Banche e usura/ Un esperto mi scrive, mette in fila le denunce 2010 e scopre 58 casi in tutta Italia

Come molti di voi sapranno, in questi anni mi sono occupato spesso, tra Radio 24, Sole-24 Ore e blog, di usura.

L’ho fatto attraverso la viva voce di persone piegate, l’ho fatto attraverso la denuncia di singoli e imprenditori, l’ho fatto con inchieste sul fenomeno.

Devo dire che quando si mettono in fila alcuni anelli della lunga catena dell’usura (criminale o finanziaria che essa sia) c’è da rimanere senza fiato.

Scorrendo infatti l’elenco dei principali (dunque la lista non è esaustiva) fatti di usura finanziaria scoperti nel 2010 si rimane a bocca aperta.

A metterli in fila non sono stato io ma Gianni Frescura, responsabile del Comitato antiusura, di Valdagno (Vicenza). Frescura ha appena scritto il libro "Usura ed anatocismo nelle operazioni di credito finanziario" edizioni LiberoReporter, Padova 2010 – pagg. 270, 48 euro, oltre alle spese postali.

Questo interessantissimo libro è in vendita presso il portale del mensile www.liberoreporter.it oppure a mezzo fax al n. 049 21064941 o a mezzo e-mail all’indirizzo comunicazione@liberoreporter.it . Per informazioni chiunque può contattare il n. 049 8934934 oppure 393 9835503.

Alcuni giorni fa, Frescura, sapendo della mia passione per il fenomeno (ampiamente sottovalutato) mi ha spedito l’elenco dei casi di usura finanziaria e forse, nel compilarlo, neppure lui si è reso conto della gravità delle cose che la stampa e le associazioni denunciano: I casi infatti sono stati nel 2010 ben 58.

Ecco la sintesi, cadenzata per mesi e depurata dei nomi delle banche e dei soggetti (quel che a me interessa è la denuncia di un fenomeno e non la gogna di Istituti di credito o persone), che Frescura mi ha spedito.

Scorretela, vi troverete spunti interessanti di riflessione e magari anche la forza per denunciare o spingere a denunciare (nel caso in cui foste alle prese o conosceste chi è alle prese con questo problema).

Gennaio

Il 4 viene pubblicata la storia di un piccolo imprenditore siciliano che denuncia alla Procura di Marsala (Trapani) un avvocato suo confinante che, con la complicità di una banca che chiede il pagamento di interessi usurai, vuole espropriare a suo favore l’area dove lavora (una piscicoltura);

il 5 la Procura di Cassino (Frosinone) continua le indagini sulla denuncia per usura, presentata nell’ottobre del 2009 alla Gdf, contro le banche che hanno causato il fallimento di un commerciante;

il 14 la stampa informa che la Procura di Chieti indaga sulle attività usurarie di una banca nei confronti di una nota impresa delle costruzioni;

il 15 la Corte di Appello (civile) di Venezia ha sospeso il fallimento di un imprenditore che ha denunciato le banche;

il 17 la Procura di Padova informa la stampa che nel 2009 si è registrato un considerevole aumento delle denunce per usura dei piccoli imprenditori contro gli istituti di credito;

il 18 il Procuratore della repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania (Salerno) chiede il rinvio a giudizio per i funzionari della filiale di Agropoli (Salerno) di una banca;

il 23 l’onorevole Berretta ha presentato un’interpellanza parlamentare (2-00583) per avere chiarimenti in merito ad un esposto, presentato da un imprenditore nel 2009 alla Procura di Caltanissetta, contro una banca accusata di usura  ma il governo, per tutto il 2010, non mai risposto;

Il 23 la stampa pubblica la notizia del coinvolgimento di una Banca di credito cooperativo in un’inchiesta della Procura di Padova per usura rilevata in un processo civile tenuto nel Tribunale (civile) di Padova/sez. Este.

