovedì 17 settembre per una nuova puntata della tragicommedia sui fantasmagorici debiti sanitari della Regione Calabria.
Beninteso: quell’appuntamento resta (vi devo raccontare notizie inedite su Doris Lo Moro, magistrato integerrimo che avuto anni fa la folle idea di accettare l’assessorato regionale alla Salute).
Intanto, però, vi dico che il post di domenica sera sulla transazione raggiunta dall’Asp di Cosenza con l’Aiop (spedalità privata) sui crediti 2000-2007, compresi quelli extrabudget, ha sollevato un vespaio.
A essersi infuriato come un muflone sardo è stato per primo Carlo Mazzù, che letto sul blog che l’Asp aveva pronunciato il suo nome invano, ha preso carta penna e calamaio e ha scritto – a quanto mi risulta – una lettera a Loiero Agazio, Governatore calabro e a Franco Petramala, capo supremo dell’Asp di Cosenza e uomo vicino-vicino al Loiero Agazio che, dunque, lettera a lui diretta o meno, ha saputo della sfuriata del professore universitario di Messina, ex consulente di Lo Moro.
Alle 12.35 di oggi Mazzù ha scritto anche al mio umile indirizzo di posta elettronica. Potrete leggere di seguito la lettera – durissima sulla improvvida sua chiamata in causa – ma intanto è bene dire subito le cose che questa lettera svela:
1) il verbale di transazione mette in bocca a Mazzù l’esatto opposto del suo pensiero e del parere che aveva messo nelle mani dell’ex assessore Lo Moro e del presidente Loiero Agazio;
2) successivamente alla decisione del Consiglio di Stato del 2006, tutte le Asl (debitamente avvertite dalla Regione stessa, si badi bene) hanno annullato ogni delibera transattiva oppure hanno resistito in giudizio alle pretese dell’Aiop (tanto che l’Asl 1 di Paola è ancora in giudizio);
3)
La Giunta
regionale ha addirittura mandato alla Gazzetta ufficiale regionale (Bur) la delibera 169 dell’8 marzo 2007 (Bur n. 7 del 7 aprile 2007), in cui al punto 11 esclude espressamente il diritto al riconoscimento dell’extrabudget menzionando proprio la decisione dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato;
4) Nella coda della lettera il veleno di Mazzù che non vuole scandagliare i motivi della decisione assunta dall’Asp di Cosenza e che soprattutto chiama in causa il coraggio e il senso di responsabilità della Regione che potrebbe essere chiamata a decidere sulle transizioni.
5) Il quinto punto mi fa sorridere perché se un giornalista deve supplire all’assenza della politica e delle amministrazioni, state freschi in Calabria! Comunque a Mazzù il grazie di cuore per le belle parole spese nei miei confronti.
E proprio il richiamo alla delibera nel Bur ha acceso nella mia labile memoria un altro tassello fondamentale di questa storia.
LA DELIBERA
DELLA
GIUNTA REGIONALE: OPS!
Avevo dimenticato il particolare della delibera con la quale
la Giunta
al punto 11 stabiliva che della remunerazione extrabudget non se ne parlava neppure. Non mi credete? E allora beccatevi la riproduzione originale tratta dal Bur
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
8 marzo 2007, n. 169
Programmazione S.S.R. – Ripartizione fondi anno 2007.
LA GIUNTA REGIONALE
Premesso:
“omissis”
A voti unanimi e palesi
DELIBERA
Per quanto espresso in premessa che qui si intende integralmente
ripetuto e confermato:
“omissis”
11. Di stabilire che per l’anno 2007 ove le prestazioni di assistenza
ospedaliera, di assistenza specialistica ambulatoriale e
residenziale e semiresidenziale, non danno diritto ad alcuna remunerazione
nel caso dovessero superare i limiti massimi di
spesa rispettivamente stabiliti con il presente provvedimento per
ciascuna azienda sanitaria ai sensi della sentenza del Consiglio
di Stato Adunanza Plenaria n. 8/2006.
“omissis”
26. Di pubblicare il presente provvedimento sul BUR della
Regione Calabria.
Il Segretario Il Presidente
F.to: Durante F.to: Loiero
Avete visto chi aveva firmato? Il segretario regionale Nicola Durante e Loiero Agazio. Più di cosi! Ed ora leggetevi la lettera imbufalita di Mazzù che – più o meno nelle stesse forme e contenuti – è stata spedita a Petramala e al Governatore che trattiene per sé la delega alla Sanità.
