Idea geniale della Commissione antimafia: attribuire per legge al prefetto il potere di scioglimento delle logge massoniche!

Amati lettori di questo umile e umido blog, rieccomi a voi con una nuova tappa di approfondimento della relazione della Commissione parlamentare antimafia sul rapporto tra mafia e massoneria.

Per quello che finora ho scritto rimando ai link sotto (oltre che alla ricerca dei servizi sul sito del Sole-24 Ore) e oggi continuo a ragionare sulla  segretezza del rapporto massonico.

Abbiamo visto che la Costituzione considera segreto il sodalizio che mira a mantenere occulta la propria esistenza o la propria essenza. Anzi, in mancanza di un regime generale che renda obbligatoria la diffusione delle notizie concernenti qualsivoglia compagine associativa, la segretezza non può che essere intesa come adozione di un modello organizzativo che, in modo programmatico e sistematico, precluda la propria conoscibilità con riguardo ad aspetti di trasparenza comunemente accettati per analoghe formazioni (ad esempio i partiti).

Secondo le legge Anselmi, invece, intervenuta a seguito delle bufera della P2 di Licio Gelli, l’associazione per essere ritenuta segreta deve svolgere attività diretta a interferire sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali e di amministrazioni pubbliche.

In sostanza, mentre l’articolo 18 delle Costituzione proibisce, nel secondo comma, le associazioni segrete in quanto tali, al contrario la legge 17/1982 somma tale requisito a quello stabilito, in maniera del tutto indipendente, nel primo comma del medesimo articolo 18 (che vieta le associazioni che perseguano fini vietati ai singoli dalla legge penale).

Il previsto legame tra la segretezza sostanziale e l’interferenza sull’esercizio delle funzioni pubbliche, rende dunque per la Commissione antimafia privo di significato il divieto di segretezza.

«Sarebbe pertanto necessaria, innanzitutto – si legge nella relazione – una previsione di legge che, per quanto già esposto nell’ultima parte di questa relazione, chiarisca definitivamente, tipizzandone le caratteristiche sostanziali già illustrate, che, ai sensi dell’art. 18, comma 2, della Costituzione, le associazioni sostanzialmente segrete, anche quando perseguano fini leciti, sono vietate in quanto tali, poiché pericolose per la realizzazione dei principi della democrazia e vieppiù così rivelatesi nel concreto della realtà italiana.

Una tale norma, soprattutto, attuerebbe, finalmente, la volontà dei Costituenti finora rimasta ignorata anche dalla legge 17/1982 sebbene intitolata “Norme di attuazione dell’art. 18 della Costituzione”.

Certamente, il fatto che il programma dell’associazione sia intrinsecamente lecito, come già evidenziato, “non può considerarsi irrilevante allorquando si tratti di individuare le conseguenze sanzionatorie, applicabili in caso d’inosservanza del limite di cui all’art.18/2 Cost. L’interesse alla base del divieto costituzionale potrebbe, infatti, risultare adeguatamente soddisfatto anche attraverso il mero scioglimento dell’associazione, sufficiente in quanto tale ad eliminare il disvalore insito nell’esercizio in forma occulta della libertà associativa”.

Sarebbe possibile ipotizzare, dunque, un provvedimento amministrativo prefettizio di scioglimento (sottoposto alla possibilità di impugnazione) dell’obbedienza o di una sua articolazione territoriale, e, solo per il caso di persistenza, sotto qualsiasi forma della medesima associazione disciolta, la sanzione penale».

Povero prefetto! Se davvero la previsione diventasse legge non mancherebbe un peso aggiuntivo grande come un macigno oltre che ricorsi a gogò.

Il Goi e le altre obbedienze hanno perfettamente capito che questo è il cuore della relazione: la modifica della legge Anselmi, con quella pistola legislativa puntata allo scioglimento delle obbedienze massoniche nel momento in cui si evidenziasse la loro segretezza. Altro che infiltrazioni mafiose! Sì, per carità, massima allerta, ma qui, per loro, il problema è quello dell’esistenza in vita della stessa massoneria.

Ma sulle mosse del Goi e sulla formazione della (ora si scopre inutile) legge Anselmi vi intratterrò a breve.