Febbraio

L’11 la Procura di Cagliari indaga per usura due banche del capoluogo su denuncia di un noto commerciante;

il 13 presso il Tribunale di Bassano del Grappa (Vicenza), nel corso di un incidente probatorio, il pm chiede l’archiviazione della denuncia per usura contro una banca di cui era stata data la notizia nel mese di marzo 2009 e pur non conoscendo l’esito della richiesta, la stampa locale dà per conclusa la vicenda;

il 24 si ha notizia dell’avvio di un altro processo per usura, nato dalla riunione di due procedimenti (uno iniziato nel giugno del 2009), a carico di XXXX e della banca YYYY nel Tribunale (penale) di Campobasso; la banca YYYY era già stata implicata, dal febbraio 2009, a Sciacca (Agrigento) in un processo per lo stesso reato;

il 25 la Procura di Padova viene interessata da un’altra denuncia per usura di un piccolo imprenditore contro due banche;

il 27, dopo 2 anni di rinvii per errori di notifica, qualche giorno prima si è svolta presso il Tribunale (penale) di Ascoli Piceno la prima udienza utile davanti al Gup contro una banca per il caso del signor TTTTT e il giudice ha nominato un Ctu.

Marzo

Il 1° viene depositata la sentenza della Corte Appello (civile) di Roma del 17 dicembre 2009 nella quale si decide che la mancata applicazione alla procedura concorsuale dell’articolo 20 della legge 44/99, in caso di denuncia per usura (bancaria), comporta la revoca del fallimento dichiarato nel periodo di sospensione;

il 5 si apprende che un’altra denuncia per usura contro una banca è stata presentata alla Procura di Reggio Calabria ancora nel 2009;

l’11 c’è la sentenza n.77  del Tribunale (civile) di Chieti/sez. Ortona in cui il ctu rileva l’usura nel c/c di una banca;

il 12 condanna per usura, con rito abbreviato, ai due soci di una finanziaria di Montecatini (Pistoia) inflitta nel 2008 dal Tribunale di Pistoia (confermata in Cassazione nel 2010) che vede coinvolto anche il direttore di una filiale di una banca, accusato di associazione a delinquere finalizzata all’usura;

il 14 la stampa informa che anche il Tribunale (civile) di Lagonegro (Potenza), in un c/c di una banca, ha rilevato l’usura e che la notizia è stata segnalata alla Procura;

il 26 il Tribunale di Vicenza ha deciso per l’assoluzione dei responsabili di una banca di credito cooperativo per mancanza del dolo, nonostante l’elemento oggettivo, ovvero il tasso sproporzionato, sia stato provato.

Aprile

Il 2 la Procura di Padova indaga sul presidente ed il responsabile dell’agenzia di Castelfranco Veneto della Finanziaria YYYY  per il reato di usura;

il 9, si ha notizia che il presidente del Credito XXXX è indagato dalla Procura di Sondrio per usura, precisando subito dopo che, secondo la banca, si tratta di accuse infondate poiché il pm ha deciso per l’archiviazione, ma il soggetto
leso, che ha denunciato la banca ancora nel 2008, propone il ricorso al gip per il rinvio a giudizio;

il 13 c’è la notizia di un rinvio a giudizio, nel Tribunale di Genova, del titolare di una finanziaria di Milano;

il 19 viene anche pubblicata la notizia che la Corte di Cassazione (penale) ha deciso che la commissione di massimo scoperto deve essere inclusa nel taeg: si tratta della sentenza n. 12028 del 10 febbraio 2010 che, pur confermando l’assoluzione per mancanza del dolo pronunciata dal gup di Ascoli a luglio 2009, nel procedimento contro la banca TTTT promosso dal sig. ZZZZ, ha però affermato che l’osservanza delle “Istruzioni” di Bankitalia non esenta da responsabilità penale i responsabili.

(Per inciso il 20 la Banca d’Italia emana la circolare n. 0313116 in cui, considerate le “numerose anomalie” emerse nei “controlli esercitati in base ai poteri attribuiti dalla legge in materia di [trasparenza] e di usura” (si riferisce soprattutto alle carte revolving delle quali ha appena sospeso l’emissione), richiama la necessità che gli operatori, tramite le competenti funzioni aziendali, si assicurino “… che le procedure operative e i sistemi di controllo garantiscano il pieno rispetto della normativa civilistica e di quella in materia di usura”).

