1° agosto 1988, Csm, seduta tesissima, Giovanni Falcone: «Mi sono sentito aggredito e non ci sono abituato»

Amati lettori di questo umile e umido blog continuo a raccontare alcuni stralci della seduta congiunta del 1° agosto 1988 (inizio alle ore 15.40) della prima commissione referente e del Comitato antimafia presso il Consiglio superiore della magistratura (Csm).

Come abbiamo visto (rimando ai link a fondo pagina ) sono giorni caldi. La polemica tra l’ufficio istruzione del Tribunale di Palermo e il suo consigliere Antonino Meli (preferito dallo stesso Csm a Giovanni Falcone) è alle stelle.

Il 1° agosto sono numerosi i magistrati che sfilano nella seduta congiunta.

Ad un certo punto, in tarda serata (la seduta terminerà alle 20.45) si scatena una plateale e umiliante baruffa dialettica dai toni concitati, che vede protagonista Sergio Letizia nei confronti di Falcone. A fare, imbarazzatissimo, da paciere  Carlo Smuraglia.

Prima di descrivere la baruffa – e vi assicuro lo faccio con un nodo alla gola – lasciando semplicemente spazio al dialogo sintetico affinché ciascuno possa formarsi la propria opinione, vi do prima conto delle posizioni di Letizia e Smuraglia nel momento in cui il Csm dovette votare per il nuovo capo dell’ufficio istruzione di Palermo.

Letizia, tra le altre cose, disse: «Ribadendo che non intendo affatto disconoscere l’impegno e la professionalità di Falcone, non credo comunque ai geni o ai superuomini, e che, al posto di Falcone, io, come del resto ho fatto in diverse occasioni, non avrei nemmeno presentato la domanda in presenza di candidati molto più anziani. Non si deve del resto dimenticare che tanti altri magistrati in tutta Italia, con la stessa anzianità di Falcone, possono vantare gli stessi meriti nella lotta contro la mafia, una lotta che non si conduce soltanto a Palermo…».  Avrete capito che votò per Meli.

Smuraglia, invece, tra le altre cose, disse in sede di votazione: «Nominare il dott. Falcone consigliere istruttore significherebbe attribuire un altro onere a un magistrato già costretto dal suo impegno a grandi sacrifici e a rinunciare alla propria vita privata…». Avrete capito che non votò per Meli.

Ed ecco con questa premessa il crescendo dell’incredibile (per me) dialogo tra Letizia e Falcone – audito quel 1° agosto 1988 – inframezzato a fatica da altri interlocutori.

Smuraglia: Letizia, non si può interrogare così, se avesse (Falcone, ndr) un avvocato te lo impedirebbe, perché in Tribunale non si può interrogare così né un testimone né un imputato. Non è (Falcone, ndr) né l’uno né l’altro (…) In queste condizioni io sospendo la seduta. Non si può continuare così

Letizia ad un certo punto si allontana dall’aula. Ancora voci e animi surriscaldati e si sente Falcone dire: Scusatemi io non sono abituato ad essere trattato in questa maniera. Scusatemi (…)

Ancora voci e animi surriscaldati e si sente Falcone dire ancora: Non sono problemi personali, anche io ho una dignità da difendere, se mi consentite

Smuraglia: Per rispetto della dignità di Falcone gli debbo dire che qualche volta il collega Letizia ha un carattere così…

Vincenzo Geraci: …esplosivo

Smuraglia: esplosivo, però è una buonissima persona…

Falcone: quindi tutto sommato debbo ritenermi un privilegiato

Vincenzo Geraci: No, perché gli hai fatto saltare i nervi e ti pare che è facile caro mio, quindi

A fine serata, quando ormai tutti stavano per levare le tende, l’avvocato Nicola Lapenta, componente della prima commissione referente, intervenne per dire: Vorrei, a nome di Letizia, dire al dottor Falcone che lo prega di scusarlo. Noi conosciamo la sua esuberanza. Le ragioni, mi pregava di ripeterle, erano il sospetto che si fosse interpretata come un atto di accusa a Falcone la domanda che forse non aveva posto in termini chiari

FalconeMi sono soltanto sentito aggredito e non ci sono abituato

E pochi minuti prima di andarsene Falcone farà mettere a verbale: …Ho presentato la domanda di trasferimento ad altro ufficio perché ho ritenuto, a torto o a ragione ma, se mi consentite, queste sono valutazioni mie personali, che la situazione non fosse più tale per cui era possibile andare avanti utilmente. Se il presidente del Tribunale respingerà la domanda ovviamente sarò costretto a rimanere al mio posto. Se il consigliere istruttore (Meli, ndr) mi manterrà nei processi di mafia , ovviamente continuerò a fare per intero il mio dovere ma è chiaro che se la situazione rimarrà quella che è, allora dovrò in qualche modo superarlo questo problema e lo supererò con una domanda di trasferimento ad altra sede (…)

(…) Quello che ci crea una situazione incredibile è quell’assegnazione indiscriminata di processi che non ha né capo né coda…E’ questo il punto, se non si fa tutto coordinatamente va tutto a scatafascio. Questo è il problema, non è il processo in più o il processo in meno. Ma è chiaro che se i colleghi devono andare ogni giorno al carcere ad interrogare i rapinatori del momento…non perché non sia un processo importante ma, dico, ci si può riunire e si può vedere come ci si può coordinare e noi non ci siamo mai tirati indietro per dare una mano anche a questi problemi

Ed infatti la vita di Falcone andò a scatafascio e con la sua quella di una parte importante della storia democratica di questo Paese. Con riflessi che non si sono ancora minimamente affievoliti.

Bene, ora mi fermo.

r.galullo@ilsole24ore.com

8 – to be continued (per le precedenti puntate si leggano

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/06/01/lufficio-istruzione-di-palermo-nell88-straziato-dalle-statistiche-abbandonato-nel-maxiprocesso-parola-di-ignazio-de-francisci/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/31/il-giudice-di-palermo-guarnotta-al-csm-nell88-che-per-il-maxiprocesso-ci-volessero-anni-di-studio-del-neoconsigliere-voi-dovevate-saperlo/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/19/25-anni-dopo-capaci1-per-lufficio-istruzione-di-palermo-la-commissione-del-csm-propose-il-piu-anziano-e-meritevole-non-era-giovanni-falcone/)

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/22/25-anni-dopo-capaci2-e-il-19-gennaio-1988-per-il-csm-meli-e-luomo-giusto-al-posto-giusto-scelto-con-criteri-giusti-giovanni-falcone-no/)

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/23/25-anni-dopo-capaci3-il-miglior-segnale-del-csm-era-quello-di-non-promuovere-falcone-allufficio-istruzione-di-palermo/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/24/25-anni-dopo-capaci4-via-caponnetto-dentro-meli-e-allufficio-istruzione-qualcuno-voleva-introdurre-un-sistema-di-terrore-come-ai-vecchi-tempi/

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2017/05/25/25-anni-dopo-capaci5-meli-non-voleva-smantellare-il-pool-antimafia-di-palermo-ipse-dixit-ma-giovanni-falcone-pensava-il-contrario/