A domani guagliò!

r.galullo@ilsole24ore.com

6  – to be continued

(per le precedenti puntate si leggano

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/12/27/massoni-in-love-bisi-vuole-querelare-lex-gran-maestro-di-bernardo-che-si-sfrega-le-mani-lo-sfida-in-tribunale-e-annuncia-controquerela/)

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2018/01/16/ma-quanti-so-sti-massoni-in-calabria-e-sicilia-non-lo-sa-nessuno-neppure-la-commissione-parlamentare-antimafia/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2018/01/17/un-cappuccio-massonico-e-come-un-diamante-per-sempre-parola-di-rosy-bindi-e-dei-pentiti-campanella-e-virgiglio/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2018/01/18/il-lungo-e-ondivago-cammino-della-commissione-antimafia-sulla-segretezza-della-massoneria/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2018/01/19/commissione-antimafia-la-legge-anselmi-rafforza-anziche-contrastare-il-potere-occulto-delle-logge-massoniche/)

  • Roberto Galullo |

    A Sassarò, ma quale coraggio, ma se manco mette la firma e la faccia! Io di adorato ho sola la mia famiglia e quindi scodinzoli lei attorno a chi vuole e non si permetta più anche solo di pensare una cosa simile. Io me ne fotto di Di Bernardo e di chiunque altro sulla faccia della terra. E con questo passo e chiudo e questo vuol dire che può smetterla di usare mail del piffero tutte diverse. Ora basta perchè non ho tempo da perdere.

  • Roberto Galullo |

    A Sassarò, ma quale coraggio, ma se manco mette la firma e la faccia! Io di adorato ho sola la mia famiglia e quindi scodinzoli lei attorno a chi vuole e non si permetta più anche solo di pensare una cosa simile. Io me ne fotto di Di Bernardo e di chiunque altro sulla faccia della terra. E con questo passo e chiudo e questo vuol dire che può smetterla di usare mail del piffero tutte diverse. Ora basta perchè non ho tempo da perdere.

  • Alfeo Sassaroli |

    Ma io il coraggio ce l’ho eccome caro il mio Galullo. Mica come coso lì, l’abruzzese, che se ne è scappato come i ladri con la cassa e che oggi si inventa stramberie vendendole ai pochi gonzi che abboccano: tutte cose sapute e risapute, solo che coloro i quali forniscono spago a quel soggetto non vogliono che tali circostanze si sappiano in giro per paura di veder delegittimata la fonte alla quale si abbeverano. Gli argomenti dell’abruzzese sono fasulli e lo si è già visto con la questione della sua copertura che oggi nega sdegnato ma che richiese appositamente quando era prevista. Vuole una news? Il GOI ha già depositato da mesi la querela a carico del suo adorato Di Bernardo che ora rischia grosso. Avrebbe fatto meglio a imitare Magaldi in questo, che spara nel mucchio senza fare troppi nomi e cognomi.
    Lei dice che i frequentatori di questo umido blog la offendono, ma lei si ritiene nel giusto offendendoli due volte, prima con scritti falsi e poggiati sulle fandonie di un briccone che nemmeno il Righi Niccolò, poi ingiuriandoli?
    Senza retorica. E saluti anche dal sor Savino Capogreco che rispetto a Di Bernardo ha molta più dignità senza per questo averla usata a sproposito come nome di un ordine.

  • Alfeo Sassaroli |

    Ma io il coraggio ce l’ho eccome caro il mio Galullo. Mica come coso lì, l’abruzzese, che se ne è scappato come i ladri con la cassa e che oggi si inventa stramberie vendendole ai pochi gonzi che abboccano: tutte cose sapute e risapute, solo che coloro i quali forniscono spago a quel soggetto non vogliono che tali circostanze si sappiano in giro per paura di veder delegittimata la fonte alla quale si abbeverano. Gli argomenti dell’abruzzese sono fasulli e lo si è già visto con la questione della sua copertura che oggi nega sdegnato ma che richiese appositamente quando era prevista. Vuole una news? Il GOI ha già depositato da mesi la querela a carico del suo adorato Di Bernardo che ora rischia grosso. Avrebbe fatto meglio a imitare Magaldi in questo, che spara nel mucchio senza fare troppi nomi e cognomi.
    Lei dice che i frequentatori di questo umido blog la offendono, ma lei si ritiene nel giusto offendendoli due volte, prima con scritti falsi e poggiati sulle fandonie di un briccone che nemmeno il Righi Niccolò, poi ingiuriandoli?
    Senza retorica. E saluti anche dal sor Savino Capogreco che rispetto a Di Bernardo ha molta più dignità senza per questo averla usata a sproposito come nome di un ordine.

  • Roberto Galullo |

    Sassaroli o sassaroli, traduco ciò che lei non ha il coraggio di dire: il barbecue abruzzese sarebbe Di Bernardo. Perché non gli scrive così glielo dice di persona visto che è così coraggioso? Per il resto, non si offenda, ma anche io ho una preferenza: per le persone che hanno argomenti. Lei oltre ad offendere e al suo nulla sotto vuoto spinto, ne ha? La domanda è retorica, non si allarmi…

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