LETTERA DI FUOCO DEL PROFESSOR MAZZU’ CONTRO L’ASP
Egregio Dottore,
ho letto il Suo articolo sulla transazione tra
la Regione Calabria
(nella specie, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza) e l’Aiop e l’Anaste di Cosenza.
Ritengo utile contribuire a stabilire la verità storica dei fatti, anche perché ho avuto la netta impressione che il mio nome sia stato evocato strumentalmente nella recente proposta di transazione, predisposta dalle parti direttamente, senza che io ne abbia saputo mai nulla e dalla quale, come Lei ha ben compreso, ho fondate ragioni per prendere le distanze.
Innanzitutto, La informo che io in atto sono difensore dell’Asp di Cosenza in alcuni giudizi iniziati prima della unificazione delle singole Asl, promossi da alcune case di cura contro l’ex Asl n. 1 di Paola.
Appare quanto meno strano che l’Asp di Cosenza, che ha sempre avuto notizia e relazione scritta sullo stato del contenzioso, transiga accogliendo una tesi decisamente da me contrastata negli atti difensivi, in linea con quanto espresso con nota inviata all’assessorato alla Salute, da Lei citata nell’articolo.
Ancor più anomalo è il fatto che si sia trattata la transazione, senza preventivamente – non dico chiedermi un parere in proposito – ma, almeno, darmene notizia; viceversa, è stato menzionato a sproposito il mio nome, come materiale estensore di una bozza di transazione mai perfezionata, forse per accreditare l’idea che ci sia una continuità tra quella trattativa e quest’ultima, quasi un avallo da parte mia, che non c’è assolutamente per le ragioni che appresso esplicito.
Come Lei ha ben compreso, la prima trattativa si è interrotta perché – dopo la pubblicazione della decisione n.8 del 2006 dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, avvenuta in pendenza della trattativa – era venuto meno l’elemento essenziale della transazione, cioè l’incertezza sulla lite.
Infatti, quella decisione poneva fine ad una fase di giudicati contrastanti, ragione per la quale il Cga della Sicilia (investito di una vicenda analoga) aveva devoluto la decisione all’adunanza plenaria, per dire una parola definitiva ed evitare il contrasto tra giudicati dei diversi Tar italiani.
Per tale motivo, ho tempestivamente dato notizia ufficiale della novità così rilevante e preclusiva per la prosecuzione della trattativa; l’assessorato alla Salute, con nota del direttore generale pro tempore ha dato direttive a tutte le Asl di non transigere e di revocare eventuali atti predisposti nelle more.
Successivamente alcune case di cura aderenti all’Aiop hanno impugnato la revoca e la direttiva regionale ed hanno avviato i giudizi, ancora pendenti, nei quali l’ex Asl n. 1 di Paola si è costituita, resistendo e sostenendo che nessuna transazione si era perfezionata.
La posizione negativa relativa al pagamento del cosiddetto extrabudget è stata successivamente formalizzata anche dalla Giunta regionale che, nel dettare le regole per l’anno
2007, ha
adottato la del. n. 169 dell’8 marzo 2007 (in Bur n. 7 del 7 aprile 2007), in cui al punto 11 del deliberato si esclude espressamente il diritto al riconoscimento dell’extrabudget menzionando proprio la decisione n. 8 dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato.
Questi sono i fatti, rispetto ai quali ribadisco il mio ruolo professionale di assoluta coerenza con la corretta applicazione della legge e della giurisprudenza in materia.
Non spetta a me sindacare il merito della vicenda, né scandagliare le ragioni che inducono oggi l’Asp di Cosenza e, forse quanto, prima
la Giunta
regionale a decidere di transigere ed a quali condizioni.
Nel ringraziarLa per l’accenno positivo all’incontro di Palmi, Le porgo cordiali saluti e resto a Sua disposizione per quant’altro occorra, manifestandoLe il mio vivo apprezzamento per la coraggiosa attività informativa che Lei conduce su aspetti tanto delicati della vita calabrese.
Messina, 14 settembre 2009
Prof.Avv. Carlo Mazzù
A questo punto – lettori curiosi esattamente come il delfino della pubblicità – vi do appuntamento a giovedì come promesso ma non escludo che domani sia nuovamente costretto a scrivere una nuova ed esilarante puntata delle “Fantasmagoriche avventure del deficit sanitario calabrese”.
roberto.galullo@ilsole24ore.com