Sempre il 20 nel Tribunale (penale) di Cassino il gip deve esaminare l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal pm in caso di usura bancaria;

il 24 la Procura di Fermo inizia ad indagare su varie banche per il reato di usura;

il 27 nel Tribunale di Larino (Campobasso) c’è invece il rinvio a giudizio dei responsabili di una banca di Bojano;

il 28 la stampa informa che la Procura di Palmi (Reggio Calabria) ha spedito gli avvisi di garanzia ai responsabili della banca PPPP, in base alla denuncia del dr. SSSS, che conduce da anni una battaglia contro l’usura bancaria.

Maggio

Il 4 nel Tribunale di Catania è iniziato un processo per usura nei confronti di una società che finanzia i farmacisti ;

il 5 la Procura di Palmi conclude un’altra inchiesta provocata dalla denuncia del dr. SSSS;

il 7 si ha notizia che nel Tribunale di Salerno c’è stato il rinvio a giudizio di oltre 40 dirigenti e funzionari di tre banche con l’accusa di aver praticato l’usura nei confronti di due imprese di costruzioni.

Giugno

Il 5 nel Tribunale di Ravenna è in corso un incidente probatorio per il calcolo del taeg nei conti correnti di alcune banche promosso da un agricoltore e un’impresa edile, che hanno denunciato le banche per usura;

il 16 la stampa informa che nel Tribunale di Forlì c’è il rinvio a giudizio del presidente e di altri due dirigenti di una banca;

una banca il 18 può vantare l’assoluzione, nel Tribunale di Padova, dall’accusa di usura in un mutuo;

nello stesso giorno si registra anche l’assoluzione di tutti i 30 imputati nel processo, iniziato nel febbraio 2009, per usura contro la ex Banca popolare di WWWW da parte del gup del Tribunale di Sciacca (Agrigento); nonostante la conferma che i tassi complessivi applicati al fido della vittima fossero superiori al tasso soglia il giudice, considerando i soli tassi nominali, esclude il dolo;

il 29 il dr. SSSS denuncia, in varie Procure, la Banca d’Italia per concorso in usura.

Luglio

Il giorno 1 è la Procura di Padova ad occuparsi della denuncia per usura bancaria presentata da un imprenditrice;

lo stesso giorno si apprende che anche la Procura di Nuoro indaga per usura la banca XXXX e la banca YYYY;

il 2 la Corte di Appello di Reggio Calabria, conclude il processo, iniziato a gennaio 2009, sul caso del dr. SSSS, confermando l’assoluzione per i direttori filiale per "non aver commesso il fatto", ma modifica la formula dell’assoluzione per i presidenti da "il fatto non costituisce reato", a “non aver commesso il fatto” ma sia la Procura che le parti civili hanno presentato ricorso per Cassazione;

il 18 si apprende del rinvio a giudizio nel Tribunale di Vibo Valentia dei responsabili della locale filiale della banca.

Settembre

Il 10 c’è un altro rinvio a giudizio nel Tribunale di Cassino per usura, a carico del presidente e del direttore di filiale della banca CCCC;

il 16 il senatore Elio Lannutti presenta un’interrogazione (4-03672) per avere informazioni in merito alla denuncia per usura presentata alla Procura di Trento contro la Banca di credito cooperativo di XXXX;

il giorno 22 il sottosegretario Viale, nel risponde all’interrogazione (con risposta orale) n. 3-01483 del senatore Lannutti (presentata il 2 agosto), informa il Parlamento che un’indagine della Banca d’Italia ha evidenziato “gravi manchevolezze nel rispetto della disciplina antiusura” da parte di un istituto di credito già coinvolto in un’inchiesta della magistratura sulle carte revolving;

il 23 suscita molta attenzione l’annuncio che la Procura di Trani ha emesso cinque avvisi di garanzia ai responsabili dell’AAAA e in contemporanea si viene a sapere che la Procura di Bari si interessa delle carte revolving emesse da altre banche.

