Angelo Vassallo: una morte dimenticata ma non per Radio 24 che da lui riparte con il nuovo “Sotto tiro”

E’ scomparso dai radar dei media per mesi dopo un can can durato giorni e giorni.

Ricompare in questi giorni e, sono pronto a giurarci, tornerà con fragore il prossimo anno.

Di chi parlo? Ma di Angelo Vassallo, sindaco campano di Pollica, nel Cilento, trucidato con precisione militaresca da 9 colpi di proiettile nella tarda serata del 5 settembre 2010. Ricordo che il giornale mi mando in fretta e furia a seguire quell’omicidio. Tornai con un carico di servizi sugli interessi di camorra e ‘ndrangheta nell’area e con un enorme magone.

Un omicidio di mafia, statene certi. Non si massacra un sindaco in quel modo senza chiedere quantomeno l’autorizzazione a chi sul territorio assume quel governo criminale che corre parallelo a quello legale dello Stato.

E Vassallo di uova nel paniere alla malavita ne aveva rotte a sufficienza, come ricorda oggi Stefano Pisani, braccio destro di Vassallo, che da qualche mese ha raccolto il testimone alla guida del Municipio di Pollica. Con lo stesso polso fermo e la stessa volontà di lasciare quest’angolo di Cilento immune da speculazioni edilizie e infiltrazioni camorriste o ‘ndranghetiste. Eh già perché non dimentichiamo che la Caserta dei Casalesi è a un passo ma anche la Calabria è vicina e fa correre le cosche sull’asse dell’autostrada Salerno-Reggio.

La vita però è strana perché la mano mafiosa che ha armato quella del killer ha raggiunto esattamente l’effetto contrario a quello voluto: la morte di Vassallo ha aumentato la responsabilità di amministratori e cittadini cilentani che oggi restano sbigottiti di fronte al fatto che un anno di indagini non abbiano ancora portato a nulla.

Più o meno si brancola nel buio. Ipotesi tanti risultati zero. Angela Amendola, la moglie, è la prima a chiedere giustizia. La sta rivendicando anche in questi giorni in cui i giornali ne stanno raccogliendo lo sfogo. Con i figli Toni e Giusy il 5 dicembre 2010, nel Castello Capano del 1300 della cittadina cilentana, ha presentato la fondazione “Angelo Vassallo sindaco-pescatore”: un aiuto in più per non dimenticare.

E allora forse vale la pena sperare che il nome e la figura di Angelo Vassallo ricompaiono sui radar dell’informazione ben prima del 5 settembre 2012. Vorrebbe non solo significare che esecutori e mandanti sono stati individuati ma anche e soprattutto che quelle speranze di cambiamento nella lotta alla mafia hanno un motivo fondato per restare accese nel cuore dei cilentani e di tutti gi italiani che hanno a cuore legalità e diritti.

Proprio con la storia di Angelo Vassallo comincerò domani mattina alle 6.12 circa il nuovo ciclo della mia trasmissione “Sotto tiro – Storie di mafia e antimafia”. La fascia del mattino sarà ora in diretta e il direttore di Radio 24, Fabio Tamburini, mi ha chiesto di trasformare la mia trasmissione, in onda da un anno, in una “preghiera del mattino” per la legalità. Un sacrificio che ho accettato. Perché i sacrifici sono ben altri. Sono quelli che si pagano con la vita.

r.galullo@ilsole24ore.com

p.s. Invito tutti ad ascoltare la mia trasmissione su Radio 24: “Sotto tiro – Storie di mafia e antimafia”. Ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 6.12 circa. Potete anche scaricare le puntate su www.radio24.it. Attendo anche segnalazioni e storie.

p.p.s. Il mio libro “Economia criminale – Storia di capitali sporchi e società inquinate” è ora acquistabile con lo sconto del 15% al costo di 10,97 euro su: www.shopping24.ilsole24ore.com. Basta digitare nella fascia “cerca” il nome del libro e, una volta comparso, acquistarlo

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