Amici lettori di questo umile e umido blog, da tre giorni scrivo dell’operazione Beta con la quale la Procura di Messina (procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e pm Liliana Todaro, Maria Pellegrino e Antonio Carchietti e delegato il Ros dei Carabinieri) ha messo in ginocchio una parte occulta del clan Santapaola a Messina.
Oggi vorrei continuare (come ieri) a soffermare la mia e la vostra attenzione sul volto in continua evoluzione delle mafie.
Il Gip Salvatore Mastroeni, che il 26 giugno ha firmato l’ordinanza, ad un ceto punto scrive sul «nuovo volto ed operare della mafia».
Scrivendo dell’aggiudicazione di concessioni in materia di gioco e scommesse, il Gip, condividendo ancora una volta la linea della Procura, fa emergere che le mafie italiane giocano insieme e si amano appassionatamente nel nome degli affari. Tanto la torta è ricca e nel nome dei soldi federarsi è semplice (anche se a dare le carte è quasi sempre la mafia più forte che, da decenni, è la ‘ndrangheta).
«Un affare già dal costo base di decine di milioni di euro, dai profitti illimitati, e rischi bassi – scrive Mastroeni – che vede la partecipazione di associazioni mafiose palermitane (i Lo Piccolo,· i Vernengo e chi rappresentano), una. piccola concessione arriverà anche… ad un nipote di Matteo Messina Denaro, cosi indicato dal Romeo), catanesi, della ndrangheta del Tirreno, della Sacra Corona unita, dei messinesi. E il prestanome di tutti …omissis…, a una riunione di tutti a Roma, che avanzavano pretese a sue inadempienze,.. riesce non solo a tacitare tutti ma proprio a fermarli del tutto, col solo espediente di dire che era prestanome e la titolarità dell’intero affare era del Romeo. Tale è il suo livello».
Più in là, da pagina 66 dell’ordinanza, Mastroeni, sposando appieno l’impostazione della Procura, scrive del “sistema” e dell’ “alba della nuova mafia”. Come lo fa? Così: «…le conversazioni in questione, forniscono una descrizione generale degli assetti criminali messinesi, della posizione rivestita in loco dalla famiglia mafiosa Santapaola-Romeo e delle relazioni di quest’ultimo sodalizio con Cosa Nostra catanese e con le cosche criminali calabresi, particolarmente fedele e in linea con gli esiti complessivi della presente indagine. Ma, di più, disegnano quella che appare l’alba di una nuova mafia».
Ora mi fermo ma domani si prosegue.
- 3 – to be continued
per le precedenti puntate si vedano http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/07/10/ponte-sullo-stretto1-la-mafia-a-messina-evolve-si-arricchisce-piega-il-futuro-e-si-confonde-in-una-bolla-che-la-fa-quasi-sempre-franca/