Ottobre

L’8 la stampa informa che nel processo, iniziato nel settembre del 2009 ed in corso presso il Tribunale (penale) di Udine, per il caso relativo ai prestiti usurari di alcune banche della zona di Montecatini (Pistoia) a un’immobiliare, viene annullato il decreto di rinvio a giudizio per indeterminatezza del capo di imputazione dopo che il pm è stato sostituito;

il 19 la Procura di Cassino (Frosinone) ha aperto almeno due fascicoli per il reato di usura bancaria connessi a procedimenti civili per anatocismo con indagini affidate alla Gdf;

il 20 anche nel Tribunale (penale) di Campobasso il processo contro XXXX e la banca TTTT, iniziato a febbraio, viene aperto, ma subito rinviato;

il 22 si apprende che nel Tribunale Acqui Terme (Alessandria) un direttore di filiale ed un funzionario della banca ZZZZ sono stati rinviati a giudizio per truffa aggravata, a causa dei “derivati” venduti a clienti ignari e per usura nell’addebito sui conti correnti, con tassi spropositati, delle connesse perdite.

Novembre

Il 7, nel blog di un avvocato impegnato nella lotta all’usura bancaria, viene pubblicata la notizia che il giudice delle indagini preliminari del Tribunale (penale) di Sciacca non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm (basata sul fatto che manca
va il dolo nel supero del tasso soglia) ed ha ordinato alla Guardia di Finanza di compiere ulteriori indagini sull’aspetto “soggettivo” dell’accusa di usura da parte di un imprenditore locale;

il 15 la Procura di Venezia sta vagliando la denuncia di usura presentata da un commercialista contro tre banche;

il 18 nel Tribunale (penale) di Padova, a dicembre, il magistrato si pronuncerà sul caso XXXX scoppiato in aprile;

il 22 si apprende che la Cassa di Risparmio TTTT è sotto inchiesta della Procura di Rimini anche per i tassi usurari;

il 23 la Procura di Salerno indagando su un pm della Procura di Catanzaro, denunciato per non avere svolto in modo diligente (secondo la parte offesa) le indagini sull’archiviazione, decisa illegalmente dalla Procura di Potenza (secondo la denuncia presentata alla competente procura di Catanzaro), della denuncia di un cittadino della provincia di Lecce, che sostiene di aver subito usura da parte di una banca locale e che aveva denunciato alla competente procura di Potenza i giudici del Tribunale (penale e civile) di Lecce i quali, a suo dire, sono collusi con il sistema bancario, avendo ignorato le sue documentate denunce;

il 25 i giornali danno spazio all’inchiesta della Gdf e della Procura di Napoli sull’usura relativa alla cessioni dei crediti di fornitori dell’Asl 1 di Napoli ad alcune società di factoring con tassi usurai;

il 27 si apprende che nel Tribunale di Verona inizierà, a febbraio 2011, un processo contro i responsabili di tre banche rinviate a giudizio perché accusate di usura dal Pm che ha raccolto la denuncia di un’impresa;

il 29 nel Tribunale (civile) di Lanciano (Chieti) viene depositata una sentenza in cui si evidenzia l’usura bancaria e pertanto il giudice ne ordina la trasmissione alla Procura di Lanciano.

