Bisi (Goi) in Commissione antimafia/2 Su Matteo Messina Denaro parla solo il Gran maestro – Ma i commissari non la pensano così

Amati lettori di questo umile e umido blog da ieri racconto l’audizione del 3 agosto presso la Commissione parlamentare antimafia del gran maestro del Grande oriente d’Italia, Goi Stefano Bisi.

Come scrivevo ieri, ho deciso di recuperare i contenuti straordinari di quell’audizione passata sotto traccia mediatica, a partire dal ruolo pubblico della massoneria nella patria di Matteo Messina Denaro, boss di Cosa nostra superlatitante da 22 anni grazie ad uno Stato parallelo che finora è riuscito a nasconderne i rifugi. Quado questo Stato parallelo avrà raggiunto un accordo con lo Stato ufficiale vedrete che il boss gran viveur di Cosa nostra sarà dato alla morte per presunta mano amica o alle patrie galere.

Ma questa è un’altra storia e dunque ritorniamo all’incedere della Commissione antimafia sulla presenza di assessori massoni anche del Goi nella giunta di Castelvetrano dove – lo ricordiamo per chi fosse stato disattento nei mesi scorsi – alcune intercettazioni hanno svelato che li ci sono politici pronti a morire per coprire la latitanza di “Matteuccio nostro gagliardo e tosto” (per il precedente post rimando a fondo pagina).

Orbene su Castelvetrano irrompe il commissario Beppe Lumia (Pd) che da Bisi vorrebbe capire se «con due assessori e una loggia ufficiale così importante, il tema di Matteo Messina Denaro quando mai è stato affrontato, se ci sia una dichiarazione pubblica, se ci sia un modo pubblico, visto che svolgete una funzione sociale e pubblica e avete due assessori che sono importanti nell’economia di una giunta e di una presenza politica nella comunità. Vorrei sapere se ci sono un rigo o un’idea, se c’è stata mai anche in questa polemica dei due assessori, che consentano di dire che siete contro Matteo Messina Denaro, che ne prendete le distanze, che chiedete che lo Stato lo prenda subito e che, se doveste avere una notizia in merito, sareste subito pronti a fornire la vostra collaborazione. Non mi risulta che ci sia mai stata, ma potrei essere smentito, e ne sarei felice, in questi anni una posizione di questo tipo. Quel capogruppo del Pd, Pasquale Calamia (si veda il post di ieri, ndr), ha avuto, invece, il coraggio di dire queste cose pubblicamente, facendo una battaglia interna prima al Partito democratico e poi in consiglio comunale, nel rapporto con il sindaco. Ha fatto motivo pubblico di quella scelta, non privata o solo “associativa” all’interno del Partito democratico. Avendo un ruolo istituzionale, ne ha fatto motivo di impegno pubblico».

Risoluta ma non risolutoria la risposa di Bisi: «Senatore, nel Grande Oriente d’Italia, per fortuna, ci sono ancora delle regole che vengono seguite. All’esterno parla il gran maestro e il gran maestro ha parlato su questa vicenda – anche oggi l’ho detto – e darebbe la vita per la cattura di questo superlatitante. Parlo io perché nel Grande Oriente d’Italia ci sono ancora delle regole. Non ci sono le correnti, per fortuna. Quindi, parla il gran maestro del Grande Oriente d’Italia e parla per tutti».

Insomma, se la mia modesta intelligenza (lo riconosco) ha ben capito: tutti per uno ma uno parla per tutti. Il Gran maestro.

Ora, io che mi sono formato da piccolo alla scuola di un altro e ben più modesto “Gran”, il “Gran Mogol” di Topolino, non capisco se, così è, perché allora, quando vogliono, i massoni, come è democratico che sia, parlano. Eccome parlano, anche a scapito di infrangere la regola della segretezza (loro parlano di riservatezza) imposta.

E non devo pensarla così solo io se è vero che una persona molto più intelligente di me e del “Gran Mogol”, il presidente Rosy Bindi, dirà: «i tre assessori appartenenti alla massoneria, in particolare i due del Grande Oriente, hanno rotto il silenzio non per condannare la mafia, per dare una mano e collaborare alla cattura di Matteo Messina Denaro o per fare il deserto intorno a lui, non avendo interlocuzione con tutti quei mondi che ancora continuano a proteggerlo, ma per attaccare la Commissione antimafia e la sua presidente. Anche questo non è stato un bel segnale».

Allora: è vero non è vero che parla solo il Gran maestro?

Il mondo è bello perché è vario e forse per questo Bisi risponde placido: «Secondo me, è stato un segnale che, ovviamente, contro il superlatitante ci sono. Tuttavia, dopo che loro si sono esposti, come hanno fatto, si è detto che ci sono troppi assessori massoni. Sinceramente, così facendo, rischiate di far rientrare in un guscio di protezione coloro che si espongono e che dicono alla luce del sole che sono massoni. Questi assessori di Castelvetrano hanno detto alla luce del sole che appartengono alla massoneria».

Io francamente non ho capito la risposta del collega giornalista Bisi e il nesso con la domanda di Bindi, ma il limite ovviamente è tutto il mio anche se la stessa Bindi non si cura del nesso e va al cuore del problema: «No, non hanno detto che combattono la mafia. Questo non l’hanno detto. Non hanno detto questa cosa».

E allora ritorna il motto “tutti per uno, uno per tutti”: «Questo lo dice il gran maestro del Grande oriente d’Italia. L’ho detto prima insieme a voi».

Lumia non capisce e rivolgendosi spaesato alla Bindi esclama: «Mi scusi, presidente, è un punto centrale. Un assessore che sta a Castelvetrano, o chi ha un ruolo pubblico, nel suo ruolo pubblico per noi, per la Commissione, come ha detto la presidente, c’è la lotta alla mafia e a Matteo Messina Denaro. Su questo ruolo pubblico, per dire una parola, deve rivolgersi a lei?».

Bisi allora si rivolge al frastornato Lumia: «Guardi che, quando un bussante entra nel Grande oriente d’Italia, promette fedeltà alla Costituzione e alle leggi. Promette fedeltà alla Costituzione e alle leggi».

«Anche chi non entra nel Grande oriente fa questo»: con questa frase Bindi chiude la partita e, dopo qualche schermaglia dialettica ne apre un’altra. Quella sulla cacciata dalle logge del Goi proprio di chi tradisce la fedeltà alla Costituzione italiana. Ma di questo scriverò domani.

2 – To be continued (per la precedente puntata si veda http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2016/09/20/bisi-goi-in-commissione-antimafia1-scontro-sugli-assessori-massoni-nel-regno-di-messina-denaro-i-nomi-della-loggia-di-castelvetrano/

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