Dicembre

Il 7 si apprende che, per una questione collegata all’erogazione, dolosamente ritardata di un finanziamento agevolato accordato ad un’impresa di Domusnova, i dirigenti nazionali ed il responsabile della filiale di Iglesias di una banca sono accusati dalla Procura di Cagliari di aver applicato tassi da usura nell’anticipo del suddetto finanziamento;

il 10 la stampa ci informa di un’altra archiviazione decisa dal pm della Procura di Rimini sulla base di una perizia che esclude l’usura bancaria, la quale invece, secondo il perito di parte, sussisteva;

il 23 i giornali locali danno la notizia che il Tribunale di Padova (con rito abbreviato) ha assolto l’amministratore di XXXX “perché il fatto non costituisce reato” ed il responsabile della filiale di Castelfranco dall’accusa di usura "per non aver commesso il fatto” per cui, anche in questo caso l’usura c’è, ma la responsabilità no.

r.galullo@ilsole24ore.com

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  • Beatrice Zadera |

    Gent.mo Dott. Galullo,
    sono una sua affezionata lettrice, la seguo con interesse, e vorrei ringraziarLa perché svolge il suo lavoro con passione e serietà, mai dimenticando l’importante funzione sociale che un giornalista ha nel fare informazione: apprendere un fatto dall’interno della società civile per restituirlo alla collettività sotto forma di notizia “vera” e non manipolata. Lei ha ben compreso che il giornalista non deve essere un alleato o complice, come vorrebbero le potenti lobby, ma uno che guarda la realtà e la racconta in modo onesto e distaccato. Per molti giornalisti tutto ciò non ha senso ne valore.
    In questi giorni si consuma l’ennesima ingiustizia nella totale indifferenza dei media nazionali. Purtroppo nella società in cui viviamo i mezzi per comunicare con rilevanza maggiore, sono i grandi mezzi televisivi e la carta stampata in grado di raggiungere in modo capillare milioni di cittadini. Ma questi, spesso latitano o ancora peggio “propinano” informazione distorta.
    L’ingiustizia dell’ultima ora è quella ben evidenziata dal commento del Dott. De Masi. Nonostante il monito del Presidente della Repubblica, viene ancora calpestata la Democrazia Parlamentare e la dignità dei cittadini. Di questo nessuno parla. I media si soffermano sul bunga bunga che fa notizia mentre a nessuno evidentemente interessa del destino di migliaia di piccole e medie aziende. L’opposizione preferisce contrastare il governo sul piano dei gossip e non sulla sostanza dei fatti. Maggioranza e opposizione non vogliono contrastare la potenza delle banche. MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANA E NON VOGLIO ESSERE RAPPRESENTATA DA POLITICI “CAMERIERI DEI BANCHIERI”
    • Con l’emendamento al Milleproroghe, nelle disposizioni concernenti il sistema bancario, all’art 2 quinquies, si sconvolgono i principi di diritto affermati dalla giurisprudenza di legittimità e di merito, dopo aver espunto il punto 10 che voleva modificare l’art. 644 del codice penale, aumentando i tassi soglia previsti dalle legge antiusura, ha inserito nel maxiemendamento, un punto 9, in ordine alle operazioni bancarie regolate in conto corrente. Tale punto procede ad un’interpretazione autentica dell’art. 2935 c.c. nel senso che la prescrizione relativa ai diritti nascenti dall’annotazione in conto e che riduce di fatto i termini di prescrizione a favore delle sole Banche contro i diritti che possono essere fatti valere dagli utenti tutti (Imprese e consumatori) nei confronti delle Banche medesime per i rapporti creditizi in conto corrente, e’ palesemente lesiva del dettato dell’art. 3, comma 1°, della Costituzione sull’eguaglianza di tutti i soggetti di fronte alla Legge.
    • Inoltre il provvedimento contestato di cui beneficerebbero i Gruppi Bancari – per la sua struttura, non rientra assolutamente tra quelli tipici o richiesti dal Milleproroghe, poiché costituisce norma interpretativa del codice civile che presuppone una specifica proposta legislativa”. Il Governo, NELLA TOTALE INDIFFERENZA dei media, continua a calpestare le vittime degli abusi bancari.
    • L’articolo inserito, in modo subdolo, beffardo e premeditato, è devastante per aziende e privati. Da ricerche on-line, vengo a conoscenza che l’inserimento “a sorpresa” è stato a cura di tal Senatore Antonio Azzollini, oggi Presidente della commissione Bilancio del Senato, sindaco di Molfetta (BA), definito il “trasformista” e promotore più volte di iniziative legislative a dir poco imbarazzanti (anno 2010, presentazione del famigerato emendamento all’art 10 della manovra finanziaria – relativamente al voler colpire le persone con disabilità colpevoli di “essere veri disabili” anziché “veri normaloidi truffatori” … come da sua vergognosa definizione). Azzollini conosce bene il problema, E HA ATTUATO in modo premeditato UN RIMEDIO DI LEGGE in favore delle banche. È Avvocato dal 1984 e Cassazionista dal 1999, specialista in diritto civile, fiscale, tributario, societario, commerciale. L’ordine Forense dovrebbe prenderne le distanze e se ne riscontra i presupposti intraprendere procedimenti disciplinari.
    • Il fratello Niccolò, dottore commercialista ed a sua volta consigliere comunale socialista di Molfetta per molti anni, è Presidente della Cooperativa Cattolica-Popolare (oltre 10.000 soci) dopo essere stato Presidente della locale Banca Cattolica prima che fosse assorbita dal Gruppo Banca Antonveneta di cui è stato consigliere d’amministrazione fino allo scioglimento del cda stesso in seguito alla fusione con l’Istituto Bancario Monte Dei Paschi di Siena (e forse siede ancora in cda?!).
    Tenuto conto di quanto summenzionato, ci troviamo di fronte ad un’intollerabile violazione DEI DIRITTI DEL CITTADINO, del più buio Medioevo, non di uno Stato di diritto quale l’Italia dice di essere. Se la norma non sarà corretta in favore della tutela dei cittadini si preferirà solo la tutela delle lobby bancarie. Politica e potere bancario governano in modo occulto da sempre (vedesi le diverse leggi salva-banche attuate), oggi sta emergendo spudoratamente e ufficialmente che a governare sono le lobby bancarie.
    Cordiali saluti

  • Antonino De Masi |

    Caro Dottore
    Come lei sa sono un suo lettore, le riconsoco alcuni meriti basati principalmente su:
    a) la sua onesta nel dire quello che pensa senza giri di parole.
    b) non aver paura di toccare interessi e potentati di turno. Lei scrive di economia criminale e quindi si occupa di aspetti fatti e persone che “debordano” o vanno molto aldilà della legge; facendolo con il fucile o anche con la penna; sempre criminali sono.
    Da ciò lei ha scritto delle analisi di criminalità e di economia criminale che io reputo “storici” e “sacrali” per chi vuole e deve occuparsi di tali vicende che hanno fatto degenerare la nostra società.
    Lei dr Galullo non ha avuto paura a parlare dei mafiosi e non ha paura a parlare di altri soggetti che terrorizzano i media ed i suoi operatori, giornalsiti, e cioè le banche ed i banchieri.
    Quando scrivo cito sempre un’affermazione che ho letto del Prof Mario Monti il quale affermò che i banchieri sono il governo occulto del paese.
    Lei sa bene che pochissimi giornali e giornalisti si occupano delle illegalità delle banche .
    Sa in queste ore nel decreto mille proroghe stanno inserendo un emendamento che costerà ai clienti delle banche 40MILIARDI di euro. La legge ha vietato negli anni alcuni comportamenti illegali commessi dalle banche e di recente (novembre) la corte di Cassazione a sezioni unite ha una volta per tutte sancito che “l’anatocismo” (gli interssi sugli interssi) sono illegali e quindi devono essere rimborsati ai correntisti.
    Dopo una sentenza della corte a sezioni unite , qualche personaggio che per fini diversi dagli interessi della collettività che lo ha eletto, ha messo un emendamento che tenta di rendere nullo il provvediemtno della cassazione. Tutto ciò portera alle banche l’incamerarsi di 40 miliardi di eruo che altrimenti dovrebebro restitutire alla gente.
    Cosa vi è di più criminale e disonesto di ciò?
    La gente sa che in Italia il sisitema delle imprese dal nord al sud paga ogni anno circa 4 miliardi di euro in più rispetto alle imprese tedesche e francesi per avere gli stessi servizi bancari (fonte CGia di Mestre).
    La gente sa che in Italia secondo tutti gli indicatori il conto corrente costa circa 140 euro in più rispetto all’europa .
    La gente sa che in Italia vi sono 85 milioni di conti correnti e la semplice “distrazione” delle banche di addebbitare l’ingenua somma di 10 euro per trimestre ai correntisti porta un ulteriore incremento dei ricavi di circa 3,4 miliardi di euro. La gente sa che tre banche detengono da sole almeno il 50% di quegli 85 milioni di conti e quindi si incamerano, tre sole banche, 1,7 miliardi di euro in più come profitti indebiti .
    Non si vuole capire che il sistema bancario in Italia e fuori da ogni controllo, difatti la gente sa che in Italia nessuno scandalo finanziario è stato mai scoperto da chi doveva ed aveva il compito di controllare?
    La gente sa che il controllore del sistema bancario, sancito e tutelato dalla costituzione, è nella mani di Banca d’Italia?
    La gente sa che banca d’Italia è di proprietà della banche che dovrebbe controllare?.
    Insomma la gente sa che se domani un amministratore di banche vuole ottenere un premio , benefits, maggiore, dispone senza paura di essere scoperto o punito da nessuno un prelievo su tutti i conti correnti (sono fatti già avvenuti).
    Quindi per favore , una corretta ed onesta informazione può farci capire ed aiutarci ad evitare tali illegalità.
    Per chiudere, sapete come si comporta la magistratura in queste circostanze, mettendo la testa sotto la sabbia, come ? ve lo spiego subito.
    Per la magistratura rubare a 85 milioni di correntisti poco somme non è un reato, è un fatto casuale e privo di dolo, dicono che manca l’elemento psicologico. Ma non mi risutla che in Italia vi siano truffe ed appropriazioni indebbiti maggiori di questi. A volte la magistratura agisce con lo sterzo; un esempio: a Milano è stata fatta un’inchiesta sull’arrotondamento delle bollette del gas, pochi centisimi di euro, secondo alcune procure ciò era insignificante .
    Magistrati seri ed attenti cosa hanno scoperto che pochi centisimi di eruo moltiplicati centinaia di miglaia di utenti rappresentavano una mega truffa, che poi è degnereta in un’ulteriore scoperta di vendita di gas in nero. La procura di Trani con la semplice denuncia di tre cittadini ha scoperto una delle maggiori truffe fatte, dalle Banche e compagnie che operano nel settore delle carte di credito, ai danni dei loro utenti , che ha portato poi alla restituzione delle somme indebitamente percepite a benificio di tutti i clienti in Italia .Poche somme iniziali che poi si sono rilevate un sistema gigantesco di illegalità.
    Certo che se ognuno di noi facesse bene il proprio mestiere e ci si rendesse conto che non è il momento di tutelare interessi e potentati di turno e capire che mai come in questo momento la gente ha bisogno di sentirsi uguale davanti alla legge, che non vi sono privilegiati al di fuori della legge stessa, forse sarebbe un passo avanti per evitare conseguenze molto più gravi e drammatiche per tutto il nostro paese.
    Spero di aver contribuito a far capire meglio di cosa parliamo.
    Antonino De Masi

  • gigio |

    La contraddizione è che sono le stesse banche che irrigidiscono la concessione del credito a subire l’effetto boomerang sul cliente e quindi sul valore del credito.
    Infatti, se si guarda il recupero dei crediti in caso di fallimento o di concordato la percentuale ottenuta dai creditori chirografari non supera il 10/15% !!
    Allora perchè non individuare ogni crisi d’impresa per tempo e promuovere ipotesi di risanamento insieme alle altre banche esposte ? gli strumenti per farlo sono tutti disponibili….
    Il premio è duplice: mettere in salvo il 90% del credito e tenere in vita un cliente che poco o tanto farà guadagnare ancora la banca anno dopo anno e con una maggiore dose di gratitudine da sfruttare!

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